3 MAGGIO  2005  
 
  Oppido/ Dopo l'attivazione nel locale ospedale di otto posti letto nel reparto medicina
Ginecologia di nuovo operativa

 Vincenzo Vaticano


OPPIDO –  Dopo la riattivazione di nuovi otto posti letto con annessa sala soggiorno per i degenti, presso il reparto medicina, il locale nosocomio e il suo vasto bacino d’utenza risultano destinatari di un ulteriore e positivo provvedimento riguardante, nel caso specifico, il reparto di ginecologia. Il direttore generale dell’Asl 10, Domenico Minicuci, infatti, ha espresso parere favorevole alla riapertura del suddetto reparto che nel 1995 era stata prima chiuso per lavori di ristrutturazione e, in seguito, eliminato completamente dal Piano sanitario locale. << Si chiude così, con esito positivo>> evidenzia il primario di ostetricia e ginecologia Antonino Coco <<l’impegno portato avanti negli anni, tendente a dimostrare l’opportunità della riapertura della divisione di ostetricia e ginecologia>>. Ed aggiunge << Dopo anni di perseveranti richieste il direttore generale pro-tempore, nell’anno 1998, decideva di riaprirla, impegnandosi a completare i lavori in corso: cosa che da allora, purtroppo, non è avvenuta. Oggi, grazie al completamento di alcune stanze di degenza, si è riusciti ad avere il necessario parere favorevole alla riapertura. Per quanto sopra, desidero ringraziare, oltre che il direttore generale, tutti quanti nel tempo hanno supportato la giustezza, oltre che del mantenimento dell’ospedale, della riapertura della divisione di ostetricia e ginecologia; in particolare la dottoressa Luisa Pandolfini e l’ostetrica Coltella unitamente all’amico Pino Ruffa il quale, caparbiamente, ha profuso il suo impegno per far completare i lavori di alcune stanze di degenza>>. Il dr. Coco, tiene però a precisare che, in attesa del completamento dei lavori e dell’invio del personale occorrente per riprendere anche l’attività di ostetricia, l’attività della divisione (iniziata proprio ieri) sarà limitata ai soli ricoveri di pertinenza ginecologica. << Questa>> dichiara ancora << è solo la prima fase, di un impegno e di una “battaglia politica” che devono continuare onde permettere , in questo momento di “rivisitazione della realtà sanitaria” del nostro territorio, che il nostro ospedale e le divisioni che lo dovranno costituire siano rese funzionali ed operative in tutte le sue componenti >> Ricordando poi come sia estremamente vitale che ognuno, per il ruolo che occupa nel sociale, profonda il massimo impegno per ridare alla comunità ciò che anni di disimpegno e oscurantismo politico hanno ingiustamente scippato, chiede, infine, l’impegno costante e prioritario della Civica amministrazione, della Comunità montana e, in particolare, la collaborazione dei colleghi medici operanti nel comprensorio pedemontano.

 

Back Home Page

Back index page