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Varapodio/ Una strada provinciale strategica e
abbandonata L'ex Ss 111 è un
pericolo pubblico, ennesima denuncia di tre Comuni
Vincenzo Vaticano
Gazzana, Fazzolari, Alessio, Megna
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VARAPODIO – << E’ per noi mortificante continuare a
riuscirci per discutere e protestare contro la mancata
soluzione dello stesso problema che da quasi due anni ormai
persiste sul nostro territorio creando sempre più rischi
all’incolumità dei nostri amministrati. Mai prima di adesso
era stato necessario ritornare un’infinità di volte a
trattare lo stesso argomento>>. E’ stato questo, a grandi
linee, il concetto espresso dagli amministratori comunali di
alcuni paesi del comprensorio durante la conferenza stampa
tenuta per denunciare ancora una volta l’estrema condizione
di degrado in cui versa la strada Provinciale n.1 (ex SS 111
dir.) a causa, soprattutto, di lunghi tratti di viabilità
dissestati e di una voragine che, continuando sempre più a
“inghiottire” e restringere la carreggiata, rappresenta un
grave pericolo per chi, giornalmente, è costretto a fruire
di questa importante arteria di collegamento. A lanciare
ancora una volta un pesante “j’accuse” contro la Provincia
sono stati il vice sindaco di Varapodio Orlando Fazzolari,
il sindaco di Molochio Beniamino Alessio e l’assessore al
territorio di Terranova S.M. Francesco Gazzana. Il coro di
proteste, nell’occasione, è stato rafforzato dal
rappresentante delle Ferrovie della Calabria, Antonio Megna,
il quale, tra l’altro, ha voluto dichiarare come l’azienda
<< non è più disponibile a sopportare questa situazione di
disagio che, oltre a causare continui danni agli autobus,
rappresenta un pericolo per l’incolumità degli oltre 600
studenti trasportati giornalmente su questa strada>>. Da
parte loro, con diverse sfumature ma in maniera univoca, i
rappresentanti dei tre comuni maggiormente interessati,
hanno chiamato in causa i quadri tecnici e politici
dell’amministrazione provinciale rimproverando loro di
essersi disinteressati totalmente di un problema che sarebbe
stato possibile risolvere agevolmente se solo ci fosse stato
un po’ di buona volontà. << Non stiamo chiedendo la
costruzione ex novo di una strada; stiamo soltanto chiedendo
un intervento di messa in sicurezza di una strada il cui
bacino di utenza supera i ventimila abitanti. Un intervento
– hanno voluto ancora precisare – dai costi tutt’altro che
esorbitanti visto che, secondo le nostre stime, sarebbero
sufficienti non più di 50.000 euro per
mettere una “pezza” e scongiurare, almeno nel breve periodo,
conseguenze di qualsiasi natura ai cittadini. Fossero state
di nostra competenza, a quest’ora le opere necessarie
sarebbero state realizzate>>.
A conclusione dei lavori, dopo una lunga serie di ulteriori
considerazioni, Fazzolari ha voluto evidenziare la debolezza
politica in cui versa il territorio a causa, secondo lui,
della mancata espressione di esponenti in seno al Consiglio
provinciale.
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