VARAPODIO - << L’acqua
distribuita dalla rete idrica comunale risulta non conforme
ai parametri di potabilità dettati dalla normativa
vigente>>. Per questi motivi – come già rilevato in un
nostro precedente articolo - l’Amministrazione comunale, ha
emanato, il 22 ottobre scorso, un’ordinanza (sottoscritta
dal vice sindaco Orlando Fazzolari) contenente una serie di
prescrizioni e divieti sull’uso dell’acqua, soprattutto, per
scopi alimentari. In relazione a << tale situazione di
pericolo che incombe sulla salute dei cittadini>>
intervengono adesso i consiglieri comunali di minoranza
Carmela Bonarrigo, Pio Cosma e Alessia De Pasquale i quali,
dopo aver richiesto l’accesso agli atti relativi alla
situazione dell’acqua erogata a Varapodio, hanno ritenuto
opportuno sottoscrivere e divulgare, una lettera aperta
indirizzata al sindaco Guglielmo Rositani, e per conoscenza,
all’Asp di RC e al Servizio igiene degli alimenti e
nutrizione( Sian ) di Palmi.
Anticipando in premessa come <<il Sian di Palmi,
nell’esercizio dei suoi poteri di vigilanza, ha prelevato –
il 12 settembre - campioni d’acqua risultati non potabili in
seguito all’esame batteriologico>>, gli esponenti della
minoranza proseguono elencano una serie di fatti e
circostanze, muovendo numerose accuse agli amministratori di
maggioranza. La più pesante, quella secondo cui <<
Nonostante l’invito, al Sindaco, da parte del Sian – in data
19 settembre (protocollato in Comune in data 27 settembre) –
a “disporre quanto di vostra competenza… significando che
qualsiasi danno alla salute degli utenti sarà imputabile al
gestore del pubblico acquedotto”, la cittadinanza è stata
informata della non potabilità dell’acqua soltanto con
un’ordinanza datata 22 ottobre; a distanza, quindi, di quasi
un mese, durante il quale i cittadini ignari hanno
continuato a bere acqua contaminata da batteri di origine
fognaria (coliformi fecali>>.
Tra tante altre cose, i sottoscrittori della
lettera-manifesto, riferiscono che <<i risultati delle
analisi effettuate, fanno emergere una situazione di non
potabilità in tutte le zone del paese>> . Solo la fornitura
pubblica di piazza S.Nicola – si evince dalla nota – sarebbe
esente dalla presenza di coliformi fecali e totali che,
viceversa, risultano copiosi in tutti gli altri numerosi
rioni e quartieri del paese. I tre consiglieri poi
aggiungono: <<Non è scontato che siano misure sufficienti a
salvaguardare la salute pubblica la bollitura dell’acqua
contaminata (prescritta dall’ordinanza, ndc) e la pulizia
delle vasche , effettuata il 6 novembre scorso; ed è
ingiusto che i cittadini non siano informati con
immediatezza dei pericoli per la loro salute e delle
continue e quotidiane interruzioni nell’erogazione
dell’acqua>>. Bonarrigo, Cosma e De Pasquale invitano,
infine, il sindaco << ad adoperarsi con estrema urgenza per
individuare la causa dell’inquinamento ed eliminarla>>.
Intanto, nella tarda serata di ieri, sono stati affissi i
risultati delle analisi effettuate da un laboratorio privato
su Commissione del Comune. Nei referti di laboratorio sono
indicate sia le date del prelievo dei campioni d’acqua e
delle analisi ( 7-9 novembre), sia le diverse zone del paese
dove i prelievi sono stati effettua. In base a tali
documenti, non esiste al momento, alcun problema di
potabilità dell’acqua in quanto i parametri batteriologici
sono conformi a quanto disposto dal D.Lgs n.31/2001.