10 NOVEMBRE  2007  
 
 
  Varapodio/ Lettera di tre consiglieri. Diffuso un manifesto
Acqua, la minoranza è critica. Rositani: non c'è alcun pericolo

 Vincenzo Vaticano


VARAPODIO -   << L’acqua distribuita dalla rete idrica comunale risulta non conforme ai parametri di potabilità dettati dalla normativa vigente>>. Per questi motivi – come già rilevato in un nostro precedente articolo - l’Amministrazione comunale, ha emanato, il 22 ottobre scorso, un’ordinanza (sottoscritta dal vice sindaco Orlando Fazzolari) contenente una serie di prescrizioni e divieti sull’uso dell’acqua, soprattutto, per scopi alimentari. In relazione a << tale situazione di pericolo che incombe sulla salute dei cittadini>> intervengono adesso i consiglieri comunali di minoranza Carmela Bonarrigo, Pio Cosma e Alessia De Pasquale i quali, dopo aver richiesto l’accesso agli atti relativi alla situazione dell’acqua erogata a Varapodio, hanno ritenuto opportuno sottoscrivere e divulgare, una lettera aperta indirizzata al sindaco Guglielmo Rositani, e per conoscenza, all’Asp di RC e al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione( Sian ) di Palmi.
Anticipando in premessa come <<il Sian di Palmi, nell’esercizio dei suoi poteri di vigilanza, ha prelevato – il 12 settembre - campioni d’acqua risultati non potabili in seguito all’esame batteriologico>>, gli esponenti della minoranza proseguono elencano una serie di fatti e circostanze, muovendo numerose accuse agli amministratori di maggioranza. La più pesante, quella secondo cui << Nonostante l’invito, al Sindaco, da parte del Sian – in data 19 settembre (protocollato in Comune in data 27 settembre) – a “disporre quanto di vostra competenza… significando che qualsiasi danno alla salute degli utenti sarà imputabile al gestore del pubblico acquedotto”, la cittadinanza è stata informata della non potabilità dell’acqua soltanto con un’ordinanza datata 22 ottobre; a distanza, quindi, di quasi un mese, durante il quale i cittadini ignari hanno continuato a bere acqua contaminata da batteri di origine fognaria (coliformi fecali>>.                                     Tra tante altre cose, i sottoscrittori della lettera-manifesto, riferiscono che <<i risultati delle analisi effettuate, fanno emergere una situazione di non potabilità in tutte le zone del paese>> . Solo la fornitura pubblica di piazza S.Nicola – si evince dalla nota – sarebbe esente dalla presenza di coliformi fecali e totali che, viceversa, risultano copiosi in tutti gli altri numerosi rioni e quartieri del paese. I tre consiglieri poi aggiungono: <<Non è scontato che siano misure sufficienti a salvaguardare la salute pubblica la bollitura dell’acqua contaminata (prescritta dall’ordinanza, ndc) e la pulizia delle vasche , effettuata il 6 novembre scorso; ed è ingiusto che i cittadini non siano informati con immediatezza dei pericoli per la loro salute e delle continue e quotidiane interruzioni nell’erogazione dell’acqua>>.  Bonarrigo, Cosma e De Pasquale invitano, infine, il sindaco << ad adoperarsi con estrema urgenza per individuare la causa dell’inquinamento ed eliminarla>>.
Intanto, nella tarda serata di ieri, sono stati affissi i risultati delle analisi effettuate da un laboratorio privato su Commissione del Comune. Nei referti di laboratorio sono indicate sia le date del prelievo dei campioni d’acqua e delle analisi ( 7-9 novembre), sia le diverse zone del paese dove i prelievi sono stati effettua. In base a tali documenti, non esiste al momento, alcun problema di potabilità dell’acqua in quanto i parametri batteriologici sono conformi a quanto disposto dal D.Lgs n.31/2001.

 

 

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