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Oppido/Duro attacco del
portavoce del gruppo "Arcobaleno"
Duro affondo di Rugolo: << Il sindaco non conta più su una
maggioranza>>
Giuseppe Rugolo
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Vincenzo Vaticano
OPPIDO MAMERTINA – << Volendo evitare ogni elemento di
turbativa, abbiamo atteso con rispetto l’insediamento del
nuovo vescovo Milito prima di pubblicare le nostre
riflessione e prendere posizione in relazione all’attuale
situazione politica amministrativa del paese, caratterizzata
dalla fuoriuscita - nel corso dell’ultimo consiglio comunale
- di ben quattro consiglieri (Eleonora Musicò, presidente
del Consiglio comunale, Antonio Brancati e Cosimo Verduci,
entrambi assessori, e Giuseppe Guida, ndc) appartenenti al
gruppo di maggioranza>>.
E’ questo l’inizio del documento diramato dall’avv. Giuseppe
Rugolo - ex sindaco di Oppido ed attuale portavoce del
gruppo di minoranza “Arcobaleno” – per sottoporre
all’attenzione delle forze politiche, delle realtà
associative e dei singoli cittadino le gravi conseguenze
che, inevitabilmente, deriveranno per il governo della
città, << nonostante – sottolinea Rugolo - il sindaco Bruno
Barillaro si sforzi di ostentare tranquillità e minimizzare
la portata del gesto dei suoi ex sostenitori parlando di un
momento di riflessione e di semplici incomprensioni>>.
Secondo il capogruppo del movimento “Arcobaleno”, il sindaco
Barillaro non ha più una maggioranza e l’amministrazione
comunale da lui guidata è giunta al capolinea. << La verità
– aggiunge – è una sola: la crisi c’è, è reale, è profonda,
e difficilmente potrà risolversi con un rapido “chiarimento”
e un rientro “nei ranghi” dei dissidenti, cioè con un
ricompattamento della maggioranza. Il sindaco è politico
troppo esperto perché possa davvero credere di poter restare
in carica ancora a lungo, come se nulla fosse successo>>.
Richiamando poi quanto dichiarato in Consiglio da Musicò,
per sé stessa e per i consiglieri dissidenti Brancati,
Guida, e Verduci, il sottoscrittore del documento afferma
che quelle parole rappresentano e certificano il fallimento
politico e amministrativo di Barillaro in quanto esse
denotano la sua incapacità a tenere unita la maggioranza e
l’incapacità di gestire la cosa pubblica, di produrre
progetti e persino l’incapacità di portare a termine i
progetti ereditati. Entrando nello specifico, Rugolo
evidenzia l’inerzia dell’attuale primo cittadino accusandolo
<<di essere riuscito nel corso di questa prima parte del suo
mandato, a chiudere la piscina comunale; a non riaprire il
cinema-teatro, il museo civico, l’ex carcere, l’ex caserma
nonostante i lavori all’epoca del suo insediamento fossero
stati ormai conclusi; ad abbandonare completamente il Parco
Archeologico di Mella e Oppido Vecchia nonché le strade di
accesso; quasi a smantellare gli uffici comunali e i servizi
sociali; ad abbandonare il servizio di raccolta
differenziata… per non dire dell’Ospedale…>>.
In modo esplicito, poi, Rugolo invita il sindaco a prendere
atto della situazione e dimettersi. << E se lui non volesse
farlo – conclude -, il rispetto per la comunità oppidese, la
dignità del ruolo pubblico di cui ogni componente è stato
investito, dovrebbero imporre a ciascun consigliere la
scelta, dolorosa ma necessaria, di provocare con le
dimissioni di massa lo scioglimento del Consiglio
comunale>>.
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