(16/2/2003)

Varapodio / Luigi Silipigni partì dal paese nel '38
Il barbiere fa cent'anni



Vincenzo Vaticano

VARAPODIO  La ricorrenza di San Valentino, oltre che per gli innamorati, ha rappresentato una significativa giornata per Luigi Silipigni, simpatico ed arzillo nonnino di Varapodio, che, proprio venerdì scorso, ha “tagliato” l’invidiabile traguardo dei cent’anni. La festa c'è stata ai Castelli romani, dove attualmente risiede insieme alle tre figlie Rosaria, Lucia, Antonina, nove nipoti (due venuti appositamente dall’America),  nove pronipoti, ed  un gran numero di amici. Una grande manifestazione d’affetto alla quale hanno partecipato il vescovo della diocesi di Frascati mons. Matarrese, il sindaco di Rocca Priora Adriano Coletta ed altre autorità. L’Amministrazione comunale di Varapodio, da parte sua, ha fatto pervenire al festeggiato le felicitazioni della comunità locale. “Sinceri voti di ogni desiderato bene e prosperità nel Signore”, unitamente alla Santa benedizione,  sono stati espressi da Papa Giovanni Paolo II con un telegramma fatto pervenire al parroco di Varapodio, don Antonino De Masi, per il successivo inoltro al longevo compaesano. Per l’occasione, inoltre, don De Masi ha donato a Luigi Silipigni una delle famose  tabacchiere da fiuto da lui ricavata artigianalmente dalla buccia riversa ed essiccata del bergamotto. Silipigni, che in paese faceva il barbiere, ha mantenuto stretti legami affettivi con la sua terra avendo  vissuto a Varapodio tutta la sua giovinezza prima di trasferirsi, nel 1938, ad Oppido e successivamente nella capitale.

 

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