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Ladri
in azione nella cappella della Vergine SS delle Grazie nella
frazione Tresilico
Oppido, trafugato l'oro donato alla Madonna
La statua della Madonna con accanto la teca
frantumata
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Vincenzo Vaticano
OPPIDO MAMERTINA – Furto sacrilego nella cappella
privata della Madonna SS. delle Grazie – ubicata nella
frazione Tresilico, a pochi passi dall’omonimo santuario –
dove ignoti ladri hanno rubato l’oro custodito in una teca
con vetro antisfondamento posta accanto alla statua della
Madonna. Secondo una prima ricostruzione del brutto gesto, i
malviventi sono entrati in azione, probabilmente durante la
notte tra domenica e lunedì, forzando il cancello della
cappella e frantumando il vetro blindato posto a protezione
della teca. Hanno potuto, così, fare razzia dei gioielli e
dei vari oggetti in oro (anelli, bracciali, collane, spille,
girocolli ecc.) donati, nel tempo, dai fedeli in segno di
riconoscenza o per grazia ricevuta da parte della Madonna.
A dare l’allarme nella tarda mattinata di ieri sono state le
signore Filomena Paiano e Concetta Calderone che curano la
cappella posta al piano terra di Palazzo Vorluni; uno
stabile di proprietà degli eredi di Rosa Vorluni che nel
lontano 1837 realizzò la cappella per ospitare la statua
della Madonna con la quale – secondo quanto riferiscono le
signore Paiano e Calderone sue discendenti – convisse fino
alla sua morte avvenuta nel 1871. Tutta la storia è
contornata da un alone di leggenda e di forte significato
mistico. << Rosa Vorluni – riferiscono, infatti, i congiunti
– ebbe nel 1836 una visione miracolosa mentre era in chiesa:
l’apparizione della Madonna seduta che le chiedeva di alzare
gli occhi al cielo.>> Da qui la decisione della donna di far
costruire – ottenuto il permesso dal vescovo del tempo – una
nuova statua della Madonna delle Grazie (seduta) da donare
al Santuario con il contestuale spostamento della vecchia
statua presso la cappella privata. Una statua, adesso,
letteralmente spogliata e saccheggiata dai ladri che con la
loro azione hanno generato costernazione e incredulità
all’interno di tutta la comunità.
<< Una cosa che non dovevano fare – è l’amara riflessione
della popolazione – non per il valore dell’oro in sé (
peraltro rilevante, ndc) quanto per il legame affettivo
esistente da sempre tra la Madonna e la comunità tresilicese
e oppidese>>.
Il fatto criminoso è stato regolarmente denunciato ai
carabinieri della locale stazione che dopo un sopralluogo
hanno avviato le indagini per risalire agli autori
dell’esecrabile gesto.
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