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Oppido/Campionato Promozione 2010/2011. L'espulsione di
Carbone complica la vittoria
Una Mamertresilicese in 10 uomini ridimensiona l'ambizioso
Catona
Festa grande a fine partica per tifosi e
giocatori
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Vincenzo Vaticano
Promozione girone B
Mamertresilicese 2
Catona
1
MARCATORI: 20’ Giovinazzo, 25’ Ficara, 55’ Tornatora.
MAMERTRESILICESE: Dominici 6,5, Dato 6,5, Liberti
6,5, Musumeci 7, Tedesco 7, Germanò 6,5 (70’Andreacchio
6,5), Carbone 5, Campisi 6,5, Giovinazzo 7 (65’ Muratore
6,5), Cosoleto 7, Tornatora 7. Allenatore D’Agostino.In
panchina Mandatori, Pataffio, Battaglia, Foti.
CATONA: Serra 6, Triulcio 6,5, Colo 6 (60’ Spanti 6),
Tripodi 6,5, Borruto 6 (67’ Fornello P. 6), Fornello A. 7
(90’ Marcianò s.v.), Caridi 6,5, Morello 6,5, Ficara 7,
Fontana 7, Bonadio 6,5. Allenatore Napoli. In panchina
Votano, laganà, Borghetto, Cambareri.
ARBITRO: De Masi di Locri 5,5.
OPPIDO – Giunto a Oppido con il proposito di far più
punti possibile per potenziare la sua ottima classifica e
attestarsi stabilmente in zona play off, il forte Catona
esce ridimensionato dallo scontro con la squadra di casa
dopo un combattuto incontro, giocato ad alti livelli
agonistici e senza risparmio di energie da parte di entrambe
le squadre. Un agonismo che, in qualche occasione, ha
assunto toni esasperati, provocando più di una scaramuccia
in campo che il direttore di gara, non proprio in giornata
ottimale, a stento è riuscito a controllare. Ciò, comunque,
non ha impedito ai numerosi spettatori di assistere ad un
incontro vibrante che ha riservato emozioni fino alla fine,
con la squadra ospite protesa disperatamente in avanti alla
ricerca, almeno, del pareggio e la Mamertresilicese (ridotta
in dieci per l’espulsione di Carbone al 55’) impegnata a
difendere strenuamente un vantaggio che con il passare dei
minuti si stabilizzava assumendo sempre più le sembianze di
una esaltante, sofferta e, tutto sommato, meritata vittoria.
L’atteggiamento tattico assunto ad inizio partita non ha
lasciato dubbi sulle intenzioni del Catona di disputare una
partita di carattere prevalentemente offensivo alla ricerca
di una vittoria ritenuta necessaria per tenere il passo, è
facile supporre, con le altre squadre che lottano nei piani
alti della classifica. La Mamertresilicese, però, per niente
intimidita e intimorita, è riuscita a contrastare
efficacemente le iniziative della squadra avversaria ed è
riuscita subito ad organizzare il proprio gioco che le ha
consentito di colpire una prima volte e, una volta
raggiunta, colpire una seconda volta in modo definitivo.
Dopo il primo quarto d’ora caratterizzato da una leggera ma
sterile prevalenza della squadra ospite, si registra la
prima azione degna di nota. Al 16’, infatti, Tornatora si
incunea in area avversaria ma, contrastato dai difensori
ospiti, finisce a terra. Ciò provoca le proteste dei
giocatori locali che reclamano il calcio di rigore. Al 19’
sono gli ospiti a sfiorare il gol; solo una prodezza di
Dominici, che salva con una tempestiva uscita di piede,
riesce ad evitarlo. Non passa neanche un minuto e il solito
Giovinazzo, lanciato da un perfetto assist di Cosoleto,
realizza il gol del vantaggio beffando il portiere in uscita
con un morbido pallone che lo scavalca e si deposita in
rete. Cinque minuti dopo, però, il Catona agguanta il
pareggio: Caridi (in dubbia posizione) viene servito dalle
retrovie e s’invola in area avversaria da dove rimette al
centro un pallone che Ficara, tutto solo, è lesto ad
insaccare. Mister D’Agostino protesta vivacemente con
l’assistente di linea e viene espulso dall’arbitro. L’ultima
occasione del primo tempo capita al 45’ a Liberti che da
buona posizione all’interno dell’area colpisce debolmente di
testa un pallone che non crea alcun problema a Serra.
Il gol del nuovo vantaggio arriva per i padroni di casa al
10’ della ripresa grazie ad una azione corale della squadra
finalizzata da un perfetto assist di Carbone che mette
Tornatora in condizione ottimale per tirare a rete senza che
il portiere ospite possa intervenire. Palla al centro e,
subito, Carbone, rovina la sua buona prestazione effettuando
un fallo su un avversario, tanto inutile quanto grave, che
gli costa un’inevitabile espulsione diretta e costringe la
sua squadra a giocare in dieci per gli ultimi 35 minuti
regolamentari più i sei di recupero.
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