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Varapodio
/ Tra
Amministrazione e il consigliere Rizzo Continua
il braccio di ferro
Vincenzo Vaticano
VARAPODIO – La diatriba che dal
dicembre '98 vede contrapposto da una parte il gruppo di
maggioranza del comune di Varapodio con in testa il sindaco
Orlando Fazzolari, e
dall'altra il consigliere di minoranza Rocco Rizzo, sembra
destinata a protrarsi ulteriormente, nonostante una recente
sentenza del Tar abbia disposto in proposito, l'annullamento
della delibera del consiglio comunale (da cui è scaturita la
lunga «contesa») con la quale a suo tempo il capogruppo della
minoranza è stato dichiarato decaduto per le reiterate assenze
(12) alle riunioni del civico consesso. Il consiglio comunale,
infatti, convocato per pronunciarsi sulle determinazioni da
adottare in seguito al suddetto deliberato dell'organo di
giustizia amministrativa, ha stabilito di proporre istanza di
sospensiva al Consiglio di Stato e non dare quindi «medio
tempore», esecuzione alla sentenza che, in pratica, ha
disposto il reintegro a pieno titolo di Rocco Rizzo in seno al
consiglio. La decisione, secondo quanto affermato dalla
delibera, si fonda ed è supportata, dalla giurisprudenza
consolidata in materia (sentenze del Tar e Consiglio di
Stato). La proposta di appello alla sentenza è «passata» in
Consiglio con il voto favorevole dell'intero gruppo di
maggioranza (8 presenti). Due componenti del gruppo di
minoranza hanno votato contro (Papalia e Cucinotta) mentre due
si sono astenuti (Cosma e Longo). Per comprendere meglio la
vicenda è il caso di ricordare che prima dell'attuale
sentenza, l'originaria delibera di decadenza, successivamente,
reiterata dal Consiglio, era stata sospesa dal Tar su ricorso
di Rizzo. L'amministrazione comunale, a sua volta, si era
appellata al Consiglio di Stato, ottenendo la sospensione
della sentenza del Tar poiché, a differenza di quanto sancito
da quest'ultimo, l'organo superiore aveva ritenuto che le
assenze del Rizzo non potevano essere ricondotte alla
fattispecie di «legittima forma di protesta politica». In ogni
caso, a questo punto, sarà il Consiglio di Stato a stabilire
in via definitiva se Rizzo dovrà rioccupare il suo posto in
municipio o se tale posto continuerà ad essere tenuto dal
consigliere con cui è stato surrogato. |
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