28 OTTOBRE 1999  
 
  Oppido / Mostra cartografica su Calabria e Sicilia

 Domenico Caratozzolo


 OPPIDO – Nel quadro delle iniziative culturali previste dall'amministrazione comunale di Oppido Mamertina, guidata dall'avv. Antonello Freno, è stata allestita nella sala consiliare, una mostra di Cartografia tematica sul territorio Calabria-Sicilia, composta da carte geografiche, topografiche, geologiche, tettonico-strutturali-nautiche vegetazionali e storiche che documentano aspetti particolari del nostro territorio dal 500 a oggi. La mostra, patrocinata dal comune di Oppido Mamertina, dell'Università degli studi di Messina, dall'Associazione ambientalista «Amici della Terra», resterà aperta fino al 5 novembre proseguendo per altri centri della Regione. La cerimonia di inaugurazione si è aperta con il saluto del sindaco ai presenti e il ringraziamento al comitato scientifico e organizzativo: presidente professoressa Antonia Messina, Università di Messina, dott. Maria Pascuzzi, Università di Reggio Calabria, dott. Francesca Stagno d'Alcontres, ai collaboratori prof. Rosa Schipani De Pasquale Università di Messina e al dott. Franz Riccobono e a tutti gli operatori. Si è soffermato poi sulla rilevanza culturale dell'iniziativa per la popolazione oppidese ai fini della riscoperta in chiave storica del territorio. È seguita una esauriente relazione della professoressa Antonia Messina, docente di Petrografia e geologia ambientale presso la facoltà di Scienze dell'Università di Messina. La relatrice ha evidenziato che il territorio Calabria-Sicilia, nella sua struttura geologica, geografico-morfologica, biologica e meteo-marina è uno dei centri più importanti del Mediterraneo, tanto da essere oggetto di studi scientifici a livello internazionale. Nonostante ciò, da più di 20 anni è sottoposto a un forte degrado ambientale. Dall'analisi di tale fenomeno, continua la relatrice è emerso che la causa fondamentale dell'incuria, abbandono e danneggiamento della natura, con l'uso improprio del territorio sia da imputare alla scarsa conoscenza della sua valenza scientifica e delle sue peculiarità» è necessario pertanto coniugare alla sensibilità verso la bellezza naturale dell'area in oggetto, l'acquisizione delle sue caratteristiche al fine di rendersi consapevolmente disponibili alla sua tutela e salvaguardia.

 

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