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Oppido/ Ospedale, stamane assemblea in piazza
Vincenzo Vaticano
OPPIDO – Dopo le recenti iniziative
intraprese da diversi organi politici ed istituzionali (Comune,
Comunità montana, partiti politici) che, a vario titolo, si sono
adoperati per esporre, ai responsabili dell'Asl 10 di Palmi, gli
evidenti problemi che opprimono il locale nosocomio, un
ulteriore azione - da parte di un Comitato di cittadini - è
stata preannunciata <<per protestare contro i disagi della
sanità provocati nel comprensorio aspromontano alla comunità
locale, ormai esasperata>>. Con una nota inviata agli organi di
stampa, alle forze dell'ordine e al Comune, i portavoce del
Comitato (Vincenzo Vorluni, Pasquale Livoti, Vincenzo Latorre,
Vincenzo Monteleone) informano, infatti, che per oggi alle
ore 9.30 <<il mondo del volontariato, la chiesa, le
organizzazioni professionali e tutti i cittadini del
comprensorio sono stati chiamati a raccolta presso il piazzale
antistante l'ospedale, per manifestare, in una pubblica
assemblea, le difficoltà che quotidianamente l'utenza incontra a
causa delle continue inadempienze dell'amministrazione dell'Asl
10>>. Secondo, il programma, il corteo di manifestanti
raggiungerà il Municipio dove sarà lanciato l'appello alla
mobilitazione sia alla locale amministrazione che a quelle dei
centri vicini << certi che la questione non riguarda solo gli
oppidesi ma tutta l'utenza dei centri vicini>>. Tra tante altre
considerazioni e constatazioni, gli organizzatori della
manifestazione (che hanno fatto il giro dei paesi con una auto
fornita di megafono) tengono a precisare come con la mancata
attuazione del Piano sanitario regionale, che annovera tra gli
ospedali di montagna anche quello di Oppido, si perpetra in
sostanza la violazione delle leggi nazionali e costituzionali
che garantiscono il diritto alla salute. Ed aggiungono: <<
Carenza di personale medico, paramedico ed ausiliario, mancate
forniture strumentali, continui ed inconcepibili trasferimenti e
chiusura forzata di divisioni, stanno svuotando, di fatto, la
struttura ospedaliera esistente>>. In mancanza di adeguate
risposte alle legittime rivendicazioni, ormai, non più
dilazionabili, << la preoccupazione dei cittadini - recita
infine il comunicato - potrebbe trasformarsi in un eclatante
protesta anche oltre i confini del territorio locale,
interessando l'intera Piana e tutta la regione>>.
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