I ragazzi delle elementari
di Terranova 
sono bravissimi ad inventare...
LE FILASTROCCHE

 

 

               LA PRIMAVERA

E' arrivata la primavera

e porta nei prati vita sincera,

sbocciano tanti fiori

di tanti colori.        

                Tutti gli alberi fioriti

sono così ben vestiti,

arrivano gli uccelli

coi loro voli così belli.       

Le giornate sono più luminose

perché crescono le rose,

certe volte soffia il vento       

ma non fa spavento.

Il cielo è sereno           

e il mare sembra un arcobaleno,

si gioca con tutti gli amici

e siamo così felici.

Il sole è di colore giallo

e la mattina canta il gallo.

E' la stagione dei sogni e dell'amore

e ad ognuno canta il cuore.

                        ELISA CARTELLA'

                            V elementare

 

E' arrivata la primavera

e più tardi arriva la sera,

sui prati sbocciano tanti fiori   

e sono di tutti i colori.

Sono arrivate le rondini bianche e nere

per rendere più dolci le nostre sere,

volano tante farfalle colorate

e sembrano fatate.

           

       Spunta il sole color dorato

        che pare incantato,

        gli animali escono dalla tana  

        e noi posiamo i maglioni di lana.

        Spuntano tante rose   

        che sono più belle delle mimose.

                        E' sereno il cielo

                        così delicato come un velo.

                        Si fanno tante passeggiate

                        per raccogliere rose profumate.

                        Più calmo è il mare

                        e a riva si può giocare.

                                        FEDERICO TIGANI

                                            V elementare

 

La primavera è tanto bella

colorata come una stella,

piace a tutte le bambine

che sono molto carine.                       

E' una stagione piena di fiori

e sentiamo dolci odori,

il mare è tutto blu

proprio come lo vuoi tu.

Sono lunghe le giornate

è facciamo le passeggiate,

adesso che è primavere

è più bello uscire la sera.

                                        AGOSTINO FLORIMO

                                            IV elementare

L'Orsetto

Io ho un orsetto

e ogni sera lo metto a letto.

Lui dorme al calduccio

e io gli dò il ciuccio.

Lui sogna sempre di giocare a palla con me

e lui sembra un Re.

La mia ninna nanna mi piace cantare

per farlo ancora sognare.

                               RITA REITANO

                                II Elementare                          

                            CARNEVALE                                    

Buon Carnevale a tutti,

ai belli e pure ai brutti.

Ha tante toppe Arlecchino
sul suo vestito piccolino.
Pulcinella ha la maschera nera
e ha i capelli sporchi di cera.
Balanzone è un gran dottore
che non cura nessun dolore.
Pantalone e Colombina
vanno a spasso la mattina.
Gianduia e Meneghino
mangiano un buon cioccolatino.
Gioppino e Stenterello
si danno botte con l'ombrello.
Brighella è un gran pigrone
e non vuole nessun padrone.
C''è Peppe Nappa
che cucina tanta pappa
e Pancrazio
che mangia tanto e non è mai sazio.
Sono tutte maschere belle
e si riempiono la pancia di frittelle.
Trallallero trallallà,
il Carnevale è tutto qua.
 

Buon Carnevale a tutti quanti,
grandi e piccoli siamo tanti.
Arlecchino è un povero bambino
col vestito colorato
e tutto profumato.
Balanzone è un gran dottore
ma non sa curare il cuore.
Sfilano per le vie le mascherine
le più belle e più carine,
saltano e ballano in allegria
e poi vengono a casa mia.
Io offro dolci e tanto vino
e mi chiamo Agostino.
 

PASQUA

La Pasqua è arrivata
e in chiesa si celebra la messa cantata,
è tempo di primavera
e io sventolo la bandiera,
è nel mese di aprile
e apriamo le uova di cioccolato in cortile.
Il giorno dopo viene Pasquetta
e cuciniamo tutti in fretta,
noi mangiamo la colomba, l'uovo e l'agnello
che simboleggiano l'amore tra ogni fratello.
In tutto il mondo c'è l'amore
e serenità in ogni cuore.
 

NATALE

Buon Natale a tutti quanti
e spero saremo in tanti.
Il Natale si festeggia con i parenti e gli amici,

tutti tutti siam felici.

Maria lava, Giuseppe veglia   

così il Bambino non si sveglia.
Dormi, dormi, Bambinello,
verranno i pastori e ti vedranno bello.
Sei nato in una grotta, o mio Gesù,
per te hanno cantato gli Angeli lassù.
Ti saluto, Bambino Santo
e anch'io intonerò il mio canto.
 

PARLO DI ME

Mi chiamo Elisa Cartellà

e voglio bene al mio papà,

sono un po' monellina

ma anche così carina.

Abito a Terranova

che non è una città nuova,

ha i capelli lisci e castani

e li pettino con le mani.

Sono alta e snella

e ho una zia che si chiama Ornella,

frequento la V elementare

e vorrei tanto cantare.

Mi piace pattinare

e anche ballare.

Saluto i miei parenti

e spero che siano più contenti.

                            ELISA CARTELLA'

Io mi chiamo Federico

 e sono buono come un fico,

il mio cognome è Tigani 

e ho due belle mani.

A me piace cavalcare

e pure pattinare.

Io frequento la V elementare

e mi piace studiare.

A me piacciono tanto gli animali

e specialmente i cani.

Ho i capelli neri e ricci

che fanno spesso i capricci.

            FEDERICO TIGANI

ECCO LE NOSTRE STORIE

IO E LA SCIMMIA

Un bel giorno mi sono svegliata nella giungla, non so come e non so quando. Ho visto una scimmia arrampicata su un albero, che strappava le banane. Questa giungla era fitta di rami, foglie e alberi di banane. Io guardavo la scimmia e volevo trovare il momento giusto per parlare con lei; questo momento è arrivato e le ho detto: -Dove vivi?-
Lei mi rispose: -Io vivo qui in questa giungla e su quest'albero. Vuoi che ci conosciamo, io mi chiamo Tarzan e tu come ti chiami?-
-Io mi chiamo Elisa, tanto piacere. Scendi, così andiamo a vedere la giungla!-
- No, io non scendo perché questo è il mio posto e devo stare qui -
-Dai scendi, per favore, io voglio vedere la giungla!-
-D'accordo scendo e ti accompagno in questa avventura-.
Ci mettemmo in cammino e andammo in mezzo alla giungla dove incontrammo tanti strani animali. La sera io alla scimmia chiesi: -Vuoi venire a casa mia e stare con me?- Lei rispose: -No, non posso -
-Dai vieni. -D'accordo vengo con te a casa tua solo per qualche giorno, perché la mia casa è la giungla-.
Nel salutarla io rimasi triste e da quel giorno penso a lei e quella strana avventura.

 

L'UOMO E IL CAVALLO

Una mattina di giugno un uomo va nella stalla a prendere il suo cavallo per portarlo in montagna. L'uomo si avvicina, lo accarezza e gli dice: -Furia, dobbiamo andare in montagna per fare una bella corsa all'aria aperta, dai, vieni che ti metto la sella-.
Risponde il cavallo: -Ihiii! No, io non vengo perché ho sonno e voglio dormire ancora un po' -
-Come non vieni! Ci sono gli amici che ci aspettano con i loro cavalli -
-Ma che me ne frega che ci sono i tuoi amici che aspettano. Vieni più tardi, ché forse mi deciderò a venire -
-D'accordo, però più tardi devi venire con me. Ciao, ci vediamo-.
Il padrone esce dalla stalla e va a chiamare i suoi amici per dire loro che il suo cavallo faceva i capricci e si sarebbero incontrati più tardi. Poi ritorna alla stalla per vedere se il cavallo si è deciso di andare in montagna con lui. Richiama il cavallo e gli domanda: -Sei pronto per venire in montagna?-
Risponde Furia: -Si, sono pronto, se vuoi possiamo andare-.
I due partono per raggiungere gli amici. Mentre il cavallo galoppa, dice contento: -Ho fatto bene a venire con te, mi sto divertendo molto, non vedo l'ora di arrivare in montagna a trovare tanta erba buona e fresca -
Risponde l'uomo: -Hai visto? Lo sapevo che ti sarebbe piaciuto -
 

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