7 FEBBRAIO 2012  
 
 
 


Ladri in azione nella cappella della Vergine SS delle Grazie nella frazione Tresilico

Oppido, trafugato l'oro donato alla Madonna

La statua della Madonna con accanto la teca frantumata


Vincenzo Vaticano 




OPPIDO MAMERTINA – Furto sacrilego nella cappella privata della Madonna SS. delle Grazie – ubicata nella frazione Tresilico, a pochi passi dall’omonimo santuario – dove ignoti ladri hanno rubato l’oro custodito in una teca con vetro antisfondamento posta accanto alla statua della Madonna. Secondo una prima ricostruzione del brutto gesto, i malviventi sono entrati in azione, probabilmente durante la notte tra domenica e lunedì, forzando il cancello della cappella e frantumando il vetro blindato posto a protezione della teca. Hanno potuto, così, fare razzia dei gioielli e dei vari oggetti in oro (anelli, bracciali, collane, spille, girocolli ecc.) donati, nel tempo, dai fedeli in segno di riconoscenza o per grazia ricevuta da parte della Madonna.
A dare l’allarme nella tarda mattinata di ieri sono state le signore Filomena Paiano e Concetta Calderone che curano la cappella posta al piano terra di Palazzo Vorluni; uno stabile di proprietà degli eredi di Rosa Vorluni che nel lontano 1837 realizzò la cappella per ospitare la statua della Madonna con la quale – secondo quanto riferiscono le signore Paiano e Calderone sue discendenti – convisse fino alla sua morte avvenuta nel 1871. Tutta la storia è contornata da un alone di leggenda e di forte significato mistico. << Rosa Vorluni – riferiscono, infatti, i congiunti – ebbe nel 1836 una visione miracolosa mentre era in chiesa: l’apparizione della Madonna seduta che le chiedeva di alzare gli occhi al cielo.>> Da qui la decisione della donna di far costruire – ottenuto il permesso dal vescovo del tempo – una nuova statua della Madonna delle Grazie (seduta) da donare al Santuario con il contestuale spostamento della vecchia statua presso la cappella privata. Una statua, adesso, letteralmente spogliata e saccheggiata dai ladri che con la loro azione hanno generato costernazione e incredulità all’interno di tutta la comunità.
<< Una cosa che non dovevano fare – è l’amara riflessione della popolazione – non per il valore dell’oro in sé ( peraltro rilevante, ndc) quanto per il legame affettivo esistente da sempre tra la Madonna e la comunità tresilicese e oppidese>>.
Il fatto criminoso è stato regolarmente denunciato ai carabinieri della locale stazione che dopo un sopralluogo hanno avviato le indagini per risalire agli autori dell’esecrabile gesto.
 

 
     

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