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Molochio / Sulla
potabilità dell'acqua critiche al commissario
prefettizio
Vincenzo Vaticano
MOLOCHIO – Con una lettera aperta, dall'emblematico titolo
«Acqua potabile: si continua a tacere», il Coordinamento
Democratici di sinistra, sezione di Molochio, ha voluto
apertamente stigmatizzare il modo in cui è stata gestita
finora «l'emergeza acqua potabile», da parte del commissario
prefettizio del Comune di Molochio dott. Giovanni Barilà. Per
prima cosa i sottoscrittori del documento contestano al
commissario il fatto che lo stesso abbia disposto per motivi
precauzionali il divieto assoluto dell'uso potabile dell'acqua
che scorre sia nelle civili abitazioni che nelle pubbliche
fontane con ordinanza pubblicata ben cinque giorni dopo il
ricevimento della nota dell'Asl n. 10 di Palmi contenente i
risultati delle analisi effettuate dall'unità operativa igiene
pubblica del Dipartimento prevenzione. Ricordando poi come già
nel luglio scorso, con analogo provvedimento era stato
disposto «temporaneamente» il divieto di servirsi dell'uso
dell'acqua potabile, i Democratici di sinistra, rilevano che
con una nota inviata al commissario, avevano chiesto
delucidazioni sulle cause della non potabilità dell'acqua.
«Purtroppo, precisano testualmente, a oggi nessuna risposta
concreta ci è pervenuta». E aggiungono «Dopo tre mesi si è
ripresentato lo stesso problema. Tale situazione, è inutile
negarlo, crea allarmismo, disagi e forti preoccupazioni tra i
cittadini. Si vive in uno stato d'allerta e d'angoscia e ci si
interroga sul da farsi». Tante altre considerazioni negative
vengono esternate sul delicato problema: dall'inesistenza di
un piano d'intervento alla mancanza di un adeguato studio
della situazione, per finire poi all'impossibilità di
stabilire l'origine o la causa dell'inquinamento e della
relativa fonte inquinata. La considerazione più grave,
tuttavia, che emerge dal manifesto è quella secondo cui
«l'acqua, anche se ritenuta non potabile, scorre liberamente
nelle pubbliche fontane e nelle civili abitazioni e viene
spesso e volentieri utilizzata o da ignari cittadini o
principalmente da bambini che numerosi quotidianamente
trascorrono il loro tempo libero nelle principali piazze del
paese. Poco importa se con questo stato di cose qualcuno e in
particolare qualche nostro bambino, subirà conseguenze sulla
salute dovute all'inquinamento dell'acqua». Accusando, infine,
sia il commissario prefettizio che il responsabile dell'area
tecnica del Comune, di «lavarsi le mani» sulla difficile
vicenda, gli esponenti politici del partito della quercia,
così concludono il loro intervento: «Al fine di sollecitare la
risoluzione del problema, ancora una volta chiediamo un
intervento immediato e concreto finalizzato all'effettiva
decifrazione del caso. Chiediamo altresì al commissario di
informare i cittadini sulla reale situazione dei fatti. È solo
questo che chiediamo e nulla di più». |
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