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Oppido/ Dopo l'attivazione nel locale ospedale di otto posti letto nel
reparto medicina
Ginecologia di nuovo operativa
Vincenzo Vaticano
OPPIDO – Dopo la riattivazione di nuovi
otto posti letto con annessa sala soggiorno per i degenti,
presso il reparto medicina, il locale nosocomio e il suo vasto
bacino d’utenza risultano destinatari di un ulteriore e
positivo provvedimento riguardante, nel caso specifico, il
reparto di ginecologia. Il direttore generale dell’Asl 10,
Domenico Minicuci, infatti, ha espresso parere favorevole alla
riapertura del suddetto reparto che nel 1995 era stata prima
chiuso per lavori di ristrutturazione e, in seguito, eliminato
completamente dal Piano sanitario locale. << Si chiude così,
con esito positivo>> evidenzia il primario di ostetricia e
ginecologia Antonino Coco <<l’impegno portato avanti negli
anni, tendente a dimostrare l’opportunità della riapertura
della divisione di ostetricia e ginecologia>>. Ed aggiunge <<
Dopo anni di perseveranti richieste il direttore generale
pro-tempore, nell’anno 1998, decideva di riaprirla,
impegnandosi a completare i lavori in corso: cosa che da
allora, purtroppo, non è avvenuta. Oggi, grazie al
completamento di alcune stanze di degenza, si è riusciti ad
avere il necessario parere favorevole alla riapertura. Per
quanto sopra, desidero ringraziare, oltre che il direttore
generale, tutti quanti nel tempo hanno supportato la
giustezza, oltre che del mantenimento dell’ospedale, della
riapertura della divisione di ostetricia e ginecologia; in
particolare la dottoressa Luisa Pandolfini e l’ostetrica
Coltella unitamente all’amico Pino Ruffa il quale,
caparbiamente, ha profuso il suo impegno per far completare i
lavori di alcune stanze di degenza>>. Il dr. Coco, tiene però
a precisare che, in attesa del completamento dei lavori e
dell’invio del personale occorrente per riprendere anche
l’attività di ostetricia, l’attività della divisione (iniziata
proprio ieri) sarà limitata ai soli ricoveri di pertinenza
ginecologica. << Questa>> dichiara ancora << è solo la prima
fase, di un impegno e di una “battaglia politica” che devono
continuare onde permettere , in questo momento di
“rivisitazione della realtà sanitaria” del nostro territorio,
che il nostro ospedale e le divisioni che lo dovranno
costituire siano rese funzionali ed operative in tutte le sue
componenti >> Ricordando poi come sia estremamente vitale che
ognuno, per il ruolo che occupa nel sociale, profonda il
massimo impegno per ridare alla comunità ciò che anni di
disimpegno e oscurantismo politico hanno ingiustamente
scippato, chiede, infine, l’impegno costante e prioritario
della Civica amministrazione, della Comunità montana e, in
particolare, la collaborazione dei colleghi medici operanti
nel comprensorio pedemontano. |
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