30 GENNAIO 2010  
 
 
 

Varapodio/Dopo i recenti nubifragi

Riaperto il passaggio sul torrente Marro

La pista alternativa durante la piena

 Vincenzo Vaticano


VARAPODIO  Con formale delibera di giunta l’Amministrazione comunale ha richiesto agli organi competenti il riconoscimento dello stato di pubblica calamità in relazione agli eventi calamitosi (piogge torrenziali e forti venti) che, nella giornata di martedì e mercoledì scorso, hanno provocato danni alle strutture viarie e, soprattutto, alle campagne nell’intero territorio comunale. Nella premessa dell'atto deliberativo, adottato (in assenza del sindaco) su iniziativa del vice sindaco Orlando Fazzolari, vengono analiticamente richiamati i motivi che hanno indotto l'organo esecutivo comunale ad avanzare la richiesta di riconoscimento dello stato eccezionale di calamità. Intanto, dopo due giorni di interdizione al traffico, è stata riaperta (con gran sollievo degli abitanti del popoloso comprensorio) la pista alternativa fatta costruire dalla Provincia per consentire il “guado” del torrente Marro dopo la demolizione del ponte danneggiato durante l’alluvione dell’anno scorso. << Nonostante le violente e devastanti precipitazioni – fanno sapere i tecnici progettisti – il tracciato, contrariamente allo scetticismo di molti, ha retto e funzionato per come concepito e programmato. E’ stato, cioè, sommerso e scavalcato (per 48 ore) dalla violenta piena nella sua parte centrale, fino a quando la portata del fiume è rientrata nei valori contenibili dalle tubazioni di breve periodo posizionate al di sotto della sede viaria provvisoria. La sua riapertura, avvenuta (ieri) quando le condizioni di sicurezza lo hanno permesso, ha solo richiesto i necessari lavori di pulizia dell’alveo e della piattaforma>>.
Uno dei progettisti, l’ing. Bruno Polifroni, ha voluto inoltre dichiarare come i tubi posizionati al di sotto della sede viaria temporanea, sono stati calcolati per sopportare quantità di acqua trasportata dal torrente, con “tempi di ritorno” pari ai 15 anni, secondo gli studi statistici delle piogge disponibili: in caso di portata eccedente, la piattaforma avrebbe dovuto funzionare – come in effetti ha funzionato - al pari di una soglia idraulica. << Purtroppo – ha aggiunto Polifroni – è il caso di rilevare alcune difficoltà operative causate dall’ondata di piena alla costruzione del nuovo ponte, in quanto sono state distrutte alcune opere parzialmente eseguite e danneggiato altre in corso di realizzazione, rallentando di fatto, la prosecuzione dei lavori>>. Va, infine rilevato, che i seri problemi creati dalle forte piogge ai collegamenti in tutto il territorio hanno, indotto il vice sindaco ad emettere un’ordinanza di chiusura delle scuole per la giornata di giovedì.

 
 

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