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Varapodio/ Positiva modifica all'Imu
Variazione al bilancio approvata con i voti della sola
maggioranza
Orlando Fazzolari
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Vincenzo Vaticano
VARAPODIO – Dopo l’approvazione del bilancio di
previsione e gli altri punti ad esso collegati come la nuova
tassa rifiuti e servizi, l’Imu, l’Irpef ecc. (settembre
scorso), il Consiglio comunale, riunitosi in seduta
straordinaria, ha adottato, con il voto favorevole della
maggioranza (assenti i due componenti della minoranza), la
delibera di salvaguardia degli equilibri di bilancio e di
assestamento generale del bilancio 2013.
Un adempimento, previsto dal Testo unico che regola gli enti
locali, al fine di garantire il rispetto della sana gestione
finanziaria, attraverso questa forma di sostanziale e
continuo controllo/monitoraggio della permanenza degli
equilibri.
A tale scopo, con il parere favorevole del responsabile del
settore, dott.ssa Eleonora Scopelliti, il Consiglio ha
deciso di apportare al bilancio di previsione 2013 una
variazione di bilancio, analiticamente illustrata in un
apposito allegato, che, comportando maggiori entrate
accertate, porta il nuovo totale generale d’esercizio a poco
meno di 6 milioni di euro. Ovviamente in perfetto equilibrio
con la parte relativa alle spese.
Nella stessa seduta, inoltre, il sindaco Orlando Fazzolari e
gli altri amministratori comunali, non hanno mancato di
cogliere opportunamente una favorevole opzione offerta loro
da un recente emendamento alla legge sull’Imu. Per dare la
giusta risposta ad un’esigenza manifestata da diverse
famiglie, hanno, infatti, deciso di modificare ed integrare
il regolamento comunale in materia, con l’inserimento di una
norma già presente nel vecchio regolamento comunale Ici. Una
norma che, per quanto attiene alla seconda rata in scadenza,
<<equipara all’abitazione principale, ai fini
dell’applicazione della suddetta imposta, le unità
immobiliari e relative pertinenze concesse in comodato ai
parenti in linea retta di primo grado che le utilizzano come
abitazioni principali>>. Una cosa non da poco, è il caso di
rilevare, se si considera che, nel 2012 e con la prima rata
2013, tali immobili sono stati considerati seconde
abitazioni e sottoposte ad una gravosa aliquota impositiva
(0,86%).
Il Consiglio, infine, ha proceduto a modificare, in maniera
solo tecnica però, il regolamento relativo all’addizionale
comunale Irpef, lasciando invariata l’aliquota dello 0,6%.
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