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Oppido/Informazioni preziose ? Allo sportello sociale
Maria Giovanna Ursida
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Vincenzo Vaticano
OPPIDO MAMERTINA – Continua a produrre apprezzabili
risultati nonché viva soddisfazione tra gli utenti
l’attività espletata dalla locale Amministrazione comunale –
guidata dal sindaco Bruno Barillaro – attraverso lo
sportello sociale Pua (Punto unico di accesso) coordinato e
gestito dalla dott.ssa Maria Giovanna Ursida, presidente
della cooperativa sociale “Itaca”. Un’attività politico
amministrativa, concepita per andare incontro e soddisfare i
bisogni dei cittadini dei comuni del distretto socio
sanitario n.3 che ha in Taurianova il comune capofila. << Il
Pua – tiene a precisare la dott.ssa Ursida – rappresenta la
seconda realtà in Calabria ed è il luogo dove ogni cittadino
può rivolgersi per ottenere qualsiasi informazione relativa
ai servizi erogati in favore della persona e della famiglia
nella complessità e globalità dei bisogni. La valenza di
tale servizio – aggiunge la responsabile dello sportello – è
individuabile dalla scheda di presa in carico formulata
dalla cooperativa sociale “Itaca” che ha utilizzato tale
scheda di rilevazione disagio come documento di monitoraggio
del lavoro svolto>>.
Evidenziando la rilevanza sociale che il servizio
rappresenta sia per Oppido che per l’intero comprensorio,
Ursida sottolinea poi come lo sportello si occupi anche di
istruttorie concernenti bandi regionali, provinciali,
ministeriali, richieste di opportunità di lavoro , bonus
energia elettrica, consulenza agli i immigrati sulle
pratiche per la concessione della cittadinanza italiana e
altre istruttorie. << Tutto ciò – secondo la coordinatrice -
ha consentito di attivare forme di sinergia tra i vari
sportelli e una mediazione tra domanda e offerta di lavoro e
consulenza orientativa individuale. Inoltre , tali
interventi ribadiscono la centralità del diritto all’
informazione, delle pari opportunità ,di accesso alla
conoscenza e in tal senso i servizi istituiti dall’
Amministrazione mirano alla crescita del diritto di
autodeterminazione dei giovani e si candidano a diventare
nodo significativo della vita informativa territoriale>>.
La dr.ssa Ursida ribadendo, infine, l’ importanza del
contatto diretto con l’ utenza che sviluppa un vero e
proprio processo di positiva comunicazione , evidenzia come
esso promuova forme di integrazione tra fasce deboli o
diversamente abili, tra uomini e donne, tra giovani e
famiglie di etnie “diverse”, per paesi di provenienza ,ma
uniti tutti dal diritto all’ informazione, all’ integrazione
sociale e alle pari opportunità.
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