10 APRILE 2013  
 
 
 


Oppido/ Sul valore della prevenzione

Un progetto di vita nel ricordo di Martina

Pandolfini, Morabito e Iozzo con gli studenti di Oppido


Vincenzo Vaticano 


OPPIDO MAMERTINA –  Per il secondo anno consecutivo, il locale Istituto di scuola superiore, diretto dalla prof.ssa Francesca Maria Morabito, ha ospitato la lezione conclusiva del progetto itinerante “Martina”, programmato ed attuato in “loco” dal “Lions club Vallis Salinarum” di Taurianova nell’ambito dei “services” a carattere sociale che l’associazione, a livello più ampio, svolge per informare in modo adeguato i giovani sul rischio di contrarre tumori. Un progetto, va ricordato, che trae origine dalla vicenda di una ragazza, Martina, a cui fu diagnosticato tardivamente un tumore alla mammella che la portò, dopo una dolorosa odissea, alla morte.
Il ciclo di lezioni (due per ogni scuola) riservato agli studenti del Liceo di Oppido e Cittanova e dell’Istituto “Gemelli Careri” di Taurianova, è stato predisposto dal presidente dei Lions dr. Giuseppe Romeo; a coordinare il progetto è stato il dr. Pasquale Iozzo in collaborazione con i soci del club dott.ssa Luisa Pandolfini e dr. Carlo Muratori.
I giovani studenti sono stati informati sulle modalità di lotta ai tumori, sulla possibilità di evitarne alcuni, sulle opportunità della diagnosi tempestiva e sulla necessità di impegnarsi in prima persona.
Il dr. Pasquale Iozzo, coordinatore locale del service, ha voluto ribadire quanto già espresso l’anno scorso in occasione della conclusione del progetto: << Obiettivo non secondario del progetto è quello di dare tranquillità, perché è indubbio che il sapere come affrontare una malattia, il sapere che ci si può difendere e che si può vincere, dà tranquillità. Tra l’altro – ha aggiunto – è fondamentale parlare ai giovani dei tumori in quanto alcuni di essi come il melanoma e il tumore al testicolo colpiscono i giovani; perché, anche se la maggior parte dei tumori si manifesta in età media o avanzata, molti incominciano il loro percorso in età giovanile, e quindi è ai giovani che bisogna far sapere cosa fare, come per esempio correggere “stili di vita scorretti”, o sottoporsi periodicamente a controlli per una diagnosi tempestiva>>.

 
     

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