(27/4/2003)

Oppido/ Sarà esposto in una cappella interna della Cattedrale
Un "dittico" dedicato all'Annunziata

Vincenzo Vaticano

OPPIDO – Il Comune in collaborazione con la diocesi di Oppido-Palmi ha avviato un'iniziativa per la realizzazione di un'opera pittorica, un “dittico” da collocare nella Cattedrale, sull'arco sovrastante l'accesso alla cappella dell'Annunziata protettrice della città e dell'intera diocesi. Si tratta di due pannelli che dovranno raffigurare origini e forme del culto per la Madonna nella realtà locale. Un culto che tra testimonianze storiche e leggenda, risulta abbia avuto origine da un miracolo che la Vergine avrebbe concesso alla popolazione oppidese nel corso del XVI-XVII secolo, quando il borgo medievale di Oppido (poi distrutto dal terribile terremoto del 1783) fu preservato dagli effetti nefasti della peste, dopo che un monatto, trasportando il carro coi resti mortali di una tra le prime vittime del male, si fermò davanti a un manufatto votivo tuttora esistente con l'immagine dell'Annunziata, e la implorò. Il Comune adesso ha deciso di far fissare su tela i due momenti di questo culto, cioè la festa liturgica e festa del ringraziamento, con la realizzazione di due pannelli. Per la scelta dell'artista cui affidare la realizzazione dell'opera, è stato indetto un bando di concorso ed è stata formata un'apposita commissione giudicatrice che sceglierà l'artista che avrà proposto il migliore bozzetto. L'iniziativa ha trovato subito la pronta e soddisfatta adesione del vescovo di Oppido-Palmi Luciano Bux. A spiegare l'obiettivo dell'iniziativa è il sindaco Antonello Freno: «Per un verso, intendiamo abbellire ulteriormente il nostro maggiore monumento, la Cattedrale, dopo l'intervento di restauro che ne ha messo in risalto il primitivo splendore. Per un altro, ci prefiggiamo, interpretando i desideri del popolo, di tributare un omaggio alla nostra Patrona. Ma, soprattutto, lo scopo che il Comune vuole raggiungere è di promozione culturale, perchè le tele del “Miracolo” e del “Ringraziamento” diverranno fonte di artistica divulgazione di fede, leggenda, costume e tradizione locale, cioè di fenomeni che tanto hanno inciso e incidono sulla storia passata e presente di questa comunità, costituendo l'identità più specifica e profonda del nostro popolo».

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