Vincenzo Vaticano

 VARAPODIO – Preoccupata per il particolare momento di crisi, soprattutto economica, che attanaglia l'olivicoltura provinciale, l'Apor (l'Associazione produttori olivicoli reggini), aderente al Consorzio nazionale degli agricoltori, per cercare di porre rimedio a tale penalizzante situazione, ha riunito i propri tecnici per discutere ed analizzare le varie problematiche del settore. Secondo il resoconto ufficiale dei lavori, la prima e più importante «diagnosi» stilata da questi ultimi, in base ai loro monitoraggi settimanali, è quella secondo cui la particolare abbondanza, anche se non uniforme, della produzione olivicola, sia per quanto riguarda la qualità che la quantità, è in fase di riduzione a causa dei massicci attacchi della mosca «Bactrocera oleae» parassita dell'olivo, il cui sviluppo è stato favorito ultimamente dalle particolare condizioni climatiche. I danni generati da questo temibile insetto vengono così descritti dagli addetti ai lavori: sottrazione di polpa e caduta precoce del frutto, su cui si insediano i processi degenerativi che compromettono gravemente la qualità dell'olio. Relativamente alla Piana di Gioia Tauro, le infestazioni sono state valutate intorno al 15% delle olive colpite mentre nella zona ionica è stata rilevata un'intensità media del 12-14%. In entrambe le zone, comunque, sempre secondo i tecnici, non sono stati rilevati attacchi né di «occhio di pavone», né di «lebbra». La «terapia» consigliata agli olivicoltori dai tecnici dell'Apor, onde prevenire ulteriori danni e salvaguardare contemporaneamente la qualità del prodotto (in molti casi unica fonte di reddito familiare), è quella di anticipare le operazioni di raccolta, direttamente dall'albero con l'ausilio di «scuotitori», provvedendo alla molitura delle olive entro e non oltre 24 ore dalla raccolta. L'Apor, infine, ritiene di informare tutti gli agricoltori (anche i non associati) e le pubbliche amministrazioni della propria disponibilità ad offrire consulenza tecnica su tutte le problematiche del settore sia produttivo che commerciale.