|
i CAMPIONI DEL POPOLARE GIOCO TELEVISIVO
Mezzogiorno a Rai 2. Varapodio domina: 5 vittorie e record
03/02/2014
Un affollatissimo stand durante la diretta
|
Vincenzo Vaticano
Varapodio - Vola sempre più in alto la squadra
locale impegnata nel popolare gioco televisivo tra comuni
“Mezzogiorno in famiglia” trasmesso in diretta da Rai 2 ogni
sabato e domenica. Con l’ennesima vittoria conseguita ieri sui
rivali molisani di Termoli, gli “azzurri varapodiesi” hanno,
infatti, uguagliato (e migliorato nel punteggio complessivo) il
record stagionale di cinque vittorie consecutive, detenuto dalla
squadra del Comune di Monteporzio Catone. Un risultato che,
seppure legato ad un gioco televisivo, sta coinvolgendo,
inorgogliendo ed entusiasmando sempre più la cittadinanza per la
visibilità che il piccolo centro pre aspromontano è riuscito a
“ritagliarsi”, puntata dopo puntata, nel vasto contesto
nazionale che solo il circuito televisivo della Rai, come è
facilmente comprensibile, può assicurare. Una visibilità che –
pur senza enfatizzare troppo l’evento - sicuramente comporta
delle innegabili ricadute positive per tutto il territorio
calabrese di cui Varapodio , verosimilmente, rappresenta una
sintesi, anche in presenza di inevitabili sfumature, in materia
di tradizioni, storia, cultura e risorse economiche in generale.
Tra l’altro, tantissimi paesi del comprensorio e anche da fuori
provincia hanno avuto modo di fruire della potente “vetrina”
televisiva per “pubblicizzare” quanto di meglio sono in grado di
realizzare e proporre a vario titolo e nei tanti e variegati
settori, oggetto di continue esposizioni. Tante associazioni,
scolaresche, gruppi musicali, professionisti della cucina tipica
locale, artigiani, commercianti, collezionisti e moltissime
altre persone hanno fatto, finora, da cornice all’evento.
Non è trascurabile, poi, il fatto che l’occasione è servita,
anche, per porre in evidenza come un piccolo centro di 2.500
anime possa vantare, tra tante altre cose, una sezione della Cri
con circa 60 volontari e una sezione della Caritas che aiuta, in
vari modi, i ceti meno abbienti e, soprattutto, i tanti
immigrati che, benevolmente accolti nel corso degli anni, vivono
in paese in maniera pacifica e tranquilla svolgendo, nel limite
delle disponibilità che il territorio offre, utili e dignitosi
lavori. |
|