VARAPODIO - Convocata dal vice sindaco Orlando Fazzolari,
si è tenuta, presso la sala consiliare, l'annunciata
conferenza dei sindaci del comprensorio riunitisi per
trattare, ancora una volta, le devastanti conseguenze
determinate dagli eventi calamitosi dello scorso inverno.
Ma, soprattutto, per denunciare le inspiegabili e gravi
inadempienze del Governo e della Regione che, «se
continueranno a persistere, provocheranno, inevitabilmente,
irreparabili danni finanziari alle amministrazioni locali e
gravi ripercussioni economiche alle numerose imprese che –
chiamate a ricostruire il territorio disastrato – si
ritrovano adesso a rischio "bancarotta", causa la mancata
corresponsione delle spettanze dovute per i lavori (in
alcuni casi molto onerosi) eseguiti durante e dopo
l'emergenza maltempo». Oltre a Fazzolari, alla riunione
hanno partecipato i sindaci di Oppido (Bruno Barillaro), di
Molochio (Beniamino Alessio), di Cosoleto (Antonino Gioffrè),
il vicesindaco di S.Cristina (Alfonso Germanò) e l'assessore
ai lavori pubblici di Cittanova (Salvatore De Cristo).
Sotto accusa Loiero e il sottosegretario alla Protezione
civile Bertolaso i quali, dopo aver garantito «l'impegno
totale della Regione (940 milioni di euro reperiti
attraverso storni di fondi comunitari) e del Governo (60
milioni), si sono poi completamente disinteressati del
problema». Tra l'altro, è stato rilevato nel corso dei
lavori, gli interventi di ricostruzione erano stati quasi
"imposti" ai sindaci (nominati, "sul campo", enti attuatori)
soprattutto dal sottosegretario Bertolaso, pena la possibile
denuncia per omissione in atti d'ufficio, secondo
l'ordinanza ministeriale emanata d'urgenza per fronteggiare
l'emergenza. La maggiore accusa più volte pronunciata
durante i lavori, tuttavia, è stata quella rivolta al
Governatore Loiero per non aver predisposto e comunicato un
qualsiasi prospetto di ripartizione, tra i Comuni, della
somma (60 milioni di euro) stanziata a suo tempo dal
Governo. «Ciò avrebbe consentito alle amministrazioni locali
– ha dichiarato Fazzolari – di accertare in bilancio, anche
se solo in conto competenza, delle somme che, attraverso
eventuali anticipazioni di cassa disponibili, potevano
essere utilizzate per far fronte agli impegni assunti con le
imprese. Avremmo evitato così – ha, quindi, aggiunto –
l'esposizione al grave rischio dei decreti ingiuntivi che, a
questo punto, le ditte che hanno eseguito i lavori loro
commissionati, sono quasi obbligati a richiedere. Noi
chiediamo che il Prefetto si faccia carico della nostra
angoscia, intervenendo, con i suoi omologhi delle altre
provincie, presso il Governo centrale e presso la Regione».