VARAPODIO – << E’ giunta notizia che
codesta Asl starebbe ipotizzando la chiusura della
postazione di continuità assistenziale operante in questo
Comune >>. E’ questo l’inizio della missiva, dal tono molto
preoccupato, che l’assessore alla sanità Giuseppe Corso ha
trasmesso al direttore generale dell’Asp di Reggio e, per
conoscenza, al Prefetto. << In relazione a tali ipotesi, si
legge ancora, oltre a ribadire le motivazioni per le quali
essa è stata istituita nell’anno 2001 - necessità di
garantire il diritto alla salute in un vasto territorio
disagiato per quanto attiene le vie di comunicazione e la
qualità dei servizi - è il caso di evidenziare l’aspetto
estremamente positivo del servizio fin qui reso dalla
postazione di guardia medica, fin dalla sua istituzione, non
solo a questo centro abitato ma, di fatto, anche alla vicina
Messignadi, popolosa frazione di Oppido con circa 1200
abitanti>>. Rilevando, ancora, tra tante altre cose, come
fino ad oggi la struttura medica abbia erogato qualcosa come
25.000 prestazioni, il responsabile comunale alla sanità
elenca numerose considerazioni ed illustra gli aspetti
contraddittori che la paventata chiusura della postazione ,
con l’aggregazione a quella di Oppido, comporterebbe.
Soprattutto in materia di razionalizzazione e contenimento
della spesa. << Persino gli indirizzi in materia, forniti
dall’assessorato regionale – viene ancora detto – non
prevedono soppressioni di postazioni di continuità
assistenziale se non dopo il riordino del sistema sanitario
regionale o, comunque, dopo della costruzione dell’ospedale
unico o l’adeguamento dell’attuale viabilità>>. Ricordando,
infine, come gli oneri relativi ai locali ed alle utenze
della postazione gravano da sempre sul Comune, l’assessore
alla sanità, <<nell’interesse della collettività, si riserva
la facoltà di ricorrere nelle opportune sedi per la tutela e
la rivendicazione di un diritto soggettivo di primaria
necessità qual è quello alla salute>>.