29 AGOSTO 2007  
 
 
  Varapodio/ La Fiat Punto era parcheggiata davanti l'abitazione del proprietario
 

Intimidazione all'assessore Sorace, sei colpi di pistola contro l'auto

Condanna dell'Amministrazione verso <<un'azione incomprensibile>>.

 

Domenico Sorace  -  Il Municipio


 Vincenzo Vaticano


VARAPODIO -   Un gravissimo atto intimidatorio, che non poco ha sorpreso e turbato i cittadini del piccolo centro preaspromontano (avulso, quasi completamente, da questo tipo di avvenimenti), è stato perpetrato, nella notte tra lunedì e martedi, ai danni di Domenico Sorace, assessore comunale con deleghe al commercio, industria, artigianato, agricoltura ed attività sociali. Poco dopo la mezzanotte, non è dato al momento sapere, se uno o più sconosciuti, hanno esploso sei colpi di pistola contro l’autovettura dell’assessore (una Fiat Punto) parcheggiata in via Ognissanti proprio davanti l’abitazione. Avvisati dallo stesso Sorace, allertato dalle ripetute esplosioni, sono prontamente intervenuti i carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia di Taurianova i quali, unitamente ai colleghi della locale Stazione di Varapodio, hanno provveduto ad effettuare i rilievi del caso. Sul posto non è stato repertato alcun bossolo. Per compiere l’atto intimidatorio, dunque, potrebbe essere stata usata una pistola a tamburo. L’assessore Sorace ha dichiarato ai militari dell’arma di non aver mai ricevuto minacce o avvertimenti di alcun genere. Anche alla luce di queste affermazioni, l’attività investigativa degli inquirenti, per risalire al movente ed individuare di conseguenza i responsabili, appare dispiegata a tutto campo, sia nella sfera delle attività private che in quelle di pubblico amministratore svolte da Domenico Sorace, che ha la competenza su settori di primaria importanza per la comunità amministrata. L’episodio, è senz’altro il caso di rilevare, risulta ancora più grave e desta preoccupazione vista l’ora in cui si è verificato: appena mezzanotte di una serata estiva, un orario che vede una moltitudine di giovani ed intere famiglie ancora in giro per passeggiare o accingersi a rientrare a casa dopo aver assistito agli spettacoli estivi programmati in piazza. Dell’intimidazione è stato prontamente informato il sindaco, on. Guglielmo Rositani- residente fuori Varapodio - che, insieme agli altri consiglieri di maggioranza, ha concordato la predisposizione e la diffusione di un breve e conciso comunicato per esprimere solidarietà all’assessore vittima Domenico Sorace. << Cari concittadini – si legge nel documento – il nostro paese, che si è sempre distinto per l’alto spessore morale dei suoi abitanti, per il grande senso civico e il rispetto del prossimo, per i valori autentici ed eterni che ha inculcato nei decenni alle sue generazioni, è stato, insolitamente teatro, nella notte scorsa, di un vile gesto compiuto ai danni di un rappresentante di questa comunità: l’assessore Domenico Sorace. L’Amministrazione comunale tutta – viene aggiunto -, si stringe intorno alla sua persona, manifestando piena e partecipe solidarietà ed esprimendo la sua più condanna, nei confronti di un’azione incomprensibile e comunque ingiustificata, che non scalfisce minimamente i principi morali di un popolo egregio come quello varapodiese. Lavoreremo – viene infine detto – con ancora più convinzione e sinergia, affinché ciò non abbia più a ripetersi e il nostro paese continui ad essere esempio di civiltà, culla del vivere pacifico e punto di riferimento di tutto il comprensorio>>.
 

 

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