4 MAGGIO 2011  
 
 
 


Oppido/Informazioni preziose ? Allo sportello sociale

Maria Giovanna Ursida


Vincenzo Vaticano 



OPPIDO MAMERTINA – Continua a produrre apprezzabili risultati nonché viva soddisfazione tra gli utenti l’attività espletata dalla locale Amministrazione comunale – guidata dal sindaco Bruno Barillaro – attraverso lo sportello sociale Pua (Punto unico di accesso) coordinato e gestito dalla dott.ssa Maria Giovanna Ursida, presidente della cooperativa sociale “Itaca”. Un’attività politico amministrativa, concepita per andare incontro e soddisfare i bisogni dei cittadini dei comuni del distretto socio sanitario n.3 che ha in Taurianova il comune capofila. << Il Pua – tiene a precisare la dott.ssa Ursida – rappresenta la seconda realtà in Calabria ed è il luogo dove ogni cittadino può rivolgersi per ottenere qualsiasi informazione relativa ai servizi erogati in favore della persona e della famiglia nella complessità e globalità dei bisogni. La valenza di tale servizio – aggiunge la responsabile dello sportello – è individuabile dalla scheda di presa in carico formulata dalla cooperativa sociale “Itaca” che ha utilizzato tale scheda di rilevazione disagio come documento di monitoraggio del lavoro svolto>>.
Evidenziando la rilevanza sociale che il servizio rappresenta sia per Oppido che per l’intero comprensorio, Ursida sottolinea poi come lo sportello si occupi anche di istruttorie concernenti bandi regionali, provinciali, ministeriali, richieste di opportunità di lavoro , bonus energia elettrica, consulenza agli i immigrati sulle pratiche per la concessione della cittadinanza italiana e altre istruttorie. << Tutto ciò – secondo la coordinatrice - ha consentito di attivare forme di sinergia tra i vari sportelli e una mediazione tra domanda e offerta di lavoro e consulenza orientativa individuale. Inoltre , tali interventi ribadiscono la centralità del diritto all’ informazione, delle pari opportunità ,di accesso alla conoscenza e in tal senso i servizi istituiti dall’ Amministrazione mirano alla crescita del diritto di autodeterminazione dei giovani e si candidano a diventare nodo significativo della vita informativa territoriale>>.
La dr.ssa Ursida ribadendo, infine, l’ importanza del contatto diretto con l’ utenza che sviluppa un vero e proprio processo di positiva comunicazione , evidenzia come esso promuova forme di integrazione tra fasce deboli o diversamente abili, tra uomini e donne, tra giovani e famiglie di etnie “diverse”, per paesi di provenienza ,ma uniti tutti dal diritto all’ informazione, all’ integrazione sociale e alle pari opportunità.

 
     

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