VARAPODIO – Un forte appello alla Provincia e a diversi
altri enti e istituzioni (Regione, Prefettura, Servizio
difesa idraulica, Comuni e Comandi Cc di Varapodio e Oppido)
perché diano il loro massimo contributo, attivandosi a
rimuovere il grave stato di disagio in cui versano numerosi
agricoltori.L’alluvione del 2 novembre scorso infatti ha
causato grave dissesto agli argini del torrente Calabrò e la
quasi totale distruzione della strada interpoderale
utilizzata per l’accesso ai fondi agricoli.
Un vero e proprio sos lanciato e sottoscritto da un nutrito
gruppo di proprietari terrieri (poco meno di trenta)
attraverso una missiva corredata da una mappa catastale per
meglio illustrare e segnalare dettagliatamente i numerosi
danni provocati dall’evento calamitoso.
<< L’ingrossamento del torrente Calabrò, l’aumento di
livello e la velocità dell’acqua – si legge nella lettera –
ha cagionato lesioni ai muri di sostegno i quali hanno
infine ceduto con conseguente allagamento dei fondi
contigui. Cosa più grave è stata la distruzione della strada
comunale - adiacente il torrente Calabrò – che collega i
fondi collocati in parte nel Comune di Varapodio e in parte
in quello di Oppido>>.
Gli agricoltori, nel descrivere le condizioni delle aree
interessate al problema, non esitano ad individuare e far
emergere le circostanze che tale dissesto hanno agevolato.
<< Il fiume – dicono infatti – non è stato mai interessato
da progetti di pulizia e, inoltre, è stato spesso oggetto di
continui prelievi di materiale inerte senza mai ostacoli da
parte delle istituzioni preposte alla sua salvaguardia; ecco
perché, nei periodi di secca, la conformazione del suo alveo
subisce profonde modifiche che predispongono la rovinosa
deviazione del corso dell’acqua durante le piene
invernali>>.
Convinti che la mancanza di ripristino nella zona di una
situazione di normalità idrogeologica possa determinare
danni alle persone oltre che alle cose, i sottoscrittori,
chiedono infine che << si provveda alla pulizia del letto
della fiumara in argomento e al consolidamento degli argini
attraverso il rifacimento dei muri di sostegno crollati e la
riparazione di quelli danneggiati oltre, ovviamente, alla
ricostruzione della strada di collegamento dei fondi
agricoli>>.