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Cavalcando per tre
giornate nel Parco
dell'Aspromonte
Vincenzo Vaticano
VARAPODIO – La creazione del Parco
Nazionale dell'Aspromonte ha mobilitato la coscienza civile
degli appassionati della natura i quali trovano in questa
montagna una straordinaria opportunità di carattere
ambientale, numerose possibilità di svago e molti motivi
d'interesse per trascorrervi piacevoli giornate. È sempre
crescente, infatti, il numero di persone che giornalmente si
cimentano in piacevoli escursioni, a volte semplici, a volte
più impegnative ed avventurose. Tra queste ultime, una
particolare citazione, senza dubbio, la merita l'esaltante tre
giorni effettuata di recente da un gruppo di appassionati
della montagna, i quali, utilizzando il cavallo come mezzo di
locomozione per coprire il tragitto, sono partiti da Taurianova e transitando per Molochio hanno percorso tutta la
dorsale appenninica che congiunge i piani di Trepitò a quelli
di Zervò; risalendo, quindi, il Monte Misafumera sono arrivati
all'«Acqua della Femmina Prena» per poi scendere rapidamente
verso il Santuario di Polsi, nel comune di San Luca, meta
finale del viaggio di andata. Qui sono rimasti due giorni
vivendo - come hanno avuto modo di raccontare - tutti i riti
classici del pellegrinaggio. I tipici pranzi a base di carne
di capra arrostita sulla brace con grande maestria, le
tarantelle sfrenate eseguite con gli strumenti simbolo della
tradizione e del folklore locale: il tamburello e l'organetto.
Ma soprattutto, i momenti e le attività religiose
rappresentati dalla grande devozione verso la Madonna. Alla
fine, stanchi ma tutti soddisfatti per l'impresa vissuta. E,
quello che più conta, appuntamento per l'anno prossimo per la riproposizione della suggestiva tre giorni. |
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