|
Varapodio/Perplessità sulla prevista fusione all'interno del
Partito della Libertà
Azione Giovani pronta a dar vita a un nuovo circolo locale
Sorrenti, Spanò, Vinaccia, Cascarano, Siclari
|
Vincenzo
Vaticano
VARAPODIO - Il recente congresso che ha sancito la
nascita del Popolo della Libertà e, più precisamente, la
sesta norma transitoria dello Statuto che prevede la fusione
(entro un anno) delle organizzazioni giovanili di An e Fi, è
stato il tema di un convegno organizzato da Azione Giovani
su iniziativa di Eleonora Vinaccia, consigliere comunale ed
esponente del partito di Fini. Un convegno, organizzato
anche in vista della costituzione, in loco, del circolo di
Azione Giovani per garantire anche nel comprensorio
tirrenico pre aspromontano la presenza del gruppo giovanile
legato ad An. Ad introdurre i lavori – presso la sala
consiliare del Comune – è stata la stessa Vinaccia che, dopo
i saluti e una breve relazione ha presentato gli ospiti
intervenuti: Francesco Spanò, Paolo Sorrenti e Vittorio
Siclari (rispettivamente presidente, vice presidente e
dirigente provinciale di Ag); Marco Cascarano (presidente
giovani amministratori piccoli comuni dell’Anci). << Non
siamo qui per celebrare il funerale della nostra
organizzazione giovanile – ha detto Spanò – poiché non è
scontato che a breve o a medio termine ci sia la fusione tra
i movimenti giovanili di An e Fi >>. Dopo aver elencato
alcuni principi ed alcune condizioni imprescindibili perché
tale fusione avvenga, il presidente di Ag ha continuato
dicendo che, comunque, << sarà una cabina di regia fra i
movimenti di Ag e Fi a decidere l’eventuale costituzione di
un soggetto politico comune>>. Meno possibilista su tale
eventualità si è dichiarato Paolo Sorrenti secondo cui la
fusione dei movimenti giovanili non è assolutamente
necessaria. Se ciò avvenisse sarebbe pronto a dimettersi. <<
Io - ha aggiunto - rivendico le nostre origini radicate in
altri precedenti movimenti quali il Fronte della Gioventù e
il Fuan (movimento universitario, ndc) e la nostra storia
caratterizzata da lotte ideologiche e sacrifici anche
estremi>>. Tra i tanti argomenti discussi anche le
dichiarazioni del leader nazionale di Ag nonché ministro
della Gioventù, Giorgia Meloni, la quale in sede di
congresso del Pdl ha tracciato gli aspetti che dovrebbero
caratterizzare il movimento giovanile del partito: <<Un
movimento non indipendente, ma tanto autonomo da eleggere
dal basso i propri dirigenti; un movimento tanto libero da
poter rappresentare un laboratorio politico e culturale,
costruire sintesi, produrre avanguardie, e tanto forte da
poter rappresentare il luogo privilegiato dal quale
attingere per la futura classe dirigente”. L’ultima
considerazione comune espressa dai relatori è stata quella
che i movimenti giovanili rappresentano una fucina di idee e
non serbatoi di voti.
|
|