26  AGOSTO   2011  
 
 
  VarapodioI genitori pronti a protestare contro le scelte dell'Ufficio scolastico provinciale

Accorpamenti e classi numerose per l'avvio dell'anno alla scuola media "Sammarco"

 Vincenzo Vaticano


 

 
VARAPODIO –  La ripresa delle lezioni (12 settermbre) riserverà, molto probabilmente, un’inattesa e sgradita sorpresa ai 30 alunni (due dei quali disabili) che, dopo aver frequentato per cinque anni in due distinte classi la scuola primaria, si accingono ad intraprendere il più impegnativo percorso nella scuola media in un’unica classe e in una condizione di inevitabile promiscuità. Un’autentica doccia fredda e una situazione, tuttavia, che -da quanto si è potuto capire dalla prime reazioni a caldo - difficilmente sarà accettata passivamente dai genitori, decisi ad opporsi con tutti i mezzi possibili alla sopraggiunta e recente decisione di accorpamento delle due classi, adottata dall’Ufficio scolastico provinciale, poiché giudicata iniqua, se non proprio illegittima. Qualcuno di essi, infatti, si è già recato a Reggio per protestare e, nello stesso tempo, rimarcare come, i funzionari del Provveditorato, nel predisporre a giugno, l’organico di diritto delle scuole della provincia, avevano, come dire, “illuso” tutte le componenti della scuola, disponendo la formazione di due classi prime, in virtù, anche, della presenza di disabili che, di norma godono di una particolare tutela. Un’attenzione – è opportuno sottolineare - confermata da una recente nota (30 giugno 2011) con la quale il ministero dell’Istruzione ha ribadito, che, anche in presenza di manovre economiche << non è prevista l’abrogazione del tetto per il numero degli alunni nelle classi con studenti disabili. Il limite, secondo la nota, era, e resta, di 20 alunni per classe>>. Tra l’atro, visto che tra le operazioni dell’ organico di diritto e quello di fatto il numero degli alunni è rimasto immutato, i genitori si chiedono quali siano state le motivazioni che hanno indotto i responsabili dell’ufficio reggino a fare marcia indietro cancellando la classe “concessa” e penalizzando pesantemente trenta alunni. Se non ci saranno i ripensamenti dovuti da parte dell’Ufficio scolastico, diversi genitori hanno preannunciato iniziative di vario tipo (incluse quelle legali) per evitare che ai propri figli venga inevitabilmente limitato il loro pieno diritto all’apprendimento e allo studio.
L’inatteso ed ulteriore taglio (se confermato), rappresenta, in modo inequivocabile la continuazione del progressivo processo di ridimensionamento cui da alcuni anni la locale scuola media viene sottoposta. Prima, la soppressione degli uffici della presidenza con accorpamento della scuola all’Istittuto comprensivo di Molochio; a seguire il dimezzamento delle classi di scuola media: da 6 a 3 nell’arco di qualche anno. Un dimezzamento che, se si analizza la reale diminuzione degli alunni (fisiologica e in linea con le altre realtà scolastiche) appare francamente sproporzionato e discriminatorio. A fronte di 81 alunni, 4 dei quali disabili, sono state “concesse” tre classi di scuola media (una prima, una seconda e una terza) mentre qualche scuola con meno alunni risulta avere, dopo le operazioni inerenti l’organico di fatto, ben quattro classi. Altro esempio: alcune scuole del comprensorio, dati alla mano , presentano una media di alunni frequentanti, soprattutto nelle classi prime, ben lontana dai 30 alunni della prima media "Sammarco" di Varapodio.
Queste inique situazioni, unitamente a tante altre che sicuramente emergeranno dopo le operazioni di consolidamento degli organici, saranno evidenziate e segnalate - assicurano alcuni genitori - nelle forme dovute, a chi di competenza.
 

 
 

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