(11/9/2003)

Piana di Gioia Tauro/ I Comuni interessati alla modifica del tratto Cinquefrondi-Delianuova-Gioia Tauro hanno ottenuto il placet della Provincia
Pedemontana, disco verde alla variante bis
I sindaci di Citanova, Terranova, Molochio, Oppido hanno già incontrato Luigi Fedele

 

Uno scorcio di territorio (Molochio in primo piano) su cui dovrebbe "snodarsi" la Pedemontana


Vincenzo Vaticano


VARAPODIO – La modifica al tracciato della Pedemontana, richiesta da alcuni sindaci dei comuni (Citanova, Oppido Mamertina, Molochio, Varapodio, Terranova sappo Minulio, Santa Cristina d'Aspromonte) maggiormente interessati alla realizzazione della struttura viaria che dovrebbe collegare, con tempi di percorrenza estremamente brevi, alcuni centri situati alle falde dell’Aspromonte con quelli più a valle, è stata favorevolmente accolta e integralmente recepita da parte dell’Amministrazione provinciale. “Via libera”, dunque, al progetto che – come era stato rilevato dai promotori della “variante” nel corso della recente conferenza stampa tenutasi a Molochio per illustrarne in modo dettagliato tutte le caratteristiche tecniche – si poneva come “risposta” all’invito, (dello scorso luglio) del presidente della provincia Pietro Fuda e dell’ex assessore regionale Aurelio Misiti, di presentare una proposta alternativa che, se compatibile dal punto di vista della spesa, sarebbe stata senz’altro presa in seria considerazione. L’idea progettuale alternativa, predisposta dai rappresentanti degli enti locali, si è concretizzata in brevissimo tempo con la richiesta di modifica del tratto, originariamente tracciato dalla Provincia, che va da Cinquefrondi all’innesto con la strada di penetrazione Delianuova-Gioia Tauro. Essa ha avuto il placet da parte dell’Amministrazione provinciale che, a quanto risulta, ha provveduto a redigere un nuovo progetto preliminare, conforme alla “variante” proposta dai rappresentanti degli enti locali, quantificando, nel contempo, i costi aggiuntivi rispetto al quadro economico della progettazione già sviluppata, che ammontano a circa 32 milioni di euro in aumento sui 59 milioni di euro preventivati. Il costo aggiuntivo dovrebbe essere “sopportato” dalla Provincia (4,5 milioni di euro) e dalla Regione (27,5 milioni di euro). Ecco perché, Pietro Fuda, presidente dell’Amministrazione provinciale, ha inoltrato una formale richiesta di ulteriore finanziamento all’Assessorato regionale ai lavori pubblici, trasmettendo gli elaborati tecnici relativi della nuova proposta che “concordata con i sindaci, risulta più vicina alle aspettative del territorio”. Da parte loro, i sindaci hanno ritenuto di dover illustrare personalmente la proposta al presidente del Consiglio regionale e agli altri consiglieri eletti nella provincia per sensibilizzarli ad una positiva soluzione della questione: Francesco Morano (Cittanova), Michele Tigani (Terranova S.M.), Giuseppe Mezzatesta (Molochio) ed Antonello Freno (Oppido) si sono, pertanto, incontrati, presso la presidenza del Consiglio regionale, con l’on. Luigi Fedele, alla presenza anche dei consiglieri Michelangelo Tripodi, Alberto Sarra, Gesuele Vilasi e Francesco Fortugno. << Nel corso dell’incontro – riferisce il sindaco di Oppido, Antonello Freno – abbiamo esposto i contenuti della nostra proposta, evidenziando come essa sia funzionale ad un collegamento diretto e veloce tra i centri interni preaspromontani, capace di favorirne la valorizzazione, creando le premesse per uno sviluppo organico dei territori interessati che diverrebbero, così, facilmente raggiungibili e quindi fruibili, specie in prospettiva turistica>>. I sindaci hanno, altresì, messo in luce come il solo ostacolo al raggiungimento dell’obiettivo possa essere costituito esclusivamente dalla carenza dei fondi necessari ed hanno ribadito << come sia profondamente errato realizzare, per rispettare a tutti i costi il “plafond” di spesa, un’opera che, seppure utile, non rispetterebbe lo spirito originario con cui era stata concepita e non sarebbe funzionale ad una crescita organica del territorio e, soprattutto, tradirebbe le attese delle popolazioni interessate>>. Particolare attenzione è stata prestata dal presidente Fedele e dagli altri consiglieri regionali alle argomentazioni esposte dai primi cittadini. << Essi – fa ancora presente il sindaco Freno – hanno dimostrato di condividere l’esigenza di valorizzazione delle aree interne, la cui crescita, ritenuta funzionale ai fini di un processo organico ed equilibrato dell’intera Calabria, non può essere compromessa. Hanno assunto, quindi, l’impegno – aggiunge Freno - di investire della questione, nel più breve tempo possibile, l’esecutivo regionale, con l’obiettivo di far si che la proposta dei sindaci venga accolta dalla Regione, in attesa di reperire le fonti di finanziamento necessarie, in modo che il lavoro finalizzato alla realizzazione della Pedemontana si orienti, sin da subito e in via definitiva, verso l’adozione di quel percorso prescelto dai sindaci e dalle comunità da questi rappresentati>>. Un percorso, è il caso di evidenziare, che ha come obiettivo quello di attenuare, se non proprio eliminare, gli effetti estremamente negativi prodotti, soprattutto per i suddetti paesi, dal tracciato disegnato dalla Provincia secondo cui, la Pedemontana, arrivata nei pressi di Cittanova, anzichè continuare a cingere la montagna, accostandosi a Molochio, dovrebbe scendere sino a costeggiare Taurianova, per poi sovrapporsi alla vecchia provinciale Amato-Ferrandina e, quindi, distaccatasi da questa, sempre in contrada Ferrandina , congiungersi a valle con la direttissima Delianuova-Gioia Tauro. Tale, devastante orientamento, se non rivisto, contrasterebbe, secondo i sindaci, col modello di sviluppo della Piana che vede << la nostra crescita derivare non solo dalle attività commericali e produttive gravitanti sul porto di Gioia Tauro, ma anche da una valorizzazione della montagna, dei centri storici, delle tipicità, che "apra" le aree montane e pedemontane al turismo culturale ed ambientale. I centri dell'entroterra vanno perciò direttamente collegati per consentire, attraverso le opportunità offerte dal potenziamento delle vie di comunicazione e trasporto, l'agevole attuazione di questo progetto di sviluppo integrato>>. Va, infine, rilevato che, Morano, Mezzatesta, Freno e Tigani, hanno parlato anche in nome, e per conto, dei sindaci di Varapodio e Santa Cristina d'Aspromonte (Fazzolari e Germanò) pienamente interessati al problema ma impossibilitati a partecipare, per vari motivi, all’importante riunione.
 

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