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Varapodio/ L'on. Rositani ha invitato a emulare la
coerenza e l'affiatamento "garibaldini"
Celebrati i 200 anni di Varapodio
Vincenzo Vaticano
Un momento del convegno - Bruno Guerri,
Fazzolari, Testasecca, Crespi, Rositani, Pippo
Franco
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VARAPODIO – << La storia d’Italia è la storia dei Comuni, e
– volendo usare una frase forte – oserei dire che i vostri
festeggiamenti assumono probabilmente un significato più
importante degli stessi festeggiamenti per i 150 anni
dell’Unità. Celebrando le vostre origini e i vostri avi,
cementate il vostro senso di appartenenza ad una comunità
politica e storica; venire qui e andare in giro a parlare
con la gente è stata una straordinaria esperienza umana che
equivale alla lettura di dieci dotti saggi sulla storia del
mezzogiorno>>. E’ questo il senso di alcune riflessioni
esternate da uno dei relatori - Gennaro Sangiuliano, vice
direttore del Tg1 - durante l’incontro storico culturale
tenutosi in piazza S.Stefano per celebrare – unitamente ad
altri eventi – il bicentenario dell’elevazione del piccolo
centro preaspromontano a Comune autonomo a far data dal 4
maggio 1811. Un convegno, dall’emblematico e significativo
titolo: “ Varapodio… una storia di due secoli al servizio
dei cittadini, protesa verso l’Unità d’Italia”. Storia che,
la locale comunità oggi è in grado di conoscere solo grazie
alle “fatiche” del compianto don Antonino Di Masi che, con
la sua monumentale opera “Varapodio ieri e oggi” (frutto di
oltre 40 anni di certosine ricerche storiche, archeologiche
ed antropologiche) è riuscito a ricostruire fin dalla
preistoria.
Oltre al citato relatore, ad intrattenere e “catturare”
l’attenzione dei numerosissimi intervenuti - cittadini ed
autorità politiche, militari civili e religiose – sono stati
il sindaco on. Guglielmo Rositani, lo storico Giordano Bruno
Guerri e il vicesindaco Orlando Fazzoalri che ha introdotto
e moderato i lavori.
Illustrando, attraverso un minuzioso excursus storico i
tratti salienti e le virtuose caratteristiche che hanno
contraddistinto il popolo varapodiese nel suo cammino , il
sindaco Rositani ha voluto, anche, evidenziare l’attivo,
collettivo ed entusiastico contributo portato dai “figli” di
Varapodio (alcuni veramente illustri) ai vari movimenti
risorgimentali che hanno avuto come obiettivo l’unificazione
dei vari stati italiani e l’affrancazione dallo straniero.<<
L’adesione del Consiglio comunale alla causa garibaldina –
ha ricordato tra tante altre cose – costituì a suo tempo,
una coraggiosa e positiva scelta di coerenza e unità. Con la
stessa coerenza e affiatamento – ha poi aggiunto – dobbiamo
adesso pensare al futuro del nostro paese pensando e
lavorando insieme>>.
Lo scrittore Giordano Bruno Guerri ha concluso alla sua
maniera, cioè alla grande, il ciclo degli interventi
dichiarando testualmente << E’ bellissimo parlare in piazza
ed essere qui per festeggiare insieme a voi questo evento di
micro storia in quanto sono questi eventi la base per
costruire la grande storia>>. Rifacendosi, quindi, a quanto
scritto nel suo ultimo libro (“Il sangue del Sud) è entrato
nel vivo dell’argomento ed ha riletto le vicende del
risorgimento e del brigantaggio come << “un’antistoria
d’Italia” per liberare i fatti dai troppi luoghi comuni
della storiografia postrisorgimentale e per evidenziare
invece le conseguenze, purtroppo ancora attuali, della
scelta di affrontare la "questione meridionale" quasi
esclusivamente in termini di annessione, tassazione, leva
obbligatoria e repressione militare>>. Dopo una lunga
analisi del periodo storico preso in considerazione, Guerri
ha, comunque voluto infine precisare che <<non si tratta di
denigrare il Risorgimento, bensì di metterlo in una luce
obiettiva, per recuperarlo - vero e intero - nella coscienza
degli italiani di oggi e di domani>>.
Questo meeting di notevole spessore culturale, va subito
detto, è stato solo uno degli eventi che hanno
caratterizzato la “tre giorni” di manifestazioni predisposte
dalla locale Amministrazione e deliberate in forma solenne
con una riunione di Giunta aperta alla cittadinanza.
Esso, infatti, è stato preceduto dalla benedizione – da
parte di don Mimmo Caruso – di una targa commemorativa posta
in Municipio e scoperta dal sindaco, dal vicesindaco e da
Francesca Testasecca (miss Italia in carica) che ha fatto da
madrina.
Una torta gigante, con lo stemma del Comune, è stata subito
dopo tagliata e distribuita ai presenti; decine di bottiglie
di spumante sono state stappate per il generale brindisi
augurale.
Nella stessa mattinata, nell’aula consiliare, il sindaco
Rositani ha ricevuto una delegazione di Rieti (sua città di
residenza) consegnando al presidente del Consiglio comunale
reatino, Gianni Turina, una targa ricordo finalizzata a
rinsaldare i rapporti tra i due Comuni.
Ricco e variegato è stato, inoltre, il programma degli
spettacoli per la cui esecuzione è stato “ingaggiato” un
cast di artisti davvero prestigioso: il noto presentatore
televisivo Fabrizio Gatta, gli attori Pippo Franco e Lorenzo
Crespi, il percussionista Tony Esposito, la cantante Micaela
Foti, gli Audio 2, gli “Antigua” e altri gruppi della zona.
Gli immancabili fuochi d’artificio e una solenne messa,
officiata da don Mimmo Caruso, hanno concluso le
celebrazioni per i due secoli d’indipendenza del Comune,
rievocati, anche con una mostra fotografica e degli antichi
mestieri realizzata presso la biblioteca comunale dai
giovani del servizio civile.
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