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MOLOCHIO/Bruno Mustica è presidente
Rinasce la Pro Loco. << Vogliamo creare una fabbrica di eventi>>
Il presidente Bruno Mustica e il vice Alfonso
Morabito
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Vincenzo Vaticano
MOLOCHIO – Dopo alcune riunioni propedeutiche ed informali
promosse da un gruppo di giovani del luogo è stata
ricostituita l’associazione turistica “Pro-loco” con
l’obiettivo dichiarato di valorizzare e rilanciare –
attraverso idonee ed efficaci iniziative - il territorio, le
tradizioni e la cultura locale. La sua costituzione, colma
l’assenza di tale associazione che durava da quindici anni.
La carica di presidente è stata conferita dall’assemblea a
Bruno Mustica, giovane studente universitario di
Architettura, il quale, come primo atto, ha ringraziato
tutti i soci per la fiducia in lui riposta ed ha assicurato
il massimo impegno per assolvere l’impegnativo mandato
ricevuto. << Il nostro principale obiettivo – ha dichiarato
Mustica – è quello di dare un’anima viva al paese non solo
d’estate, ma anche nei lunghi mesi di inverno per
scongiurare ogni forma di apatia. Le idee non ci mancano,
però per realizzarle abbiamo bisogno dell’impegno ampio,
diffuso e condiviso di tutti i cittadini e
dell’Amministrazione comunale>>.
Del Consiglio direttivo fanno parte Alfonso Morabito
(vicepresidente), Antonio Demasi (segretario), Domenico
Csmano (tesoriere), Antonio Cosmano (consigliere). Nominati
anche i membri del Collegio dei revisori e dei probiviri. E’
stato avviato, inoltre, l’iter per l’iscrizione
dell’associazione all’albo provinciale e all’Unpli (Unione
nazionale Pro loco italiane).
<< I programmi non sono stati ancora definiti in modo
dettagliato – ha aggiunto Mustica -, ma l’obiettivo primario
è quello valorizzare il nostro territorio che, con la
presenza del rinomato e frequentato villaggio montano
“Trepitò” e la presenza di suggestivi sentieri e cascate, si
presta particolarmente a tale tipo di attività. Cercheremo,
insomma, di “risvegliare il nostro paese con manifestazioni
di ogni genere>>.
L’auspicio finale del neopresidente è che la Pro loco, dopo
quindici anni di inattività, <<diventi una fabbrica di
eventi, capace di creare momenti di coinvolgente
aggregazione e di trasmettere e richiamare ricordi
intensi>>.
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