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Varapodio / Discusso in un convegno nella Fiera agrumaria
Il futuro dell'agricoltura
Vincenzo Vaticano
VARAPODIO – Organizzato dall'Amministrazione comunale, si è tenuto a
Varapodio, nei locali della «Fiera Agrumaria», il convegno dibattito dal
tema «Agricoltura nella Piana, quale futuro?». Ha presieduto e
coordinato i lavori il sindaco di Varapodio dott. Orlando Fazzolari
mentre l'introduzione è stata curata dal dott. Franco Arillotta,
direttore del mensile «Progetto agricoltura Calabria». In qualità di
relatori sono intervenuti: l'assessore provinciale all'Agricoltura Gullì,
il consigliere regionale Gargano e il presidente dell'Unocoa Carmelo
Vazzana. Presenti in sala, inoltre, alcuni sindaci della Piana (Tripodi,
Lavorato, Morano), rappresentanti sindacali e membri del comitato
agricoltori di Varapodio e Polistena. Il dott. Arillotta, nella sua
introduzione ha tracciato, con un succinto excursus, le caratteristiche
fisiche e geomorfologiche della Piana di Gioia Tauro, soffermandosi ad
analizzare i tipi di conduzioni e le colture agricole e le connessioni
esistenti tra quest'ultime e la crisi perenne in cui versano gli
agricoltori di attrezzarsi per competere sui mercati con prodotti di
qualità nel momento in cui verranno inevitabilmente meno gli aiuti
comunitari. L'assessore provinciale Gullì ha voluto sottolineare,
soprattutto, la novità rappresentata dall'emanazione della delega alla
Provincia da parte della Regione in materia di agricoltura illustrando
di conseguenza le nuove competenze e i campi d'intervento
dell'assessorato provinciale all'agricoltura. Tuttavia ed è questa la
nota dolente per gli agricoltori, quello che è emerso in maniera
ineluttabile dalla discussione e dai vari interventi, divenendo subito
il «leit motiv» dei lavori, è la notizia che anche per la corrente
annata agrumaria, così come era successo l'anno scorso, è prevista una
sensibile riduzione del prezzo delle arance conferite per la
trasformazione (circa cento lire in meno al chilo) a causa dello «splafonamento»
già accertato nella produzione. Secondo il sindaco di Rosarno, Lavorato,
ciò è la conseguenza del mancato rispetto degli accordi sottoscritti a
febbraio a Roma che prevedevano, tra l'altro, un prezzo minimo garantito
delle arance conferite all'industria l'istituzione del catasto
agrumicolo e una serie di controlli per evitare l'appropriamento dei
contributi comunitari, da parte di chi, con vere truffe e senza averne
diritto, concorre a determinare le pesanti penalizzazioni per tutta la
categoria. E, oltre che per gli agrumicoltori, le cose pare non vadano
bene neanche per gli olivicoltori. Nel corso dei lavori, infatti, sia il
sindaco che il presidente dell'Unocoa Vazzana hanno avuto modo di
illustrare come nella prossima campagna olivicola tutti gli operatori
del settore, frantoiani in prima fila, saranno impossibilitati a
svolgere la loro attività in quanto nessuno di loro è nelle condizioni
di adeguare le strutture produttive alla rigida e onerosa normativa
comunitaria. |
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