8 APRILE 2007  
 
 
 

 

Varapodio/ Finalizzato a combattere l'evasione dell'obbligo
"La scuola per lo sviluppo", concluso il progetto Pon

Vincenzo Vaticano


Il dirigente scolastico  Foti e la prof.ssa Epifanio

VARAPODIO –  Iniziate lo scorso autunno, si sono concluse presso il locale Istituto comprensivo le molteplici attività previste dal Pon (Programma operativo nazionale) denominato "La scuola per lo sviluppo", per il cui espletamento l'istituzione scolastica ha ricevuto un contributo di cinquantottomila euro. Il dirigente scolastico Filippo Foti, nel corso di una manifestazione appositamente organizzata, ha ringraziato prima di tutto la prof.ssa Daniela Epifanio che, con un vero e proprio "tour de force" ha seguito il progetto nelle sue varie e complesse fasi. Il dirigente Foti ha quindi illustrato, in linea generale, il progetto - finalizzato alla prevenzione della dispersione scolastica -, la valenza educativa e la ricaduta positiva delle attività extracurriculari effettuate, legate da un unico filo conduttore: la legalità e il rispetto delle norme. Molto significativa, a tal proposito, la presenza del dott. Andrea Ludovico, dirigente del Commissariato di Polizia di Taurianova, del tenente Antonio Quarta comandante del Nucleo radiomobile dei carabinieri di Taurianova, del dott. Nucara vice commissario della Squadra mobile di Reggio e del dott. Carlo Smaldone, esperto in formazione dei formatori. Tutti i relatori sono intervenuti nel dibattito, attraverso vari incontri durante le fasi in cui si è sviluppato il progetto, trattando con professionalità e la necessaria chiarezza temi delicati quali, soprattutto, l'educazione alla legalità e la convivenza civile.  Coinvolti altresì nel progetto i parroci don Antonino De Masi e don Antonio Iamundo, il maresciallo Aldo Moncada, l'ex sindaco Orlando Fazzolari, numerosi genitori, alunni e docenti.  «Il percorso progettuale» ha tenuto a sottolineare, tra tante altre cose, la prof.ssa Epifanio, «si è "snodato" attraverso quattro moduli. Tre per gli alunni e uno per i genitori. Il filo conduttore è stato quello di prevenire e recuperare gli alunni a rischio dispersione. Anche se nella nostra scuola – ha aggiunto la docente referente del progetto – non si registrano casi di abbandono scolastico, è certo che non sono pochi gli alunni che hanno bisogno di interventi di prevenzione per correggere comportamenti, a volte, sbagliati». Particolarmente entusiasmante per i ragazzi si è rivelata la visita alla Questura e alla squadra mobile di Reggio Calabria «luoghi dove i ragazzi pensavano non si potesse mai entrare – conclude la prof.ssa Daniela Epifanio – per effettuare lezioni di grande valenza pedagogica e culturale»


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