(30/3//2003)

Intervista al sindaco Fazzolari che, grazie a una “squadra” compatta, ha risollevato le sorti del Comune della Piana
Varapodio promuove la zona industriale


Cristofaro Zuccalà


Grandi opere con notevole impegno. L'Amministrazione di Varapodio ha lavorato proficuamente. È soddisfatto Orlando Fazzolari, 39 anni, sindaco dal '96, ormai alla seconda legislatura, alla guida di una maggioranza compatta. «La nostra applicazione – afferma – è valsa a trasformare il paese, che oggi respira un'aria diversa rispetto al passato». Varapodio, 2.500 abitanti, è un centro della Piana a 250 metri sul livello del mare, alle porte del Parco d'Aspromonte. La squadra del primo cittadino funziona. Vice sindaco è Francesco D'Agostino, la giunta è composta da Maria Rosa Ferraro (Pubblica istruzione), Mimma Sciarrone (Turismo), Rocco Gerace (Sport, Viabilità e Verde). La maggioranza è forte di otto componenti, oltre al sindaco. Quattro i consiglieri d'opposizione. Si torna alle urne nel 2006: ce n'è strada da percorrere! L'elenco delle realizzazioni è lungo. Si parte dal fiore all'occhiello. «Abbiamo ristrutturato il palazzo municipale – informa Fazzolari con una punta d'orgoglio – che è d'interesse artistico. Per il pregio dei lavori eseguiti è un'opera invidiata anche dal punto di vista architettonico. Trae origine dal 1871. Lo abbiamo riportato ai vecchi splendori riprendendo gli archi e le cornici dell'epoca. Lo abbiamo “inaugurato” nel giugno del 2000. La spesa complessiva sostenuta è stata di 800 milioni. È un mix di antico e moderno, in un contesto molto funzionale». Si prosegue con tre grandi interventi. «La villa comunale – continua Fazzolari – gode di notevoli spazi verdi e strutture di gusto architettonico gradevole. È un luogo di aggregazione molto frequentato dai cittadini. Vi è ospitato un anfiteatro, dove, d'estate, si svolgono attività culturali e artistiche. Quindi abbiamo rimesso a nuovo due piazze: San Nicola e S. Stefano, completamente rifatte e dotate di arredo e illuminazione. Con il ribasso d'asta abbiamo eretto la fontana monumentale, simbolo di Varapodio (si chiama “Asso di Coppe”) e che si trova all'inizio della piazza San Nicola. Era stata distrutta nel tempo. Gli amigrati le sono affezionati, tanto che il ricordo non li abbandona e sperano un giorno di tornare a rivederla». La metanizzazione è una realtà, uno dei pochi casi in provincia. Varapodio è stato tra i primi comuni a dotarsene tre anni addietro. L'Amministrazione non ha trascurato le scuole. Intanto ha pressato per ottenere l'istituto comprensivo. Tra Materna, Elementare e Media ospita 330 alunni. Inoltre, in virtù dei finanziamenti regionali è stato assicurato un complesso di 4 villette destinate come edilizia residenziale pubblica, in via Sansonetti. L'operosità comunale ha quindi garantito, con la ristrutturazione del vecchio asilo nido, un centro polivalente comprendente la Guardia medica e l'ufficio di medicina legale. È stata concessa gratuitamente all'Asl 10. Si pensi che il presidio era stato soppresso nove anni fa. «Al centro del paese – aggiunge Orlando Fazzolari –, in via generale Tommaso Virdia, abbiamo creato un parco giochi, rifatto i tratti importanti della rete fognante bonificando l'area di via Dante Alighieri, dove non si registrano più gli spiacevoli inconvenienti del passato, con allagamenti e rottura fogne. Abbiamo pressoché risolto il problema dell'approvvigionamenti idrico e prima dell'estate, con un terzo pozzo, assicureremo la potabilità. Si consideri che nel periodo delle ferie estive la popolazione si raddoppia, per il rientro di molti nostri concittadini dall'estero, o da altre regioni, per le vacanze. Era una questione molto sentita, come quella delle due arterie interpoderali costruite in contrada Salvatore e Due Quercie, a favore dell'economia di Varapodio che si regge in massima parte sull'agricoltura. Abbiamo quasi finito la pavimentazione e illuminazione di via Pascoli, che domani consegneremo alla fruibilità dei nostri amministrati, mentre un tempo era completamente abbandonata. Abbiamo avviato i lavori per la nuova zona industriale su un'area di 30 mila mq. Vi prevediamo una consistente attività artigianale e d'impresa». «Varapodio – sostiene il sindaco – è uno dei paesi della Piana più illuminati per i punti luce e consistenza. Mai abbiamo tralasciato il verde pubblico razionalizzando tutti gli spazi per rendere la nostra cittadina accogliente. Il servizio di nettezza urbana è perfettamente operativo. In futuro vogliamo riqualificare quello di piazza Calvario e abbiamo in programma il rifacimento del manto di tutte le strade che hanno subito danni ed erosioni a causa del maltempo. Abbiamo in animo di potenziare i servizi all'interno della stessa Villa comunale e sistemare il secondo lotto del cimitero». Forse è facile amministrare in un piccolo centro. Giriamo l'osservazione al nostro intervistato, il quale replica così: «È facile se c'è l'impegno. La maggioranza è compatta. Del resto, abbiamo vinto le elezioni con l'ottanta per cento dei voti. La sintonia è invidiabile». E la minoranza? «Da un anno, fa atto di presenza iniziale e poi abbandona l'aula, salvo poi rientrare al momento di discutere le proprie interrogazioni. Noi però andiamo avanti, con tenacia e decisione». Orlando Fazzolari si considera «prestato alla politica». È consulente fiscale e aziendale ed è iscritto all'albo dei promotori finanziari. Sposato, ha due figli. «Sono entrato per caso nella casa municipale di Varapodio da simpatizzante di Alleanza nazionale. Nel '96 vi furono lo scioglimento del Consiglio e il relativo commissariamento. Il paese era sprofondato anche a causa dei detrattori della politica con atti destabilizzanti al punto da originare la gestione straordinaria. Fu uno dei periodi più bui. Avvertii il dovere di dare un contributo per risollevare le sorti di un comune che non meritava una sorte del genere. Non pensavo di vincere essendo nuovo ad un'esperienza simile. Accanto a me, un gruppo di non politici accolsero volentieri l'invito alla candidatura. Superammo la prova con soli 40 voti. La svolta partì da allora. In sette anni abbiamo investito più di dieci miliardi di vecchie lire. Il nostro intervento è stato totale. Ultimamente, i soliti detrattori si sono fatti avanti con i soliti attacchi e le solite falsità. Sono convinto che avranno pan per focaccia».

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