PRESENTAZIONE

NOME             MELANIA

COGNOME     GENTILE  

SCUOLA  III MEDIA  -VARAPODIO-

ANNO SCOL.   2002/2003

MELANIA si ispira ad un grande poeta dell' '800:  GIACOMO LEOPARDI. 

Questa sua prima raccolta costituita da liberi versi, evidenzia l'animo sensibile e semplice della ragazza, lo dimostra la poesia "Danza" con i versi  "... Ti senti una farfalla appena nata, un fiore appena sbocciato..." 

Trasforma in versi le sensazioni che prova sui problemi della nostra società. 

 

“LA MIA  I  RACCOLTA  

  -MELANIA GENTILE-

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    UN SOGNO DI PACE

Ormai il sole ha cessato di splendere

la città è tenebrosa e taciturna,

si ode solo il rimbombo dei cannoni

e le urla di persone al di là del colle.

Grida strazianti di bambini,

terrorizzati e sgomenti

che tentano di guarire le ferite

dell'ingiustizia e dell'odio verso il fratello.

Gente in preda al dolore e alla disperazione

bisognosa di rispetto e assetata d'amore

in cerca di un mondo migliore.

Ciascuno col proprio sogno di pace 

in quel mondo ove regna solo

morte e distruzione.

 

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VITA NUOVA

Com'era vitale, allegro e solare,

com'era intelligente, maturo e diligente,

com'era severo insistente ed esagerato,

com'era ogni tanto trasandato e stanco,

scoraggiato e afflitto,

ma sempre pronto a farci divertire,

a cambiare tutto con le sue battute,

a farci tacere con un suo sguardo,

a prenderci in giro con uno schiaffetto o con i nomi buffi,

come ci faceva esultare quando ci portava in cortile,

e come ci ha fatto piangere quando se n'è andato, 

come si è interrotta la sua vita giovane,

come si è troncata la sua voglia di vivere,

il suo pensiero di libertà.

Se n'è andato per sempre,

è volato via come una colomba

abbandonando la sua terra,

ed è emigrato verso un luogo nuovo,

accogliente, e lasciare tutto quello che passava,

proprio come lui che ha abbandonato la sua famiglia e noi.

 

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DONNA

Come un fiore indifeso

accettavi la tua inferiorità,

come una farfalla senza ali

eri costretta a rintanarti tra le mura domestiche 

come una zebra solitaria

non potevi esprimere le tue opinioni,

per gli altri non contavano nulla.

I tuoi occhi erano attenti e vigilanti,

eri desiderosa di apprendere e scoprire,

ma il lavoro era solo per l'uomo.

Come un uccellino sempre ricco di speranza

attendevi il giorno in cui

un ramoscello di mimosa, simbolo di libertà,

avrebbe sfiorato le tue mani

e tu finalmente  saresti divenuta

indipendente e felice.

 

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A  CETTINA

Non la conoscevo molto, 

l'ho solo vista qualche volta,

nei bagni della scuola,

o nella classe stessa.

Non so come,

ma per lei provavo un'infinita dolcezza.

Sarà per il suo sembrare una bambina piccola,

sarà per tutte le difficoltà che doveva attraversare,

tutte le difficoltà provocate da quell'orribile malattia,

sarà per ilsuo modo di camminare,

sarà per quelle volte che mi vedeva e riceva: "ciao, sorellina",

quelle volte che veniva in classe

e sedeva accanto a me.

Il giorno della sua morte è stato come un mondo,

non ci credevamo, non era possibile.

Ahimè, era vero era morta.

Quale dispiacere ha colpito il nostro cuore,

quale voglia di arrabbiarci,

ma con chi?

Anche lei se n'è andata,

anche lei è rimasta solo un ricordo.

E non so come ma la ricordo perfettamente,

il suo viso paffuto e sorridente,

i suoi occhi neri e grandi,

e il suo cappotto arancio sbiadito!

Tutto passato, storia finita,

solo un ricordo, ricordo di una vita stroncata. 

 

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LA DANZA

A piccoli passi vai avanti,

alza le mani e gira su te stessa,

alzati sulle punte

e lasciati trascinare dal vento.

Alza le gambe fino al collo,

salta e fai piroette,

non aver paura di cadere,

la danza ti insegna a volare.

Ti senti una farfalla appena nata,

un fiore appena sbocciato,

provi una gioia infinita,

la danza è come un sogno meraviglioso, 

una sensazione unica.

Prendi il volo e danza in aria,

ricadi con un inchino 

e continua a sognare. 

 

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LA MIA NONNA

La signora dai corti capelli scuri,

è la mia nonna,

la signora dal piccolo naso e gli occhi grandi

è la mia nonna,

la signora dolce e scontrosa,

è la mia nonna,

la signora indaffarata e veloce,

è la mia nonna, 

la signora insistente e premurosa, 

è la mia nonna. 

Tutti i pregi e i difetti, 

di questo immenso mondo, 

sono racchiusi in quella persona

sempre col sorriso sulle labbra,

in quella signora

dal piccolo viso e dalla buffa pancetta,

in quella signora

che è proprio la mia nonna.

 

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VITA SOLITARIA

Solo, triste,senza un amico,

in fondo all'angolo,

della strada buia e silenziosa,

osservava i bambini giocare,

i vecchi parlare,

i disperati piangere e soffrire,

gli afflitti arrendersi,

era triste ma coraggioso,

il povero nonno affaticato,

con gli occhi lucidi e stanchi,

piano piano cadde 

sfinito al suolo. 

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IL  LAVORO  E'...

Il lavoro è il pane quotidiano,

l'unico modo per guadagnarsi da vivere.

Il lavoro impegna, stanca,

il lavoro è sacrificio!

Il lavoro è speranza,

è una fortuna per gli extracomunitari.

Il lavoro è collaborazione e pericolo.

Il lavoro è altruismo,

è un modo per conoscersi meglio.

Il lavoro è una forma di rispetto,

è soddisfazione e può essere piacevole.

Il lavoro è costruzione,

un'attività da svolgere per continuare a vivere,

che consente all'uomo di dare e di ricevere! 

 

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SONO SOLA

Sono sola,

guardo il cielo stellato

e mi consolo.

E penso... si penso,

come sarà la luna?

E le brillanti stelle?

Cos'è il cielo?

Un immenso manto blu

che ti ricopre di gioia e di rancore,

una distesa luccicante,

che ti rende più dolce,

una delle più belle meraviglie della terra, una visione che 

ti permette di sognare ad occhi aperti 

un'immagine

che ti permette di spaziare dentro 

te stesso,

e arrivare al centro del tuo cuore.

 

 FINE

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