VARAPODIO – Barricato in casa per manifestare -
attraverso una energica protesta – il grave disagio vissuto
dalla famiglia, a causa del diniego di qualsiasi forma di
sostegno al figlio bisognoso di assistenza sanitaria e
sociale, Fortunato Sanfedele, sessantenne del luogo, ha
deciso di interrompere, per il momento, la sua protesta
iniziata sabato scorso. Un’azione dimostrativa, è il caso di
ricordare, che, Sanfedele, aveva più volte minacciato << di
portare fino a soluzioni estreme nel caso in cui fossero
rimaste inascoltate le mie legittime rivendicazioni di
giustizia e legalità, visto che con il mio peregrinare da
un’istituzione all’altra non ho ancora ricevuto alcuna forma
di sostegno>>.
A convincerlo e farlo desistere dai suoi propositi è stato
il consigliere comunale Carlo Frisina, il quale,
condividendo le ragioni della protesta dell’uomo, si è
impegnato in prima persona per sensibilizzare e indurre gli
organi istituzionali (in primis la Regione) invocati da
Sanfedele, ad interessarsi del problema.
Frisina, in concreto, ha provveduto a contattare diversi
assessori regionali ottenendo, alla fine, la fissazione di
un appuntamento per dare la possibilità a Fortunato
Sanfedele di esporre, de visu, la situazione estremamente
precaria in cui versa la sua famiglia.
Nel corso dell’incontro, che, secondo Frisina, dovrebbe
tenersi a breve (forse oggi) presso il dipartimento delle
Politiche sociali di Catanzaro, sarà anche riproposto un
corposo fascicolo contenente copia della documentazione
medica del figlio che da alcuni mesi, peraltro, giace presso
gli uffici della Regione.
<<In presenza di queste particolari situazioni di grave ed
evidente disagio delle famiglie – ha voluto dichiarare Carlo
Frisina – le istituzioni dovrebbero dimostrare con più
tempestività la loro presenza e la loro sensibilità con
interventi concreti>>.