(20/1/2002)

Piana Gioia Tauro / L'olivicoltura a "Unomattina"

Uliveto dell'azienda Fazari - S.Giorgio Morgeto

Vincenzo Vaticano

VARAPODIO. - I riflettori di Rai uno saranno puntati martedi prossimo sull'olivicoltura della Piana di Gioia Tauro. Nel corso della nota rubrica "Uno mattina" condotta da Luca Giurato e Paola Saluzzo, infatti, si parlerà di questa attività agricola calabrese che, soprattutto nel comprensorio pianigiano, è considerata uno dei fattori trainanti dell'economia, interessando direttamente 15.000 aziende che danno lavoro a 20.000 persone circa e producono mediamente 300.000 quintali di olio su una superficie di 25.000 ettari. Escludendo il resto della Calabria e della Puglia, la suddetta area si colloca al terzo posto in Italia per la quantità di olio prodotto.

Alla trasmissione televisiva interverranno il divulgatore agricolo regionale dell'Arssa dr. Rosario Franco, esperto del settore e il dr. Domenico Giordano, promoter commerciale di una delle migliore imprese agricole di tutto il comprensorio (l'azienza Fazari di San Giorgio Morgeto) i quali, unitamente ad alcuni appassionati del settore, si stanno strenuamente impegnando in un percorso il cui fine ultimo è quello di valorizzare questo importante tipo di "cultivar" unico al mondo per i suoi aspetti strutturali e per la forte incidenza socio economica sul territorio.

Come anticipatoci dal dr. Rosario Franco, che oltre a "Panel Leader" è un assaggiatore di oli, durante la trasmissione saranno illustrate le nuove metodologie per l'accertamento qualitativo dell'olio di oliva in base non solo al criterio classico del grado di acidità, ormai insufficiente ed incompleto, ma anche in considerazione della quantità di perossidi presenti. Saranno evidenziate, inoltre, i criteri secondo cui un olio viene classificato vergine o extravergine e le caratteristiche che determinano le varie certificazioni di qualità stabilite dal Coi (Consiglio oleicolo internazionale).

Un 'importante occasione, ha tenuto a ribadire Rosario Franco, per stimolare chi è convinto che anche per l'olio d'oliva, cosi come per la maggior parte degli altri prodotti agricoli, la qualità rappresenti uno dei pochi, se non l'unico mezzo, per collocarsi stabilmente sul mercato.

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