28 APRILE  2005  
 
  Oppido/ Palumbo: troppi disagi in questo ospedale

 Vincenzo Vaticano

OPPIDO – <<Nonostante le assicurazioni ricevute dalla direzione generale dell’Asl 10 in merito all’avvio delle procedure per l’assunzione di due unità mediche di area chirurgica per il ripristino dei ricoveri ordinari presso il reparto di chirurgia del locale nosocomio, ad oggi non risulta avviato alcun atto per la risoluzione del problema>>. E’ questo l’inizio della lettera inviata, dal dr. Rosario Palumbo, consigliere comunale delegato all’igiene e sanità , a diversi organi dell’Asl di Palmi ( direttore generale, direttore sanitario, dirigente sanitario P.O. Oppido) nonché al Prefetto, all’assessore regionale alla Sanità e alla Conferenza dei sindaci dell’Asl 10. Con la missiva, il portavoce dell’Amministrazione comunale coglie anche l’occasione per evidenziare i gravi disagi che giornalmente gravano sul pronto soccorso, dove l’insufficiente numero di autoambulanze sta creando gravi disservizi. A titolo di esempio, viene citato il recente episodio di un paziente che ha dovuto aspettare ben cinque ore (per mancanza di ambulanza) prima di essere trasferito presso l’ospedale di Siderno dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico d’urgenza. << Intervento - rileva Palumbo – che come tanti altri sarebbe stato possibile eseguire ad Oppido nel caso di una distribuzione più equa del personale medico di area chirurgica in grado di garantire la normale attività di reparto e di sostegno al pronto soccorso>>. Ricordando poi come i ricoveri presso altre Asl incidano in maniera rilevante sul bilancio dell’Azienda e che l’utilizzo ottimale dei reparti esistenti consentirebbe anche un notevole risparmio delle risorse, il sottoscrittore della lettera richiede, nell’interesse della comunità di tutto il comprensorio, << L’immediato ripristino dei ricoveri ordinari del reparto di chirurgia sospesi da agosto 2004, restituendo “dignità” ad un ospedale che al pari degli altri possiede le professionalità e la voglia di svolgere con responsabilità e serenità il proprio lavoro>>.


 

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