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Varapodio
/ Filocamo sulla megastruttura della
Piana «L'ospedale si
farà» L'assessore regionale alla Sanità fa
chiarezza
Vincenzo Vaticano
VARAPODIO – Anche se importante, doveva
essere «solo» un semplice e normale appuntamento tra politici
e autorità varie per procedere all'inaugurazione dei locali
che, a Varapodio, ospiteranno dal 1. maggio la guardia medica
notturna e festiva, ripristinata dopo molti anni di
sospensione del collegato servizio, ritenuto, indubbiamente,
di grande interesse pubblico. Che non fosse la solita riunione
di prammatica, tuttavia, lo si è subito capito notando la
composizione del tavolo dei lavori dove, oltre al sindaco
Orlando Fazzolari, risultavano presenti ospiti come l'on.
Angela Napoli, il dott. Pieri, direttore generale dell'Asl. n.
10 di Palmi, il dott. Zampogna in rappresentanza dell'Ordine
dei medici, la dott. Rossi, funzionaria regionale, e, «dulcis
in fundu», l'on. Filocamo, assessore regionale alla Sanità.
Importanti, quindi, gli ospiti intervenuti, ma importante
soprattutto quello che, in forma inedita e ufficiale, è emerso
dalle dichiarazioni dell'assessore Filocamo il quale,
discutendo del futuro assetto sanitario generale da dare agli
oltre trecentomila abitanti della Piana di Gioia Tauro, ha
pronunciato, quasi a sorpresa e senza mezzi termini,
l'irrinunciabile determinazione di realizzare nel breve
periodo il tanto auspicato ospedale unico della Piana,
considerato ormai necessario se non addirittura
indispensabile. Una megastruttura autonoma e autosufficiente,
ha aggiunto, idonea ad assicurare all'utenza ogni forma di
assistenza medica generica e specialistica e dotata delle
attrezzature più sofisticate, da acquisire attraverso la
concentrazione delle risorse finanziarie disponibili,
altrimenti disperse a causa della frammentazione di nosocomi
presenti sul territorio. Una struttura, in definitiva, che
dovrebbe contribuire sensibilmente ad eliminare i mali di cui
soffre la sanità del comprensorio, ma che, soprattutto,
dovrebbe consentire ai residenti di potersi curare
efficacemente in loco evitando i disagi e gli inconvenienti di
una «emigrazione» verso i soliti ospedali, magari del nord,
sicuramente più attrezzati. Ovviamente, l'autorevole presa di
posizione che il massimo organo della sanità calabrese ha
voluto assumere ed esternare proprio a Varapodio, per porre
fine, verosimilmente, alla controversa e dibattuta vicenda
relativa alla nascita, o meno, dell'importante complesso
sanitario, ha riscosso il consenso dei presenti alla
manifestazione, molti dei quali medici, che a vario titolo
l'hanno evidenziato nel corso del dibattito. Entusiastico, a
dir poco, è stato il commento del direttore generale dell'Asl
di Palmi Pieri che, a supporto di quanto dichiarato
dall'assessore Filocamo, ha assicurato l'immediata
mobilitazione dell'apparato dell'Asl da lui diretta per
predisporre tutti gli atti occorrenti nella fattispecie a far
«partire» l'iter burocratico, con particolare riferimento alle
schede tecniche dettagliate di fattibilità dell'opera. Dello
stesso tenore è stato l'intervento del dott. Calogero
responsabile del servizio 118 di tutta l'Asl 10. Il sindaco di
Varapodio, che si era già pronunciato favorevolmente su tale
realizzazione in seno alla conferenza dei sindaci, ha
dichiarato, da parte sua, che il Comune da lui amministrato
sarà il primo azionista della futura struttura sanitaria. Che,
è il caso di rilevare, dovrebbe sorgere in una delle tante
aree disponibili della vasta Piana, soprattutto nel tratto
Amato-Gioia Tauro. |
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