27 APRILE 2012  
 
 
 


Oppido/Carlo Frisina sui tagli imposti dal piano sanitario

Consigliere restituisce la tessera Pdl <<Sull'ospedale la Regione ci ha illusi>>

Carlo Frisina


Vincenzo Vaticano 


OPPIDO MAMERTINA – La recente decisione dell’Asp reggina di “declassare” ulteriormente il locale nosocomio da Struttura di lungodegenza a Residenza sanitaria assistenziale ha indotto Carlo Frisina, membro del Pdl e consigliere comunale di maggioranza con delega alla Sanità, a compiere una drastica scelta che lo stesso ha definito << esclusivamente individuale e che riguarda la coscienza e la sensibilità di ognuno di noi>>. Tale scelta, nella fattispecie, si concretizza nella decisione di restituire la tessera del partito (dopo 40 anni di militanza prima nel Msi-Alleanza nazionale e poi nel Pdl) e, contestualmente, rimettere le deleghe nelle mani del sindaco Bruno Barillaro.
E’ stato lo stesso consigliere comunale a comunicarlo, nel corso di una conferenza stampa, tenuta ieri mattina a Palazzo Grillo.
<<E’ da anni ormai - ha esordito Frisina - che la comunità locale ha subito una progressiva e crescente sofferenza per l’inadeguatezza delle risposte della politica tutta, dal vertice alla base; oggi io parlo di quella che credevo a me più vicina sia a livello locale che nazionale perché ho visto sgretolarsi i fondamenti e i principi della mia adesione ad una forza politica a cui affidavo ideali, valori sociali e morali e spirito di servizio>>.
Il consigliere delegato alla Sanità, con un breve excursus, ha tracciato il percorso che ha portato il sindaco a conferirgli la delega (lo scorso febbraio) in un momento difficile per la cittadina poiché già si prospettava, a causa soprattutto dell’intervento dei Carabinieri (Nas e Noe), la chiusura dell’ospedale.
<< Ero sicuro di portare a termine un’azione positiva per le sorti del nostro ospedale – ha constatato Frisina - ma purtroppo devo dire con amarezza che ciò non è avvenuto, anche perché il governatore Scopelliti non ha mantenuti gli impegni assunti nel settembre del 2010. Tra l’altro – ha aggiunto – l’ospedale, a differenza di altri omologhi nosocomi non toccati dai tagli, è stato pesantemente penalizzato quando il suo “status” di Ospedale di Montagna, previsto dal Piano sanitario regionale del 2004, è rimasto solo e semplicemente sulla carta>>.
Evidenziando poi come la conversione in Rsa, significhi la morte dell’ospedale con la conseguente perdita dei servizi essenziali in un territorio orograficamente difficile e popolato da una numerosa comunità, Frisina aggiunge << Ho chiesto spiegazioni, in vari modi, al Governatore Scopelliti anche attraverso un incontro diretto, ma non ho ricevuto risposta. Restituisco, quindi, la tessera al mio partito e le deleghe al sindaco in quanto non posso far altro che constatare amaramente il fallimento delle istituzioni e l’abbandono della comunità>>.
 

 
     

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