VARAPODIO
– Per il secondo anno consecutivo, su iniziativa del
parroco don Mimmo Caruso e della locale comunità
parrocchiale, è stato riproposto il presepe vivente per
rappresentare nel modo più solenne possibile, la Sacra
famiglia e la Natività. Un evento che, praticamente, ha
destato l’interesse di tutta la cittadinanza, anche per il
gran numero di “comparse” chiamate a ricoprire i
tradizionali ruoli della storica rievocazione: da Gesù
bambino ( il piccolissimo Rosario Calabrò) alla Madonna
(Altea Vaticano), San Giuseppe (Carmelo Morabito), i Re
Magi, i pastori, gli angeli e così via. Il corteo, dopo
l’annuncio della natività avvenuta nella chiesa di S.Nicola,
ha imboccato e percorso via Umberto I dove, ai lati del
suggestivo lastricato centrale, sono stati fatti rivivere
alcuni antichi mestieri del passato ormai quasi dimenticati.
La destinazione finale è stata la chiesa di S.Stefano sul
cui sagrato è stata allestita la capanna che, dopo aver
accolto Gesù bambino e la Sacra famiglia, ha veramente fatto
rivivere ai tantissimi intervenuti l’essenza e lo spirito
del Natale.