VARAPODIO – La festa di “halloween” –
molto nota in America più che in Italia, dove solo da poco è
stata importata - con i suoi inequivocabili simboli oscuri
ed occulti (la zucca intagliata a forma di faccia, la strega
sulla scopa, il gatto nero e lo scheletro) ha costituito il
“leit motiv” dell’omelia domenicale tenuta dal nuovo parroco
di Varapodio don Mimmo Caruso. << E’ una festa che fonda le
sue radici primordiali – ha predicato dal pulpito il giovane
sacerdote – nel paganesimo celtico. E’ meglio non
festeggiarla perché rischia di sminuire la commemorazione
cristiana dei defunti e la festa di tutti i Santi>>. Da noi
avvicinato, ha, poi, meglio esplicitato il suo pensiero ,
dichiarando che << Per i cristiani, questa festa non
sostituisce la commemorazione dei defunti né la festa di
tutti i Santi. Il concetto dell’immortalità dell’anima fa
parte del “depositum fidei” insieme alla resurrezione della
carne e i novissimi. Non abbiamo bisogno, per commemorare i
defunti di attingere a feste pagane riattualizzate solo a
fini commerciali e quindi di lucro. I morti si aiutano solo
con il sacrificio della S. Messa e la preghiera costante>>.
Unitamente a don Salvatore Tucci - il quale nella vicina
Messignadi ha tenuto un’omelia analoga – don Mimmo Caruso ha
invitato le famiglie << a non farsi coinvolgere da tali
manifestazioni facendo in modo che i figli vivano le
tradizioni sane della nostra cultura>>.