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Oppido/Gerbera gialla nel ricordo di Mariangela
Vincenzo Vaticano
OPPIDO – Nell’ambito delle
manifestazioni de “La Gerbera gialla” che si stanno svolgendo
attualmente in Calabria, la giornata di ieri è stata dedicata al
ricordo di Mariangela Ansatone, la bambina di nove anni, vittima
innocente della violenza mafiosa scatenatasi la sera dell’otto
maggio 1998, durante uno dei tanti raid malavitosi innescati
dalla sanguinosa faida che per diversi anni ha reso drammatica
la vita in paese. L’iniziativa di associare, quanto meno per un
giorno, il nome della bambina oppidese, a quello di Nicola
Calidari cui “La Gerbera gialla” quest’anno è intitolata, è
stata intrapresa dalla locale amministrazione comunale, guidata
dal sindaco Giuseppe Rugolo, in stretta collaborazione con
Adriana Musella, presidente del coordinamento antimafia
“Riferimenti”. Alla manifestazione, che ha avuto luogo in piazza
Umberto I, hanno partecipato numerosi sindaci del comprensorio
tirrenico preaspromontano che, con indosso la fascia tricolore,
hanno sfilato in corteo per le vie cittadine unitamente a
tantissimi esponenti della società civile, politica ed
istituzionale. Oltre a quella di Adriana Musella, molto
significative, indubbiamente, sono risultate le presenze dell’on.
Angela Napoli, vice presidente della commissione parlamentare
Antimafia, e di Elisabetta Baldi, vedova del giudice Caponnetto,
indimenticato alfiere della lotta alla mafia. Presenti anche i
genitori di Mariangela Ansalone, i dirigenti delle istituzioni
scolastiche cittadine (Bruno Demasi, Antonietta Bonarrigo) e
tanti studenti che, con striscioni, riflessioni e canzoni, hanno
voluto ricordare la sfortunata bambina. Le dure e convinte
parole di condanna rivolte a quanti, violando le regole della
convivenza civile e democratica, provocano dolore e lutti alla
gente onesta, è stato il denominatore comune dei vari interventi
effettuati dagli ospiti presenti alla manifestazione e dal
sindaco Giuseppe Rugolo il quale si è detto convinto che << solo
unendo le forze sane di questo martoriato territorio sarà
possibile creare una vera cultura della legalità e del rispetto
reciproco>>. Va, infine, rilevato che lo proprio scorso
dicembre, per ricordare la bimba prematuramente scomparsa, le è
stata intitolata la locale scuola primaria del circolo
didattico.
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