(3/8/2001)

Molochio/ In paese scatta l'allarme zecche

Vincenzo Vaticano

VARAPODIO. L'arrivo dell'estate, soprattutto nei luoghi ricchi di vegetazione erbosa ed arbustiva, segna l'immancabile ricomparsa di parassiti di vario genere e coincide spesso con il verificarsi di casi come le punture di zecche che, è risaputo, possono rivelarsi estremamente pericolose e dannose per la salute delle persone colpite, se non addirittura letali. Ed è proprio questo spiacevole evento che ha interessato, a Molochio, qualche giorno fa, una pensionata del luogo, C.L., la quale, in seguito a puntura di zecca, ha accusato febbre, dolori diffusi ed esantema tipico della febbre "bottonosa" del Mediterraneo, una malattia provocata da un germe denominato "rickcttsia".

La donna, trasportata dapprima al pronto soccorso dell'ospedale di Oppido Mamertina, è stata successivamente ricoverata presso il reparto malattie infettive dell'azienda ospedaliera di Reggio Calabria, per gli accertamenti del caso e l'opportuna terapia. Qui risulta tutt'ora ricoverata, in discrete condizioni. L'indagine epidemiologica sulla paziente è stata condotta dal responsabile dell'ufficio igiene di Oppido Mamertina dr. Salvatore Lopresti (dirigente prevenzione malattie) e dall'assistente sanitario dell'ufficio igiene di Molochio Ottavio Caruso.

Va rilevato che la suddetta vicenda è stata preceduta da un altro "attacco" di zecche che ha coinvolto sessanta scouts provenienti da Reggio Calabria ed accampati con le loro tende nelle zone limitrofe all'abitato del comune di Molochio. Dodici di essi, secondo quanto riferito dai due operatori sanitari Lopresti e Caruso anche in questo caso prontamente intervenuti, sono stati infestati da zecche appartenenti alla famiglia delle "Ixodidae" (zecche dure) che si sono localizzate soprattutto nella zona inguinale ed ascellare. A tutti i ragazzi e ai loro responsabili è stato prescritto un periodo di osservazione di 30 - 40 giorni e le misure preventive del caso.

Il sindaco di Molochio arch. Giuseppe Mezzatesta, d'accordo con i responsabili locali dell'A.S.L. n.10 di Palmi, ha provveduto a richiedere immediatamente una disinfestazione dei luoghi ed a predisporre un'attenta lotta al randagismo, possibile concausa del perpetuarsi di questo preoccupante fenomeno che, tuttavia, viene riferito, non desta alcun allarmismo in quanto risulta essere sotto il pieno controllo delle autorità sanitarie.

La prevenzione di questo genere di infestazione, viene ancora detto dagli addetti ai lavori, è basata su semplici misure di profilassi comportamentale ed ambientale che risultano fondamentali ed efficaci nel controllo delle patologie trasmesse da zecche.

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