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Varapodio/ Anche le scuole in visita alla
creazione elettromeccanizzata dei Crucitti
Quando il presepe è un'opera d'arte
Vincenzo Vaticano
Uno scorcio del presepe della famiglia Crucitti
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VARAPODIO – Anche quest’anno, com'era nelle
previsioni, sono state tante le persone, i gruppi, le
associazioni religiose, culturali e sportive che, provenienti
da tutto il comprensorio, hanno visitato ed apprezzato
l’artistico presepe – elettromeccanizzato - allestito dal
signor Rocco Crucitti e dai figli. Una notevole opera d’arte
sacra con cui gli artisti varapodiesi << hanno voluto
esprimere a livello spirituale ciò che descrivono i vangeli, e
a livello storico ciò che è accaduto 2005 anni fa in
Palestina, nel rispetto del mistero cristiano>>. Curando i
minimi dettagli sia a livello artististo che tecnico, gli
autori sono riusciti a ricreare il villaggio di Betlemme
animato dai pastori che si muovono e dialogano tra loro
rendendo vivo il paese caratterizzato da veri alberi in
miniatura, dall’orto con gli ortaggi, il frantoio, il fiume,
la neve, la sinagoga, il castello, i templi romani e le case
con le viuzze costruite in stile giudaico, arabo e romano.
Particolarmente suggestiva risulta la successione del giorno
con la notte: il sole pian piano tramonta lasciando il posto
alla luna e alle stelle. Da quest’anno, inoltre, nel presepe
sono stati inseriti “Segni della terra santa”, ovvero terra e
pietre provenienti da Nazareth, acqua del fiume Giordano e del
lago Tiberiade, incenso e candele del Santo Sepolcro, rami,
fogli ed olive di Gerusalemme. Per consentirne la visita agli
alunni delle scuole, appena rientrati dalle vacanze, l’accesso
al presepe sarà possibile per tutto il mese di gennaio.
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