(14/3/2002)

OPPIDO MAMERTINA/ Recuperati in Cattedrale i sepolcri di due vescovi

 

Vincenzo Vaticano

OPPIDO - Nell’ambito del programma di riscoperta e valorizzazione dei beni culturali intrapreso dall’amministrazione comunale di Oppido Mamertina, guidata dal sindaco avv. Antonello Freno, sono stati ultimati presso la Chiesa Cattedrale, i lavori di recupero del sepolcro ottocentesco contenente le spoglie dei vescovi Francesco Maria Coppola e Giuseppe Teta. Una sepoltura, fatta costruire dallo stesso Coppola nel 1841 e andata distrutta durante il terremoto del 1908 allorquando l’intera Cattedrale fu devastata e rasa al suolo. La sua ubicazione all’interno della Cattedrale, riedificata in epoca fascista, rimase, fino ai nostri giorni, sconosciuta poiché, secondo la più accreditata delle ipotesi, i responsabili della ricostruzione, per negligenza, non ripristinarono la tomba e, anzi, la colmarono con  materiale di risulta. Solo con l’ausilio di qualche fonte storica ed i  rilievi effettuati con sofisticate attrezzature dalla Fondazione Lerici di Roma (leader nelle prospezioni geoarcheologiche) è stato possibile individuare il primitivo sito della sepoltura e riportare, quindi, alla luce il sepolcro, con due diverse campagne di scavi, l’ultima delle quali si è appena conclusa. In questa delicata attività di valorizzazione della Cattedrale, l’amministrazione comunale ha operato in collaborazione col parroco della stessa chiesa mons. Francesco Zappia ed un comitato di giovani presieduto da Vincenzo Vorluni. Ovviamente la decisione di estendere l’originario scavo di saggio è stata adottata d’intesa con la Sopraintendenza archeologica della Calabria. Il sepolcro è stato quindi ripristinato, tramite il rifacimento della volta, ed in esso sono stati riposti, all’interno di un urna di vetro, i resti dei due presuli insieme agli altri ritrovamenti che componevano il loro corredo funebre. La botola da cui si accede alla sepoltura  è stata sostituita da una lapide di vetro oltre la quale è possibile spingere lo sguardo. Essa reca un incisione che ricorda la costruzione del sepolcro, la sua distruzione in conseguenza del terremoto, la sua odierna riscoperta e la pietosa ricomposizione delle spoglie rinvenute “come segno dell’amore che il popolo oppidese ha sempre nutrito per i suoi vescovi”. La “testimonianza storica”, anche al fine di onorare le spoglie contenute,  sarà visibile ai tanti fedeli e visitatori che si recheranno in Cattedrale a decorrere dalle prossime celebrazioni pasquali in occasione delle quali il luogo di culto sarà restituito alle sue funzioni.

 

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