REGGIO CALABRIA

 

 

PIATTAFORMA  CONTRATTO   COLLETTIVO DECENTRATO

 

2002-05 PARTE NORMATIVA

2004 PARTE ECONOMICA

 

 

                                      

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ART.

Campo di applicazione

  1. Il presente CCNL. si applica a tutto il personale – esclusi i dirigenti -  con rapporto di lavoro a tempo indeterminato o determinato.
  2. Il riferimento al decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 e successive modificazioni e integrazioni è riportato nel testo del presente contratto come D.Lgs.vo n.165 del 2001.

 

ART.

Durata, decorrenza tempi e procedure di applicazione del contratto

  1. Il presente CCDI ha valenza per la parte normativa fino al 31.12.2005 e per la parte economica fino al 31.12.2004.
  2. Il presente CCDI conserva la sua efficacia fino alla stipulazione del nuovo contratto.
  3. La parte normativa può essere modificata in sede di delegazione trattante e la modifica assume la stessa valenza temporale della parte modificata.
  4. Gli effetti giuridici ed economici decorrono dal giorno successivo alla data di stipulazione, salvo diversa prescrizione del presente contratto o di quello nazionale.
  5. La piattaforma per il rinnovo è presentata dalle R.S.U. e/o dalle OO.SS. firmatarie del CCNL entro i 15 giorni successivi all’approvazione del bilancio di previsione dell’ente.
  6. fino alla approvazione del nuovo contratto CCDI, il presente accordo si applica in ragione di dodicesimi.

 

ART.

Sistema delle relazioni sindacali

 

1. Le parti convengono di stipulare apposito protocollo d'intesa per il sistema delle relazioni sindacali. (vedi allegato 1).

 

 

ART.

Fondo Incentivi

 

RISORSE STABILI art.31 comma 2

 

A-    Fondo anno 2003, detratte le quote:

1.      calcolate ai sensi dell’art.15, comma1, lett.d) (contratti di sponsorizzazione), e) (economie part time), k) (risorse previste da leggi specifiche) del CCNL 1.4.1999

2.      ex art.15 comma 2 L 1.4.1999 (integrazione fondo fino 1,20%)

3.      ex art.15 c.5 CCNL 1.4.99 - maggiori oneri per nuovi servizi

4.      ex art.54 CCNL 14.9.2000 – code contrattuali – per notifiche

€ ____________________

B-    Incremento dello 0,62% del monte salari 2001 esclusa dirigenza (TUTTI GLI ENTI)

                                                                                                                 € ___________________

C-    Incremento 0,50% monte salari 2001 esclusa dirigenza (SOLO GLI ENTI NELLE CONDIZIONI DI CUI ALL’ART.32, COMMI 3-4-5-6 DEL CCNL 23.1.2004)

        € __________________

D-    Incremento 0,20% monte salari 2001 esclusa dirigenza (SOLO ENTI COME LETT.C)                                                                                      € __________________

E-    Economie lavoro straordinario ex art.14, c.4  CCNL 1.4.99  

                                                                                                            € _________________

F-     quote RIA, assegni ad personam e PEO personale cessato dal servizio nel 2003

                                                   € _________________

 

 

 

                                                     TOTALE RISORSE STABILI     € __________________

 

 

 

 

RISORSE VARIABILI art.31, comma 3

 

A- Somme non utilizzate e non impegnate Fondo anno 2003         € __________________

B- incrementi come lett. B-C-D risorse stabili calcolati per l’anno 2003

                                                                                                                    € _________________

C- somme ex art.15, comma 1

     Lett.d) – contratti di sponsorizzazione (come modificato art.4, c.4 CCNL 5.10.2001 € __

     Lett.e) – economie part time                                               € _____________

     Lett.K) -  risorse previste da specifiche leggi

-         legge 109/94 incentivi di progettazione         € _________

-         art.59 c.1, lett.p) D.Lgs.vo 446/97 – tributi     € __________

-         art.3, c.57 l.662/96 – pot. Uff. tributi               € __________

-         art.12, c.1, lett.b) D.L.437/96 conv.l.556/96   € __________

-         art.69, c.2 DPR 268/87 – onorari legali          € __________

-         condono edilizio € __________

-         risorse assegnate al fondo con specifico atto di giunta (proventi contravvenzionali, quote diritti segreteria, quote tributi recuperati, quote finanziamenti straordinari ottenuti, ecc.)         € __________

          Le risorse di cui alla presente lettera C) sono assegnate alla struttura interessata con criteri e modalità previste da apposito regolamento sottoscritto in sede di delegazione trattante.

TOTALE LETT. C                                                             € _________________

     

D- importo non superiore a quello stabilito al 31.12.1997, ex art.31, c.5 CCNL 6.7.95

     (SOLO CAMERE DI COMMERCIO)                                                   € _________________

E- somme ax art.15, comma 2 CCNL 1.4.99 (1,20% monte salari)    € ________________

F- maggiori oneri per nuovi servizi ex art.15, c.5 CCNL 1.4.99          € ________________

G- somme ex art.54 CCNL 14.9.2000 (notifiche)                                     € ________________

H- economie per soppressione posti dirigenza fino allo 0,20% del monte salari (SOLO REGIONI)                                                                                                           € ________________

I - Economie lavoro straordinario ex art.14, cc.1 e 3 CCNL 1.4.99  

 

 

 

                                               TOTALE RISORSE VARIABILI  € _______________________

 

 

TOTALE FONDO INCENTIVI € __________________________

 

 

ART.

Utilizzo delle risorse del Fondo Incentivi

 

1. Le risorse di cui all’art. ____ (precedente) sono finalizzate a promuovere effettivi e significativi miglioramenti nei livelli di efficienza e di efficacia e di qualità dei servizi istituzionali.

 

2. In relazione alle finalità di cui al comma 1, le risorse di cui all’art.___  sono utilizzate per:

 

a)     FONDO DI PRODUTTIVITA’ COLLETTIVA E INDIVIDUALE per erogare compensi diretti ad incentivare la produttività ed il miglioramento dei servizi, attraverso la corresponsione di compensi correlati al merito e all’impegno di gruppo e/o individuale, in modo selettivo e secondo i risultati accertati.

 

Il Fondo è ripartito per budget ai dirigenti (ai titolari di P.O. per gli Enti senza dirigenza) in base a criteri predeterminati in sede di Delegazione Trattante (carenza di organico, importanza degli obiettivi assegnati alla struttura, numero dipendenti, quantità di voci di bilancio e somme gestite, responsabilità esterne, ecc.)

Negli Enti con dirigenza, il dirigente assegna il proprio budget con i medesimi criteri ai titolari di P.O. e/o ai responsabili di U.O.C..

I Titolari di P.O. determinano in apposita riunione di lavoro con il personale della struttura, le modalità operative per il raggiungimento degli obiettivi assegnati in sede di PEG o analogo strumento di programmazione o comunque desunti da precisi indirizzi dell’Amministrazione, formalizzati con atto ufficiale o no. In sede di riunione operativa di ogni singola struttura possono essere programmati specifici Progetti finalizzati, finanziabili con quota parte del budget assegnato non superiore complessivamente al 30% della stessa.

A fine esercizio, se gli obiettivi sono stati raggiunti e conseguentemente al titolare di P.O. viene erogata la indennità di risultato nella misura massima, egli ripartisce tutta la quota-budget al personale della struttura differenziandolo in base all’apporto individuale desunto dalla scheda individuale e con le seguenti proporzioni: 40% ripartito a tutto il personale con parametri di  categoria 100-A, 110-B, 115-C, 120-D.

Il rimanente 60% sul merito e sull’apporto individuale.

Qualora gli obiettivi non vengano raggiunti totalmente, il budget viene ripartito in misura percentuale rapportata al raggiungimento degli obiettivi.

Il raggiungimento degli obiettivi totale o percentuale viene certificato dal Nucleo di Valutazione ovvero dal Servizio di Controllo interno.

Le economie realizzate per il mancato o parziale raggiungimento degli obiettivi sono rassegnate allo stesso settore per l’anno successivo.

 

      La capacità dei Responsabili di Servizio nell'approntare il Piano di Lavoro annuale e di raggiungere i risultati previsti e la capacita dello stesso Responsabile di Servizio di condividere scelte e progetti e di creare condizioni armoniche nei rapporti con tutto il personale del servizio e con le OO.SS e RSU, dovranno essere considerati parametri prioritari sia per l'attribuzione del valore alla Posizione Organizzativa, sia per la quantificazione percentuale della retribuzione di risultato.

 

                                                                                        € _________________________

 

 

 

b)     FONDO PROGRESSIONE ECONOMICA ORIZZONTALE

1. Quote assegnate anni precedenti e già impegnate             € _______________

2.      risorse destinate dal Fondo Incentivi per il presente anno 2004 € ______

3.      In tale fondo restano comunque acquisite, anche dopo la cessazione del rapporto di lavoro per qualsiasi motivo o per progressione verticale le risorse destinate alle posizioni di sviluppo della progressione economica orizzontale.

                           TOTALE FONDO PEO ANNO 2004  € __________________________

 

c)     FONDO PER LE POSIZIONI ORGANIZZATIVE (SOLO PER GLI ENTI CON DIRIGENZA)

-         indennità di posizione e risultato - quote impegnate anno precedente per incarichi pluriennali  € ____________ e/o

-         indennità di posizione e risultato – quote anno 2004 € ________

-         alte professionalità – quota relativa 0,20% anni 2003 e 2004 € _______

TOTALE FONDO P.O.                        € ___________________________

                    (Le somme relative ai compensi per alte professionalità possono essere

              utilizzate anche dagli enti senza figure dirigenziali. Le stesse somme, qualora non vengano utilizzate per compensare l’istituto delle alte professionalità, possono essere utilizzate sia per il finanziamento della indennità di comparto, sia per ulteriori finalità di incentivazione )

1-     L’Amministrazione modificherà il Regolamento per le Posizioni Organizzative, previa definizione dei criteri in sede di concertazione, con riferimento all’art.10 comma 3 del CCNL 22.1.2004.

2-     Il nuovo Regolamento dovrà prevedere anche la possibilità di individuare posizioni organizzative che possono essere attribuite a personale con rapporto a tempo parziale non inferiore al 50%. (solo per Enti senza dirigenza)

 

 

d)     QUOTA INDENNITA’ DI COMPARTO art.33 c.4, lett.b-c (riferita alle trance 2003 e 2004 – solo la trance 2002 è a carico del bilancio dell’Ente)

 € ___________________________

     

e) quota necessaria per retribuire le indennità di turno, reperibilità, maneggio valori, orario notturno, festivo e notturno-festivo, secondo la disciplina prevista dal CCNL 14.9.2000;

                                                                                        € ___________________________

 

 f)compensare con la erogazione di € ____________ mensili per 12 mesi l’esercizio delle seguenti  attività svolte in condizioni particolarmente disagiate da parte del personale delle categorie A , B e C:

- tutte le prestazioni di cui all'art.37 del CCNL 14.9.2000;

- le prestazioni di bidelli, cantonieri, operai generici, elettricisti, operai specializzati, autisti, custodi e uscieri, messi notificatori, centralinisti, accertatori esterni, letturisti, vigilanza edilizia (personale tecnico), personale addetto servizi disinfestazione;

- prestazioni di personale che operi al PC o video terminale, video scrittura o macchine foto-riproduttrici, ecc.

- personale dei servizi con funzioni di sportello e/o front office;

                                                                                        € ___________________________

 

g) quota necessaria per retribuire l’indennità rischio ex art.41 CCNL 22.1.2004 al personale appartenente ai seguenti profili professionali   € ___________________ 

 

h)     quota necessaria per compensare l’eventuale esercizio di compiti che comportano specifiche responsabilità ex art. 17, comma 2, lett.f) CCNL 1.4.99, come modificato dall’art.36 CCNL 22.1.04. In particolare:

-         al personale di cat. B responsabile di squadre di operai, unità operative

      semplici, uffici, ecc.             €. 1000

-         al personale di cat.C o D  responsabile di squadre di operai, U.O.S., uffici o procedimento assegnato con atto formale       € 1300

-         al personale di cat.C o D non titolare di P.O. responsabile di servizio, unità operativa complessa, responsabile di tributo, ecc.  € 1600

-         al personale di Cat. C o D individuato come Vice Responsabile di struttura individuata come P.O.        € 2000

Le suddette indennità vengono assegnate al personale titolare delle specifiche responsabilità, nel limite delle risorse destinate a tale istituto

                                                                                              € ____________________________

i)        quota necessaria per assegnare un compenso annuo lordo massimo di € 300 a:

1-Ufficiali di stato civile e anagrafe, Ufficiale elettorale, incaricati con atto formale. I  compensi non sono cumulabili per più funzioni;

2-Responsabile di tributi previsti per leggi, incaricati con atto formale. I compensi non sono cumulabili per più incarichi;

3-Responsabili archivi informatici, addetti URP, formatori professionali. I compensi non sono cumulabili per più incarichi;

4-Messi notificatori con funzioni di ufficiale giudiziario;

5-Personale della protezione civile con specifiche responsabilità.

            I compensi di cui ai punti da 1 a 5 non sono cumulabili tra loro.

                                                                       € ____________________________

 

 

l) incentivare le specifiche attività e prestazioni correlate alla utilizzazione delle risorse indicate nell’art. 15, comma 1, lettera k) del CCNL del 1.4.1999.

-         legge 109/94 incentivi di progettazione         € _________

-         art.59 c.1, lett.p) D.Lgs.vo 446/97 – tributi    € __________

-         art.3, c.57 l.662/96 – pot. Uff. tributi              € __________

-         art.12, c.1, lett.b) D.L.437/96 conv.l.556/96  € __________

-         art.69, c.2 DPR 268/87 – onorari legali         € __________

-         condono edilizio                                            € __________

-         risorse assegnate al fondo con specifico di giunta (quote diritti segreteria, quote tributi recuperati, proventi contravvenzionali, quote finanziamenti straordinari ottenuti, ecc.)

                                                                          € _____________                                              

       Le quote vengono assegnate al personale degli uffici interessati sulla base di specifici

       regolamenti proposti dal dirigente alla delegazione trattante e da questa approvati.

 

m) quote relative allo 0,20% del monte salari 2001 escluso dirigenza di cui all’art. ____

  per compensare indennità di posizione e risultato delle alte professionalità individuate     in base ai criteri predefiniti in sede di concertazione.  Le stesse somme, qualora non vengano utilizzate per compensare l’istituto delle alte professionalità, possono essere utilizzate sia per il finanziamento della indennità di comparto, sia per ulteriori finalità di incentivazione;

 

 

3. Le somme non utilizzate o non attribuite con riferimento alle finalità del corrispondente esercizio finanziario sono portate in aumento delle risorse dell’anno successivo.

4. Al fine di incentivare i processi di mobilità previsti dall’art.44 della legge 449/97 e dall’art. 31 del D.Lgs.vo 165/01, nonché quelli correlati al trasferimento e deleghe di funzioni al sistema delle autonomie locali, al personale  interessato dagli stessi, verrà erogata una indennità una tantum pari a sei mensilità di retribuzione calcolata con le modalità dell’indennità sostitutiva del preavviso, nei limiti delle effettive capacità di bilancio.

 

 

ART.

Disposizioni particolari per il personale incaricato

delle funzioni dell’area delle posizioni organizzative

 

  1. La disciplina:

-         dell’art. 18 della legge 109/1994

-         dell’art. 69, comma 2, del DPR 268/1987

-         che prevede la remunerazione delle prestazioni straordinarie del personale, assegnate agli enti coi provvedimenti per far fronte alle emergenze derivanti da calamità naturali;

-         che prevede le prestazioni straordinarie in occasione di consultazioni elettorali o referendarie (art.39 CCNL 14.9.2000)

-         che prevede la corresponsione da parte dell’ISTAT e di altri Enti od Organismi pubblici autorizzati per legge o per provvedimento amministrativo, di specifici compensi al personale per le prestazioni connesse ad indagini periodiche ed attività di settore rese al di fuori dell’orario ordinario di lavoro (ar.4, comma 5 CCNL 1.4.99)

trova applicazione anche nei confronti del personale incaricato di una delle funzioni dell'area delle posizioni organizzative ai sensi dell’art. 8 e successivi del nuovo Ordinamento professionale o titolare dei profili di alte professionalità.

 

ART.

 

Clausola di verifica

      La delegazione trattante è convocata alla fine di ogni quadrimestre per monitorare la corretta applicazione del presente CCDI, anche rispetto all’apporto individuale di ogni dipendente per il raggiungimento degli obiettivi di struttura.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

    C A L A B R I A

 

 

 

ALLEGATO 1

 

 

 

SISTEMA DELLE RELAZIONI SINDACALI

 

 

 

 

 

1.REGOLAMENTAZIONE DIRITTO DI SCIOPERO

 

1.1. Servizi e uffici interessati.

 

            Ai sensi dell'art.1 della premessa al CCNL del 6.7.1995, si conviene che sono interessati dalla presente regolamentazione i seguenti servizi o uffici:

 

SERVIZI O UFFICI

FUNZIONI ESSENZIALI

STATO CIVILE

¨       raccoglimento delle registrazioni di nascita e morte

SERVIZIO ELETTORALE

¨       per consentire le attività prescritte dalle scadenze di legge nel periodo compreso tra la data di pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi e la consegna dei plichi agli uffici competenti

SERVIZI CIMITERIALI

¨       trasporto, ricevimento e inumazione delle salme

SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI

¨       pronto intervento assistenziale a favore di persone non autosufficienti e minori, per assicurare tutela fisica, confezione, distribuzione e somministrazione del vitto

FARMACIE COMUNALI

¨       prestazioni ridotte anche in reperibilità

MATTATOIO

¨       conservazione della macellazione nelle celle frigorifere e conservazione delle bestie da macello

MAGAZZINI GENERALI

¨       conservazione e svincolo dei beni deteriorabili

SERVIZI ALLA RETE STRADALE, IDRICA FOGNARIA E DI DEPURAZIONE

¨       ridotto numero di dipendenti (squadre) in reperibilità

SERVIZIO CANTIERI

¨       custodia e sorveglianza degli impianti, prevenzione per la tutela fisica dei cittadini, in presenza di ordinanze contingibili e urgenti con squadre in reperibilità

POLIZIA MUNICIPALE

¨       attività richiesta dall'A.G. e interventi in caso di trattamento sanitario obbligatorio;

¨       attività infortunistica e di pronto intervento (reperibilità);

¨       attività della centrale operativa (contingenti limitati);

¨       vigilanza della casa municipale;

¨       assistenza in caso di sgombero neve.

SERVIZI CULTURALI

¨       tutela e vigilanza dei beni culturali di proprietà dell'Amministrazione

SERVIZI DEL PERSONALE (Solo nel caso che lo sciopero sia proclamato per i soli dipendenti del servizio personale, per l'intera giornata lavorativa e nei giorni tra il 5 e il 15 di ogni mese). Dovranno sussistere contemporaneamente le tre condizioni.

¨       pagamento degli assegni di sostentamento e delle retribuzioni;

¨       compilazione e controllo delle distinte di versamento dei contributi previdenziali

PROTEZIONE CIVILE

¨       solo con limitato numero di dipendenti in reperibilità

SERVIZIO DI NETTEZZA URBANA

¨       verrà stipulato apposito accordo di settore

SERVIZI SCOLASTICI (in caso di sciopero di durata inferiore alla giornata)

¨       collocazione oraria dello sciopero all'inizio o alla fine del turno

SERVIZI SCOLASTICI (in caso di sciopero  proclamato per l'intera giornata del personale non insegnante)

 

¨       accesso e tutela dei minori fino ad inizio dell'orario scolastico:

¨       somministrazione dei pasti anche freddi o preparati se prevista

SERVIZIO TRASPORTI

¨       SUPPORTO IN GESTIONE DIRETTA AD ALTRI SERVIZI COMUNALI RICONOSCIUTI COME ESSENZIALI

SERVIZI VARI

¨       rilascio certificati e visure del registro ditte e imprese con diritto di urgenza per partecipazione a gare di appalto; (reperibilità)

¨       deposito bilanci e atti societari; (reperibilità)

¨       certificazioni per importazione ed esportazione temporanee di merce (carnet ATA-TIR); (reperibilità)

¨       certificazione di sdoganamento merci deperibili, secondo scadenze di legge; (reperibilità)

¨       registrazione brevetti (reperibilità)

 

* N.B.  a seconda dell'Ente, eliminare i servizi non assicurati e aggiungere altri tra quelli compresi nell'art.1, comma 2 del CCNL del 6.7.1995.

 

1.2 Definizione dei contingenti minimi

 

            In riferimento ai servizi essenziali indicati al punto 1.1, sono individuati i segg. contingenti di personale esonerati dalla effettuazione dello sciopero, suddivisi per servii e categoria:

 

SERVIZIO

CATEG.

PROFILI PROF.

N.

REPERIBILITA'

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

           

1.3  Procedure di attivazione dei contingenti minimi.

 

            I responsabili dei servizi, in occasione di ogni sciopero, individuano i nominativi del personale inclusi nei contingenti come definiti al punto 1.2, adottando, ove possibili criteri di rotazione.

            I nominativi sono comunicati alle RSU ed ai singoli interessati entro e non oltre il quinto giorno precedente la data dello sciopero. Il personale individuato ha il diritto di esprimere, entro il giorno successivo alla ricezione della predetta comunicazione, la volontà di aderire allo sciopero, chiedendo la sostituzione, ove possibile.

            E' fatto divieto ai responsabili dei servizi di verificare o quantificare, formalmente o informalmente, la volontà del personale di aderire allo sciopero, al di fuori del caso e con le modalità di cui al comma precedente.

            I responsabili dovranno astenersi dall'assegnare prestazioni in lavoro straordinario al personale esentato dallo sciopero ai sensi del presente accordo.

            I responsabili dei servizi, verificheranno, entro i primi 30 minuti di servizio, la possibilità di sostituire il personale esentato dallo sciopero con personale che non ha aderito allo stesso.

 

 

 

 

1.4  Modalità di effettuazione degli scioperi.

 

            Le strutture e le rappresentanze sindacali che indicono azioni di sciopero che coinvolgono i servizi di cui al punto 1.1, ne daranno comunicazione all'Amministrazione con un preavviso di almeno 10 giorni, precisando in particolare la durata della astensione dal lavoro.

In caso di revoca di sciopero indetto in precedenza, le strutture e le rappresentanze sindacali devono darne tempestiva comunicazione all'Amministrazione.

            Nel caso in cui lo sciopero riguardi servizi resi all'utenza, l'Amministrazione porterà a conoscenza degli utenti, nelle fomre ritenute più opportune, la durata e le modalità dell'azione di sciopero.

Analoga comunicazione sarà effettuata  dall'Amministrazione in caso di revoca dello sciopero.

            Per l'indicazione dei periodi in cui non possono essere indetti scioperi e per le forme di sciopero non ammissibili, si fa riferimento ai commi 3 e 4 dell'art.3 della premessa del CCNL del 6.7.95.

 

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2. Delegazione trattante.

 

La delegazione trattante è così costituita:

 

PARTE PUBBLICA:

 

__________________________  che la presiede (è ipotizzabile il Segretario o Direttore Generale

 

__________________________

 

- partecipa con funzioni di verbalizzante il responsabile dell'Ufficio personale o dell'Ufficio per le relazioni sindacali.

 

 

PARTE SINDACALE:

 

¨      i componenti della RSU (o una rappresentanza della RSU in base al regolamento interno delle stesse;

¨      i rappresentanti delle OO.SS. di categoria firmatarie del CCNL (1.F.P.CGIL - 2.CISL FPS - 3.UIL EE.LL. - 4.DICCAP -DIP. ENTI LOCALI CAMERE DI COMMERCIO POLIZIA MUNICIPALE - 5.CSA COORD. SIND. AUTONOMO

La delegazione trattante è convocata dal Presidente, su iniziativa autonoma o su richiesta motivata di un altro dei suoi componenti sia di parte pubblica che di parte sindacale, contenente gli argomenti da porre all'o.d.g., entro sette giorni dalla richiesta.

      Alla convocazione è allegata la documentazione (proposte, bozze, ipotesi di accordo o quanto altro utile), necessaria ai componenti per affrontare con conoscenza e competenza gli argomenti trattati.

      Di ogni seduta verrà redatto apposito verbale che dovrà riportare la sintesi degli argomenti affrontati e delle eventuali decisioni operative. Di tale verbale verrà data lettura alla fine della riunione stessa. Il verbale verrà contestualmente sottoscritto dai componenti la delegazione trattante. Copia del verbale sarà consegnata a ogni componente della delegazione.

      Qualora gli argomenti in discussione non siano completamente trattati o vengano rinviati, verrà alla fine dell'incontro fissata la data dell'incontro successivo.

     

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3. Diritti e libertà sindacali.

 

 

3.1 Assemblee.

 

            I dipendenti hanno diritto di partecipare, durante l'orario di lavoro, ad assemblee sindacali, senza oneri a carico dell'ente, per 12 ore annue pro capite senza decurtazione della retribuzione.

            L'assemblea si svolge, di norma, nell'aula consiliare dell'Ente o, per assemblee di settore, in idoneo locale all'interno del settore, salvo diversa richiesta delle RSU o delle OO.SS. firmatarie del CCNL e del presente protocollo.. Per motivata indisponibilità l'Ente può assegnare altro idoneo locale comunicandolo tempestivamente alle OO.SS.

            La RSU e le OO.SS. firmatarie del CCNL e del presente protocollo comunicheranno almeno tre giorni prima della data fissata per l'assemblea del personale dipendente, il luogo e l'ora dell'assemblea stessa.

L'Assemblea potrà interessare la generalità dei dipendenti, singoli servizi o dipendenti appartenenti a singole categorie e profili professionali.

Nel caso in cui l'ora di inizio dell'Assemblea coincida con l'ora di inizio dell'orario di servizio o l'ora di termine della stessa coincida con l'ora di fine servizio, la corrispondente timbratura potrà essere omessa. La partecipazione all’assemblea non è soggetta ad alcuna attestazione.

In caso di assemblea l'Amministrazione individuerà con le medesime procedure seguite in caso di sciopero e nel termine di tre giorni prima della data fissata, i contingenti minimi di personale che potrà partecipare in reperibilità all'assemblea.

Qualora l'assemblea riguardi anche il personale dei servizi scolastici, questo potrà partecipare senza limitazione alcuna se l'assemblea è prevista per l'inizio o fine orario scolastico e dovrà garantire la somministrazione del pasto, anche freddo, se l'assemblea si terrà nelle ore centrali della giornata.

 

3.2 Libertà sindacali.

 

            L'amministrazione renderà disponibile per le attività sindacali aziendali apposito locale idoneamente arredato in uso continuativo alle RSU e alle OO.SS. firmatarie del CCNL e del presente protocollo.

            Per l'affissione di pubblicazioni, testi e comunicati inerenti l'attività sindacale, l'amministrazione ha l'obbligo di predisporre appositi spazi facilmente visibili  in ogni unità lavorativa autonoma. Degli spazi usufruiranno RSU e OO.SS. firmatarie.

 

 

 

3.3 Patronato sindacale (art.15 D.P.R. 333/90).

 

            I dipendenti in attività o quiescenza possono farsi rappresentare dal sindacato o dall'Istituto di patronato sindacale, per l'espletamento delle procedure riguardanti prestazioni previdenziali e assistenziali davanti ai competenti organi dell'amministrazione.

            Gli Istituti di patronato hanno diritto di svolgere la loro attività nei luoghi di lavoro anche in relazione alla tutela della igiene e della sicurezza del lavoro ed alla medicina preventiva, come previsto dal decreto del Capo provvisorio dello Stato 29.7.1947, n.804.

 

 

 

 

3.4 Referendum (art.17 D.P.R. 333/90).

 

            Le amministrazioni devono consentire  lo svolgimento fuori dall'orario di lavoro di referendum, sia generali che per categoria, su materie inerenti l'attività sindacale, indetti dalle RSU e dalle OO.SS. firmatarie tra i dipendenti, con diritto di partecipazione di tutto il personale interessato.

 

 

3.5 Tutela dei dipendenti dirigenti sindacali. (art. 19 D.P.R. 333/90)

 

            Il trasferimento dei dirigenti sindacali delle OO.SS. firmatarie e dei componenti la RSU puiò essere disposto solo previo nulla osta delle rispettive OO.SS. di appartenenza o, per le RSU, nelle cui liste il rappresentante sindacale è stato eletto.

            Ai sensi del comma precedente si intende per trasferimento il provvedimento di mobilità interna che comporti assegnazione a settore (area, dipartimento) diversi o l'assegnazione, all'interno dello stesso settore (area o dipartimento), a unità produttive ubicate in luoghi diversi ed esterni a quello di appartenenza.

            La disposizione di cui ai commi precedenti si applica sino alla fine dell'anno successivo alla data di cessazione del mandato sindacale.         

            I dirigenti sindacali delle OO.SS. firmatarie e gli eletti delle RSU non sono soggetti alla subordinazione gerarchica stabilita dai regolamenti quando espletano le loro funzioni sindacali e conservano tutti i diritti giuridici ed economici acquisiti ed acquisibili per la categoria e profilo rivestiti.

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4. Relazioni sindacali.

 

            Il sistema delle relazioni sindacali si articola nei seguenti istituti:

A- contrattazione Collettiva Decentrata Integrativa

¨    materie con obbligo di accordo

¨    materie senza obbligo di accordo

B- Concertazione

C- Consultazione

D- Informazione

 

4.1  Materie della CCDI con obbligo di accordo.

 

            Sulle seguenti materie le parti hanno l'obbligo di raggiungere l'accordo, nel senso che ove ciò non fosse possibile, le materie stesse s'intendono non applicabili:

1.      criteri per la ripartizione e destinazione del fondo per lo sviluppo delle risorse umane

2.      criteri per incentivare la produttività e il miglioramento della qualità dei servizi

3.      criteri, valori e procedure per la individuazione e la corresponsione dei compensi relativi a:

¨      attività disagiate svolte dal personale delle categorie A,B,C;

¨      turni, reperibilità, mensa, rischio, maneggio valori, orario notturno, festivo e notturno festivo, secondo la disciplina degli artt. 28 del DPR 347/83, 11-13-34 del DPR 268/87, 49 del DPR 333/90;

¨      specifiche responsabilità attribuite al personale delle categorie B e C;

¨      specifiche responsabilità attribuite al personale appartenente alla categoria D non inserito nell'area delle posizioni organizzative;

¨      specifiche attività previste dalla normativa vigente (condono, tributi, uff. tecnico 2%)

4.      Pari opportunità

5.      Modalità e verifiche per l'attuazione graduale della riduzione di orario di lavoro a

      35 ore;

6.      Modalità di gestione delle eccedenze di personale, finalizzate al mantenimento    

       dei livelli occupazionali.

7.    Integrazione dei criteri per la progressione economica all'interno della   

categoria;

8.    modalità di gestione delle eventuali risorse aggiuntive  tra:

¨    progressione economica

¨    posizione e risultato (per enti con figure dirigenziali)

9.    Criteri per la costituzione del fondo per la progressione economica

10.      Criteri per la costituzione del fondo posizione e risultato.

11.      incentivi al personale delle attività scolastiche e asili nido e per le ulteriori attività rispetto al calendario scolastico.

 

 

4.2  Materie della CCDI senza obbligo di accordo.

 

programmi delle attività formative

linee di indirizzo e criteri per:

¨      il miglioramento dell'ambiente di lavoro

¨      la sicurezza nei luoghi di lavoro

¨      le facilitazioni per disabili

implicazioni in ordine alla qualità del lavoro e alla professionalità dei dipendenti derivanti da innovazioni:

¨      organizzative

¨      tecnologiche

¨      della domanda di servizi

criteri per le politiche di orario del lavoro.

Per le materie sopraelencate le parti non hanno l'obbligo di raggiungere l'accordo. Decorsi 30 giorni dall'inizio delle trattative, prorogabili fino ad un massimo di ulteriori 30 giorni, le parti riassumono le rispettive prerogative e libertà di iniziative e decisione.

 

 

 

 

 

4.3. Concertazione.

 

Costituiscono oggetto di concertazione le seguenti materie:

 

1.      articolazione dell'orario di servizio

2.      calendari delle attività delle istituzioni scolastiche e degli asili nido

3.      criteri per il passaggio dei dipendenti per effetto di:

- trasferimento di attività

- disposizioni legislative comportanti trasferimenti di personale e di funzioni

4.   andamento dei processi occupazionali

5.   criteri generali per la mobilità interna

6.   criteri generali per:

¨      svolgimento delle selezioni per i passaggi tra categorie

¨      valutazione delle posizioni organizzative e loro graduazione e alte professionalità

¨      conferimento degli incarichi legati alle posizioni organizzative e relativa valutazione periodica

¨      metodologia permanente di valutazione

¨      individuazione delle risorse aggiuntive per la progressione economica interna alla categoria

¨      individuazione dei nuovi profili

¨      attuazione delle regole relative agli aggiornamenti e/o modificazioni dei valori massimi del costo del personale di ciascuna categoria

7.      Procedimento e criteri per la trasformazione a tempo ind. dei contratti di FL

  8.  individuazione fabbisogni per i rapporti a tempo det.

  9.  criteri generali per il conferimento delle mansioni superiori

10.     numero dei dipendenti coordinati dal personale dell’area vigilanza

11.     criteri generali per la individuazione, la graduazione delle funzioni, il conferimento di incarichi e la relativa valutazione periodica per le alte professionalità.

            La concertazione è richiesta in forma scritta dai soggetti sindacali entro 10 giorni dalla ricevuta informazione; entro 5 giorni in caso di urgenza. Decorsi i termini, l’Ente agisce in piena autonomia decisionale.

La Concertazione inizia entro il 4° giorno dalla data di ricezione della richiesta da parte dell'amministrazione.

Durante la concertazione le parti si adeguano, nei loro comportamenti, ai principi di responsabilità, correttezza e trasparenza.

La concertazione si conclude entro 30 gg. dalla data della richiesta.

Sull'esito della concertazione si redige un apposito verbale dal quale risultino le posizioni delle parti.

 

4.4 Delegazione di concertazione.

 

            E’ composta:

-         per la parte pubblica dal Sindaco o assessore delegato e dai dirigenti (responsabili apicali) di volta in volta indicati dal Sindaco in base agli argomenti da trattare. La parte pubblica può essere assistita da tecnici o consulenti esterni appositamente convocati;

-         per la parte sindacale la delegazione è composta come per la contrattazione decentrata.

 

 

CALENDARI ATTIVITA' SCOLASTICHE E ASILI NIDO

 

            Qualora emerga l'esigenza di introdurre modifiche ai calendari delle attività il Dirigente, prima di assumere le decisioni di propria competenza, trasmetterà alle RR.SS. la documentazione che ne motivi il presupposto e attiverà la concertazione nei termini stabiliti dal CCNL.

            Eventuali decisioni su tale materia che producano ricadute sugli assetti strutturali, organizzativi e sulla gestione del rapporto di lavoro, formeranno oggetto di specifica sessione negoziale.

            Nell'ipotesi di allargamento delle fasce di erogazione dei servizi, in sede di contrattazione collettiva decentrata integrativa sarà valutata la possibilità di correlarvi elementi incentivanti.

            L’Amministrazione si impegna a presentare ale OO.SS entro 30 giorni dalla stipula del presente CCDI, apposita proposta di Regolamento per le scuole materne e asili nido comunali.

 

TRASFERIMENTI DI FUNZIONI E PERSONALE

 

            In concomitanza con il trasferimento di personale proveniente da altre amministrazioni a seguito di conferimento di nuove competenze, saranno verificati i possibili riflessi sulle strutture, sull'organizzazione interna, nonché sulla gestione dei diversi istituti contrattuali.

 

 

ANDAMENTO PROCESSI OCCUPAZIONALI

 

Nella sessione annuale di concertazione, collegata alla fase di predisposizione degli strumenti di programmazione e di bilancio, saranno formulati i criteri da utilizzare nella definizione del fabbisogno di personale e nel collegato Piano annuale di reclutamento.

      Detti criteri saranno finalizzati a ricercare il massimo equilibrio, nonché ad individuare le modalità e le priorità nella copertura dei posti che saranno previsti nel suddetto piano annuale, con riferimento alle diverse tipologie:

·        Progressione verticale;

·        Accesso dall'esterno;

·        Rapporti di lavoro atipici (part-time, tempo determinato, contratti di formazione e lavoro, lavoro interinale, telelavoro, ecc.).

 

CRITERI PER LA MOBILITA' INTERNA

 

La mobilità interna costituisce un importante strumento per la gestione flessibile  delle risorse umane. La competenza sulla gestione di tale istituto è così articolata:

·        La mobilità all'interno della struttura di massima dimensione rientra tra le competenze proprie del responsabile del servizio;

·        La mobilità tra strutture diverse compete al responsabile della struttura competente in materia di organizzazione e gestione delle risorse umane, ovvero al Segretario Generale (Comunale);

·        Il mutamento del profilo professionale rientra tra le prerogative del responsabile della struttura competente in materia di organizzazione e gestione delle risorse umane, fermo restando il principio della equivalenza delle mansioni. Tale mutamento deve essere preceduto da opportuni percorsi formativi e di aggiornamento. Nel caso di più istanze per un medesimo posto, si terrà conto della anzianità di servizio e di quella nel profilo ad esso assimilabile. I responsabili dei servizi, nella gestione di tale istituto, dovranno attenersi ai criteri generali di seguito specificati:

1-     i provvedimenti devono essere adeguatamente motivati. Non risulta pertanto sufficiente il richiamo generico ad "esigenze di servizio";

2-     nei provvedimenti vanno formalmente specificate le eventuali conseguenze derivanti dall'attuazione della mobilità, con particolare riferimento alla gestione in itinere dei diversi istituti contrattuali (retribuzione accessoria, formazione, valutazione, sviluppi di carriera, ecc.).

Nel caso di mobilità collettiva all'interno dell'Ente, a seguito di riorganizzazione o di soppressione dei servizi, ovvero conseguente la delega delle funzioni, qualora sia previsto il diritto di opzione, la definizione dei criteri necessari alla formulazione della graduatoria saranno oggetto di contrattazione.

Qualora non venga raggiunta l'intesa, l'Amministrazione terrà comunque conto della distanza fra la sede di lavoro precedente e la nuova sede di assegnazione, dell'anzianità nel profilo professionale e dell'anzianità di servizio complessiva.

           

 

NUCLEO DI VALUTAZIONE

 

            Il nucleo di valutazione è costituito dal Segretario Generale (Comunale) o Direttore Generale (se nominato) con funzioni di presidente e da n.2 esperti in sistemi di valutazione e gestione del personale e in contabilità analitica, nominati dall'amministrazione entro 15 giorni dalla stipula del CCDI.

            Il nucleo di valutazione svolge tutte le funzioni di controllo e di valutazione ad esso demandate dal CCDI e dai protocolli sottoscritti tra amministrazione e RR.SS.

            L’Amministrazione può determinarsi per il ricorso a forme consortili di nomina del NdV con altre amministrazioni.

 

 

 

VERIFICHE

 

            Dopo l'applicazione di tutti gli istituti contrattuali, che avverrà entro trenta giorni dalla stipulazione  del Contratto Collettivo Decentrato Integrativo, si terrà la sessione di verifica del presente protocollo.

            Le parti, limitatamente alle materie per le quali il CCNL prevede una contrattazione a cadenza annuale, concordano sulla opportunità di avviare specifiche sessioni monotematiche di concertazione.

            La sessione annuale di concertazione sarà avviata, di norma, entro il 31 ottobre di ogni anno, in coincidenza con la fase di predisposizione degli strumenti di programmazione e di bilancio.

            Entro 30 giorni dalla stipulazione del CCDI annuale, sarà avviata la sessione di verifica del protocollo di concertazione annuale.

            Qualora nelle sessioni di verifica, emerga l'esigenza di modificare alcuni criteri, le eventuali modifiche non avranno effetto retroattivo.

 

            4.3 INFORMAZIONE

 

            L'informazione è preventiva su tutte le materie di contrattazione decentrata, di concertazione e di consultazione.

            L'informazione è periodica e tempestiva sugli atti di valenza generale, anche di carattere finanziario, concernenti:

¨      rapporto di lavoro

¨      organizzazione degli uffici

¨      gestione complessiva delle risorse umane.

 

Le parti, su richiesta di ciascuna di esse si incontrano almeno una volta l'anno su:

¨      linee per l'organizzazione degli uffici e dei servizi

¨      iniziative per l'innovazione tecnologica degli stessi

¨      processi di dismissione, esternalizzazione, trasformazione

¨      materie previste dal D.Lgs.vo 626/94 e dal D.Lgs.vo 165/2001.

 

Per una corretta applicazione dell'istituto della informazione l'amministrazione attiva presso l'ufficio del personale o l'ufficio per le relazioni sindacali, apposito fascicolo intestato alle RSU presso il quale affluiscono tempestivamente le documentazioni relative alle materie oggetto di informazione.

E' fatto obbligo ai responsabili dei servizi di disporre che ogni atto relativo venga inviato al fascicolo per l'informazione.

Alle federazioni territoriali firmatarie del CCNL l’informazione è inviata presso le sedi di pertinenza.

 

 

4.4 CONSULTAZIONE

 

            Nei casi di cui all'art.19 del D.Lgs.vo 626/94 è prevista la consultazione del RdS. 

L'organizzazione e la disciplina degli uffici, nonché la consistenza e la variazione delle dotazioni organiche sono determinate in funzione delle finalità indicate all'articolo 1, D.Lgs.vo 165/2001 previa verifica degli effettivi fabbisogni e previa consultazione delle organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi dell'articolo 6 dello stesso Decreto.

 

4.5.INTERPRETAZIONE AUTENTICA

 

            Quando insorgono controversie sulla interpretazione del presente CCDI, le parti che lo hanno sottoscritto si incontrano per definire consensualmente il significato della clausola controversa.

            La parte interessata invia alle altre richiesta scritta con lettera raccomandata. La richiesta deve contenere una sintetica descrizione dei fatti e degli elementi di diritto sulle quali si basa, essa deve comunque fare riferimento a problemi applicativi e interpretativi di rilevanza generale.

            Ricevuta la richiesta le parti si incontrano entro 30 gg. dalla ricezione e definiscono consensualmente il significato della clausola controversa.

            L'eventuale accordo sostituisce la clausola controversa fin dall'inizio della vigenza del CCDI.

            Gli accordi di interpretazione autentica del CCDI hanno effetto sulle controversie individuali aventi ad oggetto le materie da esse regolate.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ALLEGATO 2

 

 

1           Ripartizione del BUDGET DEFINITIVO DI SETTORE tra i dipendenti

Una volta definito il BUDGET DEFINITIVO DI SETTORE ciascun responsabile esprimerà la valutazione sull’attività dei dipendenti con la scheda di valutazione contenuta nel presente documento.

 

 

 

fattori di limitazione

¨      part time: opera una riduzione della quota individuale in misura proporzionale alla percentuale di lavoro non prestato.

 

¨      sanzioni disciplinari: la quota individuale viene ulteriormente decurtata, nella misura descritta nella tabella seguente, nei casi in cui il dipendente sia stato destinatario di sanzioni disciplinari.

 

-         rimprovero verbale = nessuna riduzione;

-         rimprovero scritto (censura) = riduzione del 10%;

-         multa con importo non superiore a quattro ore di retribuzione = riduzione del 25%;

-         sospensione dal lavoro e dalla retribuzione fino a un massimo di dieci giorni = riduzione del 50%;

-         licenziamento con preavviso e senza preavviso = annullamento di ogni spettanza.

 

Nel caso in cui nella prima ripartizione delle somme all’interno del settore si realizzino delle economie, le somme così ottenute vengono ripartite, in proporzione del punteggio riportato, senza alcun riferimento alla posizione della categoria economica, tra i dipendenti del settore che abbiano ottenuto un punteggio non inferiore a  7.

2           MODALITA’ DI FORMULAZIONE DELLE VALUTAZIONI

dopo la compilazione, la scheda dovrà essere trasmessa al dipendente interessato che potrà aggiungere le proprie osservazioni e dovrà apporre la propria firma per avvenuta conoscenza, il tutto prima della erogazione dei compensi.

3           CONTESTAZIONI SULLE VALUTAZIONI ESPRESSE

Il dipendente che si ritenga insoddisfatto della valutazione ottenuta ha la facoltà di sottoporre tale valutazione all’esame del Nucleo, entro tre giorni.

Il Nucleo, dopo avere sentito le ragioni del dipendente e le osservazioni del responsabile e delle RSU, esprime un proprio parere che può concludersi con l’invito al responsabile di modificare la valutazione espressa.

 

 

 

 

 

 

 

Scheda di valutazione del dipendente

 

 

 

Cognome

 

Nome

 

Posizione economica

 

profilo

 

Settore

 

 

 

 

 

Giorni di presenza nell’anno

 

Tempo pieno/parziale

 

Sanzioni disciplinari

 

 

 

VALUTAZIONE

 

 

volume di lavoro

q       1: non ha realizzato alcuna delle prestazioni richieste;

q       2: ha realizzato in misura minima le prestazioni richieste;

q       3: ha realizzato in misura sufficiente le prestazioni richieste

q       4: ha realizzato in misura buona le prestazioni richieste

q       5: ha pienamente realizzato le prestazioni richieste

 

 

qualità della prestazione

q       1: le prestazioni realizzate e l’impegno del dipendente non sono assolutamente adeguati alle attese;

q       2: le prestazioni realizzate e l’impegno del dipendente sono scarsamente adeguati alle attese;

q       3: le prestazioni realizzate e l’impegno del dipendente sono adeguati in misura sufficiente alle attese;

q       4: le prestazioni realizzate e l’impegno del dipendente sono adeguati in buona misura alle attese;

q       5: le prestazioni realizzate e l’impegno del dipendente sono pienamente adeguati alle attese;

 

 

 

 

firma del responsabile e data della compilazione