OPPIDO – All'indomani dell'attesa riunione che ha registrato la partecipazione di sindaci, amministratori, cittadini, esponenti dell'Asl 10 e dell'Assessorato regionale alla Sanità (ovvero il direttore generale dell'Asl 10 Giuseppe Putortì e il direttore generale dell'Assessorato alla Sanità Vincenzo Faillace), sono cominciate a circolare le prime valutazioni sui risultati pratici ed immediati prodotti dall'incontro. Valutazioni soprattutto in relazione alla soluzione dei gravi problemi del locale nosocomio, «generati dai recenti provvedimenti dell'Asl 10 che hanno creato un vero e proprio allarme sociale, inducendo i cittadini a scendere in piazza per salvaguardare il sacrosanto diritto alla salute e alla vita». I primi ad esprimere un giudizio (negativo) sono stati i cittadini che – riuniti in assemblea permanente da diversi giorni presso la sede del Municipio – hanno manifestato, attraverso un comunicato stampa, la decisione di proseguire la protesta. Con una scarna, anche se chiara e determinata dichiarazione, uno dei portavoce del Comitato (Carlo Frisina) fa sapere, infatti, che «non avendo avuto certezze sulla tutela del diritto alla salute degli abitanti del comprensorio del versante tirrenico montano, la protesta civile intrapresa prosegue».