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Molochio
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Respinge le accuse di immobilismo mossegli Acqua,
il commissario
reagisce
Vincenzo Vaticano
VARAPODIO – Con una nota ufficiale per oggetto la questione
della potabilità dell'acqua, il commissario prefettizio del
Comune di Molochio, Giovanni Barilà, ci ha fatto pervenire una
precisazione «in relazione alla lettera aperta ed all'articolo
pubblicato su " Gazzetta del Sud" – si legge – nei quali si
accusa lo scrivente di "lavarsi le mani" sulla difficile
vicenda relativa alla non potabilità dell'acqua, segnalate
all'Asl n. 10 di Palmi - Dipartimento di Prevenzione, si
comunica che il problema è stato affrontato sin dal mese di
luglio, immediatamente dopo l'insediamento del sottoscritto,
avvenuto il giorno 1 dello stesso mese, provvedendo ad
allertare tutto il personale dipendente del Comune nonché gli
organi preposti (ex Casmez, P.M.P. di Reggio Calabria, Asl n.
10 di Palmi)». La lettera, indirizzata anche al segretario del
coordinamento Ds di Molochio, al prefetto e al comandante la
stazione dei carabinieri di Molochio, risulta corredata di
numerosi documenti e relazioni «per una valutazione del
problema segnalato». C'è da prendere indiscutibilmente atto
che, esaminando i documenti allegati, le accuse rivolte al
funzionario prefettizio, con la lettera aperta stilata dal
coordinamento dei Ds, risultano quantomeno inopportune. È il
caso soprattutto delle critiche di immobilismo e di carenza di
riscontro alle delucidazioni richieste. Dalle carte, infatti,
si evince una proficua attività inerente il problema e la
risposta scritta al responsabile dei Ds come riscontro alla
lettera sul problema idrico. Tra l'altro Barilà ha precisato
che lui stesso all'indomani del suo insediamento abbia
richiesto un incontro e la collaborazione di tutti i gruppi
politici per risolvere i problemi del paese.
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