VARAPODIO - Orlando Fazzolari è stato
dichiarato ineleggibile per la violazione del limite di terzo
mandato consecutivo. Il Tribunale di Palmi ha inoltre
dichiarato lo stesso sindaco di Varapodio decaduto dalla
carica.
Questo l'inequivocabile verdetto pronunciato
nel primo pomeriggio di ieri dalla sezione civile al termine
di un'intensa udienza che ha visto contrapporsi da un lato la
prefettura di Reggio, patrocinata dall'avvocato dello Stato
Borgo, e dall'altra lo stesso Fazzolari, difeso dall'avv.
Balleri. In giudizio sono intervenuti pure il pubblico
ministero, dott. Cianfarini, che ha supportato la tesi
dell'avvocatura dello Stato, il vice sindaco di Varapodio,
avv. Maria Rosa Ferraro (difesa dall'avv. Idone) ed un gruppo
di cittadini del medesimo centro, rappresentati dall'avv.
Giovinazzo. Questi intervenuti erano a sostengo del
sindaco.
Dopo le conclusioni delle parti, il collegio
giudicante, composto dai dottori Antonio Salvati (presidente
ed estensore), Teresa Cianciulli e Laura De Rentiis, ha
accolto in pieno il ricorso presentato dal prefetto, dott.
Luigi De Sena. Dopo aver compensato per metà le spese del
giudizio, ha condannato il sindaco al pagamento in favore
della prefettura di 527 euro a titolo di spese legali.
Adesso, a giorni, deve essere depositata la
sentenza per esteso con la motivazione.
È opportuno ricordare che in questo tipo di
giudizi il pronunciamento di primo grado non è immediatamente
esecutivo per cui il sindaco rimarrà ancora in carica.
Bisognerà infatti attendere l'esito del prevedibile giudizio
di appello che già il dott. Fazzolari ha annunciato di voler
proporre non appena sarà depositata la sentenza.
Da noi sentito sulla questione, il primo
cittadino di Varapodio, dopo aver ricordato i motivi che lo
hanno spinto a ricandidarsi, ha voluto precisare che «la
sentenza era nell'aria in quanto c'è un orientamento piuttosto
comune in tutta Italia a dichiarare in eleggibili in primo
grado i sindaci risultati eletti per la terza volta
consecutiva». Fazzolari non si è mostrato affatto abbattuto ed
ha annunciato le sue prossime mosse facendo presente che nel
frattempo la civica amministrazione da lui guidata andrà
avanti per la sua strada.
Ha voluto infine rimarcare che a suo avviso,
ai differenza di quanto sostenuto in aula dall'avvocatura
dello Stato e dal pubblico ministero, «né io, né il consiglio
comunale abbiamo violato alcuna legge. Ciò in quanto - ha
precisato - la norma che vieta il terzo mandato consecutivo,
peraltro concepita male ed inserita peggio, non prevede
l'incandidabilità e, per quanto riguarda il civico consesso,
il testo unico sugli enti locali non attribuisce a
quest'organo il potere di rilevare in sede di convalida il
citato divieto».
Sin qui quanto successo in relazione a
Varapodio. Fra un paio di settimane sarà di scena, presso il
medesimo tribunale, ma con un collegio forse in tutto od in
parte differente, l'avv. Rocco Biasi, sindaco di Taurianova,
alle prese con la medesima questione. L'udienza è infatti in
calendario per il prossimo 22 agosto.