VARAPODIO – A seguito della
convocazione dei comizi elettorali per fine maggio,
si comincia a respirare in paese la tipica aria di
campagna elettorale e cominciano a trapelare notizie
sui frequenti contatti ed incontri (prevalentemente
informali) tra persone e gruppi, interessate a
partecipare attivamente alla prossima competizione
per la “conquista” del Comune. E’ ancora prematuro,
tuttavia, fare qualsiasi previsione sia sul numero
delle liste che, alla fine, saranno presentate, sia
sui nomi delle persone che le capeggeranno. L’unico
dato certo - come anticipato qualche giorno fa dal
nostro giornale - è la candidatura, in qualità di
consigliere, di Orlando Fazzolari, sindaco
recentemente dichiarato decaduto, com’è ormai noto,
per violazione delle legge sul terzo mandato. L’ex
primo cittadino ha, infatti, ribadito e confermato
tale proposito, attraverso un comunicato stampa col
quale, oltre a contestare la validità giuridica
della circolare ministeriale che ha innescato, in
pratica, in modo spedito l’iter della sua decadenza,
rimarca come << gli ex amministratori comunali, da
lui coordinati, si sono rimboccate le maniche ed
hanno già pronta la squadra che si presenterà al
cospetto degli elettori per chiedere quella fiducia
che gli hanno sempre accordato da quando, nel
lontano 1996 si sono presentati per la prima
volta>>. La notizia più importante (che tra conferme
e smentite, per la verità, circolava già in paese) ,
è rappresentata, comunque, dall’ufficializzazione
del nome del candidato a sindaco della compagine di
maggioranza uscente. << Per la carica più alta dello
scranno comunale – fa sapere Fazzolari – è stato
chiamato l’on. Guglielmo Rositani (originario di
Varapodio ed eletto per Alleanza nazionale nel
collegio di Rieti, ndc), personaggio di grande
esperienza politica amministrativa eletto per tre
volte alla Camera dei deputati>>. La compagine
uscente, secondo l’ex primo cittadino, si sente
rafforzata sia per effetto della suddetta
candidatura a sindaco, sia per l’ingresso di nuovi
validi elementi,. ma soprattutto per il lavoro
svolto in questi undici anni di attività
amministrativa che, a parere suo, hanno cambiato il
volto della cittadina. Gli ex amministratori, fanno
inoltre sapere, che non impugneranno in sede
giudiziaria (Tar e Cassazione) il provvedimento di
decadenza del sindaco e il conseguente scioglimento
del Consiglio comunale perché secondo loro << la
politica si combatte nell’aula consiliare e non nei
palazzi di giustizia, convinti che deve essere il
popolo e solo il popolo a scegliere i propri
rappresentanti>>.
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