VARAPODIO - Martedì prossimo, nel Palazzo
municipale, i sindaci della Piana di Gioia terranno una
conferenza stampa per esternare una formale protesta contro
Governo e Regione, legata agli interventi sul territorio.
«Le alluvioni del dicembre 2008 e gennaio 2009 hanno messo a
dura prova la già precaria situazione idrogeologica del
territorio calabrese. Tuttavia, anche se ridotta a
brandelli, con l'impegno totale di tutti gli amministratori
locali si è riusciti ad arginare una delle peggiori
catastrofi naturali degli ultimi decenni». È questo l'inizio
della lettera che il vice sindaco Orlando Fazzolari ha
inviato a prefetto, sottosegretario alla Protezione civile,
presidente della Giunta regionale e alla stampa per
denunciare con forza le gravi inadempienze che sarebbero in
capo al governo centrale e regionale, nonostante i precisi
impegni assunti durante e dopo il verificarsi di tali eventi
devastanti. A distanza di 6 mesi dall'esecuzione dei lavori,
secondo quanto scrive Fazzolari, alle amministrazioni locali
non è stato corrisposto nemmeno un euro, con la conseguenza
che le ditte che si sono assunte l'onere di ricostruire il
territorio disastrato sono sull'orlo del precipizio, con
grave ripercussione anche sui loro dipendenti che lamentano
la mancata corresponsione di parecchi mesi di stipendi
arretrati. Una ricostruzione che – evidenzia il vice sindaco
di Varapodio – era stata addirittura "imposta" ai sindaci
soprattutto dal sottosegretario Bertolaso, pena la possibile
denuncia per omissione in atti d'ufficio in considerazione
del fatto che la calamità era stata dichiarata dalla Regione
Calabria e approvata con decreto dal governo centrale.
«Di fronte a tale situazione – viene fatto presente nella
lettera – ogni amministratore si è sentito rafforzato, anche
perché oltre alle somme stanziate c'era il supporto
normativo che consentiva di derogare alle procedure
ordinarie e quindi immediatamente è partita la ricostruzione
dei luoghi disastrati. Ogni amministratore oltre al proprio
impegno ha messo dentro anche la faccia, perché le ditte che
hanno assunto l'impegno di realizzare le opere lo hanno
fatto solo dietro garanzia dell'Amministratore locale».