VARAPODIO – Iniziate lo scorso autunno, si sono
concluse presso il locale Istituto comprensivo le
molteplici attività previste dal Pon (Programma
operativo nazionale) denominato "La scuola per lo
sviluppo", per il cui espletamento l'istituzione
scolastica ha ricevuto un contributo di cinquantottomila
euro. Il dirigente scolastico Filippo Foti,
nel corso di una manifestazione appositamente
organizzata, ha ringraziato prima di tutto la prof.ssa
Daniela Epifanio che, con un vero e proprio "tour de
force" ha seguito il progetto nelle sue varie e
complesse fasi. Il dirigente Foti ha quindi illustrato,
in linea generale, il progetto - finalizzato alla
prevenzione della dispersione scolastica -, la valenza
educativa e la ricaduta positiva delle attività
extracurriculari effettuate, legate da un unico filo
conduttore: la legalità e il rispetto delle norme. Molto significativa, a tal proposito, la
presenza del dott. Andrea Ludovico, dirigente del
Commissariato di Polizia di Taurianova, del tenente
Antonio Quarta comandante del Nucleo radiomobile dei
carabinieri di Taurianova, del dott. Nucara vice
commissario della Squadra mobile di Reggio e del dott.
Carlo Smaldone, esperto in formazione dei formatori.
Tutti i relatori sono intervenuti nel dibattito,
attraverso vari incontri durante le fasi in cui si è
sviluppato il progetto, trattando con professionalità e
la necessaria chiarezza temi delicati quali,
soprattutto, l'educazione alla legalità e la convivenza
civile. Coinvolti altresì nel progetto i parroci
don Antonino De Masi e don Antonio Iamundo, il
maresciallo Aldo Moncada, l'ex sindaco Orlando
Fazzolari, numerosi genitori, alunni e docenti. «Il percorso progettuale» ha tenuto a
sottolineare, tra tante altre cose, la prof.ssa
Epifanio, «si è "snodato" attraverso quattro moduli. Tre
per gli alunni e uno per i genitori. Il filo conduttore
è stato quello di prevenire e recuperare gli alunni a
rischio dispersione. Anche se nella nostra scuola – ha
aggiunto la docente referente del progetto – non si
registrano casi di abbandono scolastico, è certo che non
sono pochi gli alunni che hanno bisogno di interventi di
prevenzione per correggere comportamenti, a volte,
sbagliati». Particolarmente entusiasmante per i ragazzi
si è rivelata la visita alla Questura e alla squadra
mobile di Reggio Calabria «luoghi dove i ragazzi
pensavano non si potesse mai entrare – conclude la
prof.ssa Daniela Epifanio – per effettuare lezioni
di grande valenza pedagogica e culturale»